FIA WRC: Recensione

Recensione di Fabiano “Deimos” Zaino

Finalmente è giunta in redazione anche la versione finale del codice di FIA WRC (World Rally Championship) di casa Milestone (SBK X, Superstar V8): software house completamente italiana che realizza titoli inerenti la simulazione di corse sia su due che quattro ruote.

WRC, come trattato precedentemente è un gioco di Rally su licenza FIA, quindi sia i nomi dei piloti che le marche delle macchine in gioco, provengono dalle quattro categorie del campionato reale.

INGRANIAMO LA MARCIA
Le modalità principali di WRC sono sostanzialmente cinque e sono composte dalla Carriera, dalla Accademia WRC, Giocatore singolo, Hot Seat e non poteva mancare una modalità on-line.

La modalità carriera è ovviamente il vero fulcro del gioco in cui bisogna affrontare la bellezza di 10 gironi che vengono sbloccati (cosi come le vetture) solamente se i tempi del giocatore sono in linea con le richieste dei programmatori.

In totale, abbiamo circa una decina di ore di gioco e forse qualcosa di più se non ci si prende da subito la mano, questo perché WRC vuole essere più una simulazione che non un gioco arcade alla Dirt.

La differenza sostanziale fra i due giochi, oltre al comportamento delle vetture in pista, riguarda anche i danni che in WRC sono essenziali – un mezzo perfettamente a posto andrà in una certa maniera ma provate a beccare un albero troppo veloci e vedrete come il motore della vettura o le marce o le gomme e via di questo passo, diventeranno un vero problema per la stabilità della macchina.

Questo incide ovviamente anche sui tempi del giocatore che a seguito di danni congruenti, potrebbero far scendere di molto il cronometro di gara.

Oltre alla carriera abbiamo poi la modalità giocatore singolo che in pratica riguarda l’affrontare di una gara, un campionato o una modalità cronometro con il fantasma del miglior tempo.

Nulla di nuovo sotto il sole dunque ma il giocatore singolo diventa utile per dentellare su una tempistica o studiare un determinato tracciato senza avere il peso della carriera alle spalle.

Una delle cose apprezzabili fra l’altro della modalità con la ghost car, riguarda proprio la visione di quest’ultima che è riferita solamente con una sorta di traiettoria eseguita dal pilota: positivo contributo per le persone che si lasciano infastidire troppo da un secondo mezzo su pista, come il sottoscritto – le gare di rally sono una prova di velocità fra tracciato, macchina e pilota e non deve esserci null’altro a infastidire il giocatore.

Chiudiamo con le modalità citando l’Accademia, Hot Seat e on-line: la prima riguarda sostanzialmente una sorta di tutorial del gioco su come eseguire alcune manovre per gareggiare al meglio.

Hot Seat si rivela essere azzeccata se volete farvi belli con i vostri amici e in pratica si corre sullo stesso computer alternandosi ai comandi.

In ultimo troviamo l’on-line che come dice il nome stesso altro non è che la modalità multiplayer di un tracciato o di un campionato con 16 giocatori. Anche qui nulla di nuovo sotto al cofano dei bolidi ma sufficientemente solido.

COMPORTAMENTO DELLE VETTURE
Come scritto precedentemente, WRC è sostanzialmente un titolo simulazione ma si possono comunque scegliere una serie di aiuti per cercare di migliorarsi l’esistenza durante la corsa; personalmente lo sconsiglio vivamente anche perché senza alcuna opzione aggiuntiva, il comportamento delle vetture in gara risulta più che discreto anche se non sempre eccellente.

Il vero dramma arriva con la scelta di macchine con la trazione posteriore o anteriore e non si capisce bene come mai per quest’ultime, l’uso del freno a mano diventa una delle cose più tediose dell’intero gioco con vetture che prontamente tendono sempre e comunque a sbattersi contro i bordi della pista e quindi a bloccarsi grazie ad un effetto perno davvero poco convincente.

Altro elemento di chiaro disturbo, riguarda il fatto che tendenzialmente non si può toccare nulla di laterale (pietre medio piccole o arbusti) alla pista senza che la macchina si blocchi – sostanzialmente è corretto perché siamo in una simulazione e si deve controllare al meglio la vettura ma siamo anche all’interno di un gioco e far sembrare le piste tutte dei canaloni (come le piste ambientate in Svezia) è davvero tedioso se non brutto in se stesso.

Anche i danni vivono di alti e bassi e qualche errore di simulazione in corsa mi è capitato di vederlo: ogni tanto mi schiantavo contro alberi, pietre o cancelli a grande velocità ma la macchina rimbalzava senza farsi nulla.

Altro fattore che mi ha fatto storcere il naso è che se si spacca completamente il mezzo, la macchina continua a muoversi comunque – sinceramente avrei preferito un ritiro in loco dalla gara: insomma, se dovete metterci i danni fatelo almeno con convinzione e non solamente perché vanno inseriti per bellezza.

TECNICA RALLY
Una delle cose che non mi aveva convinto in fase di anteprima, riguardava la parte grafica: purtroppo, anche la versione definitiva del gioco non ha mostrato segni di miglioramento. Il punto è che il mercato si sta muovendo in una certa direzione (vedere sempre Dirt 2 o Shift) mentre Milestone sembra andare nell’altra.

Il comparto tecnico risulta dunque mediamente buono ma non eccellente e diventa praticamente sufficiente in alcune mappe – gli agglomerati urbani ad esempio sembrano casette fatte con la plastilina in cui le texture sono piatte e i modelli poligonali poverissimi di dettagli.

Anche le scenografie esterne sono poco coreografiche e non fanno altro che rafforzare la tesi dei tracciati canalone. Un background più aperto, anche in fase di corsa, poteva portare aria ad un motore grafico già non del tutto convincente.

Fra le cose positive, segnalo una ottima modellazione dei veicoli e ovviamente dei riflessi sulle carrozzerie più gli effetti di sporco che andranno a insozzare le varie macchine con fango, terra, acqua sporca e via di questo passo.

Chiudo la recensione citando la parte audio che non si discosta di molto da grandi produzione del genere e che quindi passa la prova del fuoco a pieni voti con anche una voce fuori campo del copilota del gioco davvero eccellente e marcata nel timbro.

COMMENTO
WRC è dunque un gioco giusto, anche considerata la fascia prezzo a cui è destinato che però non riesce a raggiungere davvero il piano dell’eccellenza per colpa di una grafica non al passo con i tempi e di un comportamento delle vetture non sempre all’altezza della simulazione.

Il titolo però, è assolutamente consigliato agli amanti del rally più puro e magari anche un filino tedioso, persone insomma che hanno voglia di sbattere la testa contro un muro per centellinare di qualche millesimo di secondo in meno i propri record. Fatta salva a qualche incertezza nel dettaglio di guida, il gioco rimane un ottima esperienza positiva e divertente che però potrebbe sulla lunga stancare.

Votazione finale: 8.3/10