Battlefield 3 Vs Modern Warfare 3: Videoconfronto Multiplayer !

In un mondo dove un po’ tutto viene confrontato ed esaminato cercando da una parte e dall’altra il maggior competitor con cui scontrarsi, Battlefield 3 e Modern Warfare 3 non potevano non far parte del gioco. Dopo avervi fornito su Games.it recensioni dettagliate tanto sul primo che sul secondo gioco, oggi vi offriamo un video confronto di questi titoli, confronto basato sul comparto multigiocatore, per entrambi l’aspetto più longevo, se non il principale.
Video confronto MW3 vs. BF3 disponibile all’interno della GamesVideoTV
Per recensioni dettagliate su entrambi i titoli, cliccate sulle copertine qui sotto

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TATTICHE E GAMEPLAY

Cominciamo dall’aspetto principale di un gioco, ossia il suo gameplay. Da sempre Battlefield scende sul campo offrendo al giocatore una giocabilità votata soprattutto verso il realismo e la tattica. Il primo lo si ottiene grazie ad un comportamento delle armi che sotto ogni aspetto rispecchia quelle reali. Dal rinculo alla gittata, ogni bocca da fuoco presente nell’opera di DICE è governata soprattutto dalle leggi della fisica. Ciò significa che per eliminare nemici dalla lunga distanza un mitragliatore non è l’arma ideale, bisogna puntare sul fucile da cecchino, ma anche qui serve calma e sangue freddo prima di sparare il colpo. Eliminare un bersaglio a due, trecento o più metri di distanza non è impossibile, ma neanche semplice, bisogna calcolare la giusta distanza visiva e alzare la mira di quel tanto che serve per contrastare la forza di gravità che porta il nostro colpo a perdere velocità e scendere. Non sono però solo i proiettili dei fucili da cecchino a comportarsi correttamente, anche pistole, mitragliatori e fucili a pompa usano logica e fisica e se nel combattimento ravvicinato uno Spas è sempre letale, basta allontanarsi di qualche metro per rendere vano il colpo del nemico.

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Modern Warfare 3 invece della fisica se ne fa un baffo, i colpi sparati viaggiano sempre su linea retta e in alcuni casi seguono anche strane traiettorie a cui è difficile dare una spiegazione. All’attesa di un titolo tattico l’opera di Infinity Ward sostituisce l’adrenalina. Una volta in campo infatti non c’è tempo per star fermi ed aspettare che il nemico faccia capolino, bisogna caricare l’arma, muoversi rapidamente di riparo in riparo e fare fuoco verso qualunque cosa si muova di fronte ai nostri occhi.

Si tratta di un modo diverso di approcciarsi al gioco, se da una parte possiamo dire di avere una simulazione, dall’altra c’è la sua controparte arcade. Per alcuni già questo è sufficiente per decidere chi sia il vincitore, ma non sempre è così, a volte un gioco puramente arcade, proprio perché è tale, è in grado di divertire molto di più rispetto ad una complessa simulazione.

MAPPE

Altro aspetto in cui i due titoli di guerra si scontrano sfruttando campi totalmente diversi è l’ambientazione. Modern Warfare 3 offre al giocatore poco meno di una ventina di mappe, tutte di dimensioni piccole se comparate a quelle di Battlefield 3, ma tutte ricche di vicoli, ponti, sottopassaggi e aree interne da percorrere per raggiungere il proprio obiettivo o cercare il nemico. Si tratta di mappe che per grandezza non richiedono generalmente più di un minuto di corsa per andare da un capo all’altro e che, proprio grazie alla loro dimensione consentono a tutti i giocatori di azzerare i tempi di attesa prima dello scontro, il primo sangue infatti avviene di media entro i primi dieci secondi, se non meno dall’avvio del gioco.

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Nello stesso arco di tempo in una mappa di Battlefield si copre circa un decimo dell’ampiezza complessiva dell’ambientazione. Il titolo di DICE infatti offre mappe estremamente ampie dove il gioco si prolunga non per qualche minuto, ma anche per ore. Proprio per la loro grandezza, diversamente da Modern Warfare 3, in Battlefield 3 sono presenti anche i veicoli. Da semplici fuoristrada sino a carri armati, mezzi blindati, elicotteri e caccia da guerra guidabili e gestibili sotto ogni aspetto. In un carro armato ad esempio possono entrare tre giocatori, uno alla guida e al controllo del cannone, un secondo sulla torretta al controllo delle mitragliatrici ed il terzo all’interno, sulle fiancate a controllare anche qui un paio di mitragliatrici. Altro punto a favore dell’opera di DICE è il fattore distruttibilità. Ogni ambientazione nel gioco può essere distrutta dagli attacchi aerei, dai colpi dei carri armati e degli esplosivi. Non si tratta solo di muri che cadono giù, ma di interi edifici che possono essere rasi al suolo lasciando integre appena le colonne montanti e le fondamenta. Rispetto a Modern Warfare 3 le mappe in quantità sono decisamente minori, ma per ampiezza e interazione valgono dieci volte, se non più, la loro quantità.

