Mario Kart 8 DLC # 2 – Recensione

Recensione di Gianluca “Dottor Killex” Arena

Dopo l’eccellente pacchetto rilasciato lo scorso anno, a quasi dodici mesi dal lancio europeo di Mario Kart 8, Nintendo tenta di rivitalizzarne il ciclo vitale, proponendo il secondo, ed ultimo, contenuto scaricabile che aggiunge nuove piste (e con esse nuovi campionati), nuovi veicoli e nuovi personaggi, per un download totale che sfiora il giga in quanto a dimensioni.
Varrà la pena spendere gli otto euro richiesti (che scendono a sei se si acquista il Season Pass) e rimetterci in sella al nostro kart preferito?
Scopritelo con noi.

Tanta roba

Come se la robusta iniezione di contenuti dello scorso novembre non fosse sufficiente, questo Pack 2, verosimilmente l’ultimo dedicato a Mario Kart 8, aggiunge due nuovi trofei, per un totale di otto piste, quattro delle quali totalmente inedite, e tanto divertimento supplementare.
Il Trofeo Campanella si compone di due vecchie conoscenze, Strada del Fuoco, proveniente da Mario Kart Super Circuit, da cui è tratta anche Terra del Formaggio (presente nell’altro trofeo), e una versione accelerata di Koopa City, circuito apprezzato solo un paio d’anni fa con il settimo episodio su 3DS, in accoppiata a due tracciati nuovi, Mariopolitana e Big Blue.
Se il comune denominatore delle piste inedite è il rinnovato livello di difficoltà, questi due percorsi metteranno a dura prova anche il conducente più smaliziato, con ostacoli continui sul tracciato (il primo) e una serie di curve tecniche e rapide (il secondo), con l’inevitabile lacrimuccia di quanti attendono un nuovo episodio della serie di F-Zero.
Il Trofeo Crossing propone invece il suddetto Terra del Formaggio e Baby Park, direttamente dal GameCube come rivisitazioni, scusandosi, in un certo senso, della mancanza di una vera modalità Battaglia come ai vecchi tempi, visto che il percorso tratto da Mario Kart Double Dash diventerà presto una lotta all’ultimo guscio.
I due inediti inseriti in questa coppa sono il Boscodromo e il circuito simbolo del contenuto scaricabile, ovvero Animal Crossing: entrambi, pur senza raggiungere le vette di difficoltà delle piste inedite del Trofeo Campanella, offrono location stupende (con Animal Crossing che varia a seconda della stagione) e qualche scorciatoia che potrebbe sfuggire agli occhi meno attenti.
L’offerta è più che soddisfacente, sia in termini di quantità sia in quanto a qualità, e questo vale anche per le rivisitazioni dei circuiti classici, cui l’alta definizione e qualche rampa qua e là hanno donato nuova linfa.

Piloti come se piovesse

Coloro i quali hanno amato Animal Crossing New Leaf su 3DS saranno entusiasti di sapere che si potrà gareggiare tanto nei panni di Fuffi quanto in quelli dell’Abitante, sia di sesso maschile sia di sesso femminile, cui va aggiunto Skelobowser, personaggi che avevo inizialmente trascurato (pensavo fosse lento come la sua controparte) e che invece, dopo una prova approfondita e un piccolo periodo di apprendimento, si è rivelato una scheggia, soprattutto in circuiti in cui abbondano i curvoni larghi.
Il roster dei mezzi selezionabili si arricchisce invece della Skelomoto, brutta da vedere ma, come il suo padrone, terribilmente efficace, del Bolide Ala-P, più bello nel suo essere un omaggio al mai dimenticato Mario Bros. 3 che realmente utile, dello Scooter proveniente da Animal Crossing (un vespino a tutti gli effetti) e dello Scarabuggy, che, nonostante l’apparenza, saprà regalarvi sorprese.
Skelobowser a parte, mentre la selezione di piste non lascia spazio a critica alcuna, ho trovato che i mezzi e i personaggi selezionabili fossero leggermente più ispirati in occasione del rilascio del Pack 1, ma credo che la cosa dipenda molto anche dai gusti personali e dagli stili di guida.
In entrambi i casi, comunque, è davvero difficile muovere appunti al design, alla cura per i dettagli, all’offerta ludica nel suo complesso.
Nintendo ci ha messo parecchio (come suo solito) a reagire al trend dei contenuti scaricabili, ma adesso che se ne sta appropriando continua a sfornare DLC di grande qualità, peraltro proposti a prezzi veramente fuori parametro per la concorrenza.

200 cc

In aggiunta a tutti i contenuti fin qui citati, cui si può accedere solo a pagamento, in concomitanza al lancio del Pack 2 la casa di Kyoto ha rilasciato una patch gratuita che aggiunge una classe tutta nuova, la 200 cc, un esordio assoluto per la serie.
Il solo fatto che questa classe esista costituisce una buona notizia per tutti i fan della grande N, perché la richiesta di qualcosa che alzasse l’asticella del livello di difficoltà dei Mario Kart e infondesse nuova vita all’endgame va indietro nel tempo.
Nei fatti, GamePad alla mano, l’aggiunta non sempre si rivela azzeccatissima, perché il senso di velocità drasticamente aumentato costringe a rileggere completamente la parzializzazione del gas e l’impostazione di ogni curva, così come la scelta del mezzo a monte, e, su alcune piste, si vede che il design del tracciato non era stato pensato per questa feature.
Cionondimeno, se l’intento era quello di rivoltare Mario Kart 8 come un calzino, costringendo gli utenti più esperti a ricominciare a giocarlo e a migliorarsi giornalmente, allora l’obiettivo è stato centrato in pieno, e il divertimento (e le parolacce!) sono assicurati.

Commento finale

Sinceramente, dopo ore di gioco, non trovo un singolo valido motivo per cui un appassionato di Mario Kart 8 non debba procedere immediatamente al download di questo Pack 2: la quantità di contenuti offerta per il prezzo richiesto è elevata, ma è la qualità a fare davvero la differenza, tra piste memorabili (Big Blue su tutte, ma anche Mariopolitana), mezzi utilissimi (la Skelomoto) e personaggi che sono un manifesto del fan service.
E quando avrete conquistato l’oro in entrambe le nuove coppe, ci sarà un’insidiosa ed affascinante modalità 200 cc ad attendervi.