Life is Strange – Episodio 3: Chaos Theory – Recensione

Articolo a cura di Samuele Zaboi

Recensione dell’episodio 3: Chaos Theory

Dopo il primo episodio, Chrysalis, e il secondo capitolo, Out of Time, è giunto il momento di tornare ad Arcada Bay, per seguire le vicissitudini dell’adolescente Max alle prese con dei poteri magici, in grado di far riavvolgere il tempo. Senza svelare, per quanto sia possibile, troppi contenuti su Chaos Theory, il terzo episodio, è opportuno eseguire un brevissimo recap di quanto successo agli inizi di Life is Strange.

La teoria del Caos

Max è una normalissima adolescente americana che scopre di essere in possesso di un grande potere: la capacità di poter riavvolgere il tempo e cambiare così non solo il passato, ma anche gli effetti e le ripercussioni del futuro. Max, una ragazza asociale e certamente non tra le più popolari di Arcadia Bay, ha in Chloe un’amica fraterna e di lunga data con la quale poter condividere i propri segreti e le proprie preoccupazioni. Quest’ultima, allo scoprire del potere nascosto di Max, convince l’amica delle grande responsabilità racchiuse tra le sue mani e degli effetti positivi che può essere in grado di scatenare.

In Chaos Theory Max e Chloe continueranno le loro personali indagini nelle ricerca di Rachel, una ragazza misteriosamente scomparsa da Arcadia Bay, ma nel contempo dovranno affrontare i problemi più comuni per ogni adolescente, americano e non. Il nuovo capitolo di Life is Strange si addentra con maggiore incisività, rispetto a quanto fatto nel corpo dei primi due episodi, nella trama della storia iniziando a scogliere alcuni dubbi venutosi a creare in precedenza. La maggiore attenzione nei confronti dei contenuti del gioco non ha costretto però Dontnod a trascurare il gameplay, riuscendo nell’intento, quasi dovuto, di dare una maggiore importanza ai poteri di Max, anche al fine di risolvere qualche breve puzzle che si presenterà lungo l’avventura. I brevi rompicapo non costringeranno i giocatori a dover spendere troppo tempo dal momento che per la loro risoluzione sarà sufficiente avere la giusta dose di pazienza e concentrazione.

Il bello viene sempre alla fine

Chaos Theory presenta, purtroppo, gli stessi difetti già riscontrati in passato e in partcolar modo in Out of Time. I cali di frame risultano maggiormente evidenti durante alcuni importanti i cambi di scena e le cut-scene, andando addirittura a bloccare il gioco per pochissimi istanti. Il doppiaggio è stato poco curato, soprattutto in particolari momenti, dove manca totalmente il sincronismo tra il movimento delle labbra dei personaggi e il sonoro; sempre affine a questo, occorre segnalare anche l’assenza apparentemente inspiegabile dei sottotitoli, rigorosamente in lingua inglese, in talune di scena di gioco.

Stando a quanto scritto fino a ora sembrerebbe ingiustificato un voto maggiore per Chaos Theory nei confronti di Out of Time ma con il terzo episodio di Life is Strange Dontnod ha mostrato, ancora una volta, la propria grande abilità nel raccontare storie capaci di coinvolgere gli utenti fino all’immedesimazione con uno o più personaggi. Negli ultimi minuti di questo episodio inftti, su un gameplay complessivo di circa tre ore, si paleserà davanti ai giocatori un vero e proprio colpo di scena (non vi sveleremo quale, ndr) in grado di risollevare, sconvolgere e stravolgere, come un fulmine a ciel sereno, l’intera trama e storia del gioco, aprendo nuovi quesiti e nuovi scenari del tutto inaspettati.

Grazie a questo finale lo studio sviluppatore è riuscito anche nell’intento di donare una nuova freschezza a Life is Strange, evitando di lasciare il gameplay del gioco fermo e immobile come acqua stantia su meccanismi già ben noti agli utenti grazie a Chrysalis e a Out of Time.

Commenti finali

Chaos Theory si rivela essere tutt’altro che un semplice episodio di transizione. Il terzo capitolo di Life is Strange riesce a offrire ai giocatori, in termini contenutistici e a livello di trama, qualcosa di impensabile e di totalmente inaspettato. Accanto a questo permangono però alcuni difetti già riscontrati in passato, come evidenti cali di frame e diverse lacune presenti nel doppiaggio anche nei sottotitoli. La speranza è che queste lacune possa finalmente sparire negli ultimi due episodi di questa emozionante avventura.