MODALITA’

Anche dal punto delle modalità Modern Warfare 3 offre un comparto decisamente più ampio rispetto al suo competitor. L’opera di DICE fondamentalmente offre cinque modalità di gioco dove è Corsa a farla da padrone, una modalità divisa in match dove una squadra in attacco deve conquistare e distruggere le postazioni nemiche, con il nemico che una volta battuto si ritira ad un nuovo gruppo di postazioni che dovrà tentare di difendere. C’è anche il classico deathmatch e il ritorno del deathmatch a squadre – che possono essere giocati anche in porzioni piccole delle grandi mappe disabilitando l’uso dei veicoli.

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Modern Warfare 3 qui gioca il suo jolly. Tra modalità di gioco standard e avanzate, sono circa una decina le tipologie di gioco disponibili, dalle versioni classiche dei deathmatch singoli e a squadre, quartiere, dominio e tante altre già note ai fruitori della serie, sino a modalità nuove, alterazioni logiche di deathmatch e cattura la bandiera. Nel primo caso infatti a contare non è la kill eseguita, ma il fatto che dopo averla fatta si raccolga la piastrina del giocatore morto, solo in questo caso la morte sarà confermata ed aggiunta al contatore. Nella seconda modalità invece viene messa una singola bandiera sul campo da conquistare, bandiera che una volta ottenuta permetterà all’intera squadra di ottenere punti doppi per ogni uccisione. Entrambe le modalità sono ragionate e volute per eliminare il fattore “camping”, ossia quel modo di giocare in cui il giocatore trova un angolo mezzo nascosto e resta lì in attesa che il nemico gli passi di fronte. A tutto questo poi Modern Warfare 3 aggiunge sfide e progresso delle armi. Ogni uccisione e azione nel gioco porta ad ottenere dei benefici in punti che, sommandosi a quelli ottenuti per la propria abilità in campo, consentono al giocatore una crescita più rapida e una sfida continua non solo contro il nemico, ma anche contro se stesso.

CRESCITA DEL GIOCATORE

E parlando di crescita del giocatore non si può non parlare di classi e abilità. L’opera di Infinity Ward anche qui lascia da parte logica e realismo e fornisce al giocatore tutti gli strumenti per sviluppare a suo piacimento il tipo di giocatore che vuole interpretare. Se all’inizio infatti esistono delle classi di base, dopo poco queste saranno personalizzabili e grazie a tutte le opzioni di scelta fornite, ogni giocatore potrà sviluppare il suo alter ego nel modo a lui più congeniale. Arma primaria, secondaria, armamento tattico, abilità, ricompense e tutto il resto sono opzioni modificabili a proprio piacimento. Si può dunque essere un granatiere rapido non solo con le mani, ma anche con grilletto e gambe, o un fuciliere imbottito e possente in grado di resistere alle esplosioni, ma di contro più lento e facilmente aggirabile. Il cecchino poi può diventare praticamente invisibile tra mimetiche, abilità e gadget per le proprie armi. Insomma, le opzioni sono tante e totalmente configurabili che è impossibile non riuscire a trovare l’alter ego che fa per noi.

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Battlefield 3 risponde ancora una volta a questo pot-pourri di personalizzazioni e abilità non sempre verosimili con uno specchio della realtà. Quattro le classi di base: Assalto, Ingegnere, Medico e Cecchino, ognuno con le sue abilità e i suoi compiti specifici sul campo. L’ingegnere è utile per fornire munizioni e per riparare i mezzi colpiti dai nemici, il membro dell’assalto per rompere le fila nemiche e colpire i bersagli, il medico per ripulire le aree conquistate e rimettere in salute i propri compagni, mentre il cecchino è il silente uomo acquattato tra i boschi in cerca della sua preda. Ovviamente anche qui con il progresso dell’esperienza si sbloccano nuove armi, accessori, kit e potenziamenti. Nulla di così profondo ed ampio come il suo competitor, ma tutto come sempre ben ragionato e logico, sia per il modo di affrontare il campo di battaglia, quanto per la logica del gioco di squadra.

CONCLUSIONE

Come si può dunque evincere da questo nostro video confronto, Battlefield 3 e Modern Warfare 3 sono sì titoli simili per tipologia e tematica, ma in nessun modo comparabili dato che affrontano il gameplay in modo totalmente diverso. Battlefield 3 è un gioco tattico dove a vincere è l’attesa, la logica di ogni colpo e il gioco di squadra sopra ogni cosa. Modern Warfare 3 invece è puramente arcade, un gioco dove chiunque, più o meno abile, può riuscire in una partita ad ottenere un buon punteggio grazie soprattutto a tutte le sfide e i potenziamenti disponibili.

In conclusione entrambi i titoli sono validi. L’opera di DICE è più votata verso un popolo di giocatori dediti alla pura tattica e al progresso dato dall’esperienza e non dalla fortuna. Il gioco di Infinity Ward è invece più diretto e semplice, pronto ad accogliere soprattutto i giocatori che non vogliono perdersi in calcoli e logica, quanto piuttosto nello scendere rapidamente in campo e altrettanto rapidamente ottenere dei risultati. Se è il migliore FPS che state cercando, la domanda da porvi non è scegliere tra Battlefield 3 e Modern Warfare 3, quanto piuttosto che tipo di giocatore siete. Avuta la risposta, saprete anche su che gioco puntare.

Per recensioni dettagliate di entrambi i titoli, visitate Games.it
Battlefield 3: Video e Recensione
Modern Warfare 3: Recensione