BLUR: Recensione

Recensione di Fabiano “Deimos” Zaino

Il gioco è disponibile per PC, XBOX360° e PS3, la versione testata è quella per PC

Dopo la succosa anteprima sulla modalità beta multiplayer di Blur, avvenuta ad Aprile, ecco arrivare finalmente nei negozi di tutto il mondo, il gioco completo. La beta ha ora chiuso i suoi battenti in favore del gioco completo e noi, sempre in linea con le esigenze degli utenti, ci ritroviamo qui per parlare di uno dei giochi arcade più divertenti di sempre. Piccola nota sulla versione testata da noi, abbiamo preferito provare il gioco direttamente su PC anche per testare gli effetti grafici al massimo e senza compromessi nell’alternativa console. Buona lettura.
   
SINGLE PLAYER vs MULTIPLAYER
Chi ha già avuto modo di leggere la nostra anteprima o di giocare direttamente con la beta multiplayer del titolo, saprà che il nuovo gioco targato Activision / Bizzarre Creations è un prodotto che punta fondamentalmente alla parte on-line e agli scontri fra giocatori umani in corse frenetiche di ben 20 concorrenti. Avete letto bene, furiose le corse e gli scontri, visto che Blur ci permette non solo di sfoggiare dei bolidi di tutto punto ma anche di combattere tramite l’ausilio di alcuni power-up che ci permetteranno di difenderci o offendere. Ovviamente, il prodotto in questione può essere usato semplicemente anche in modalità single player ma sottolineo da subito che il level cap scelto per questa versione non supera il 25° livello: in multiplayer le cose sono ovviamente diverse. Questa scelta dei programmatori è essenzialmente utile a tutte quelle persone che magari vogliono iniziare a prenderci la mano con l’intelligenza artificiale (comunque agguerrita e ben programmata), per poi passare alle cose più serie e agli scontri umani vs umani.

Del gioco, pensato essenzialmente per il multiplayer, segnaliamo anche la curiosa integrazione con due social network molto importanti quali Twitter e Facebook. A cosa serve sapere questa possibilità? Essenzialmente a tirare dentro più gente possibile ma anche a dividere dei contenuti come un vero e proprio social network di corse arcade. Curiosa difatti la possibilità di dividere con altri utenti musica e foto personali. Insomma, finalmente una bella pensata che con una certa originalità e senza macchinazioni aggiunte, eleva ulteriormente il titolo.

CORSE FURIOSE
Le cose da dire per quanto riguarda il gameplay del gioco sono parecchie quindi buttiamoci subito nel vivo della corsa. Dopo esserci connessi al live o aver scelto la modalità single player, verremo accolti nella schermata principale del titolo. Qui potremo scegliere se disputare la carriera (campagna) o prove singole: noi scegliamo la prima modalità e vediamo cosa offre. Essenzialmente dovremo sfidare una serie di Boss (piloti esperti) che avranno delle richieste – queste richieste sono essenzialmente da considerare come punteggi di gara da raggiungere per sfidare il pilota supremo di ogni sezione. Si andrà dal Boss di primo livello fino a quello più forte in classifica. I punteggi da sbloccare saranno molteplici e man mano che saliremo nella classifica giocatori, muteranno a seconda delle scelte del Boss. Potremo fare punteggio guidando discretamente bene, combattendo come dei dannati, difendendoci adeguatamente, schivando i power-up o collezionandoli, eseguendo acrobazie o stupendo il pubblico – di cose da fare ce ne sono a decine e sono tutte divertenti.

Anche la scelta della vettura influenza in maniera costante gli esiti della gara. Scegliendo un mezzo più veloce ma scarsamente protetto, si potrebbe finire per distruggere troppo il mezzo oppure, abilmente allo stile di guida, raggiungere senza troppe difficoltà le prime posizioni. Di contro, esistono mezzi più agguerriti come armatura ma meno veloci come Jeep o 4×4 che comunque tengono una buona trazione senza però esagerare con le velocità. A questo proposito, segnalo che Bizzarre Creations si è accaparrata la licenza ufficiale di ogni macchina presente nel gioco: questo vuol dire che, a differenza del recente Split/Second dove le macchine erano di fantasia, qui vedremo una serie di vetture veramente esistenti e potremo mettere le mani su marche quali Wolkswagen – Camaro – Corvette – Rand Rover – BMW – Nissan – Hummer e via di questo passo – con macchine di varia cilindrata da quelle più piccole alle super car che fanno sognare più o meno ogni appassionato di motori al mondo.

Tagliando sull’aspetto del quattro ruote, parliamo ora del piatto forte del gioco, i combattimenti.
Personalmente sono rimasto colpito sulla scelta del numero dei power-up che i programmatori hanno voluto implementare – se ne trovano solamente otto ma sono cosi ben bilanciati che non avrete bisogno di averne altri. Fra l’altro, man mano che si sale nella classifica, potremo sbloccare dei potenziamenti per questi sette power-up di modo da sfruttarne meglio le caratteristiche. Sono divisi in due categorie, offesa e difesa ma gli usi potranno essere molteplici e non è detto che vi inventiate qualche bella magagna per usarli in maniera creativa.

Fra quelli di difesa del mezzo abbiamo lo SCUDO e l’ENERGIA D’URTO – il primo serve per difenderci dagli attacchi con una sorta di bolla impenetrabile mentre il secondo emana un urto di energia che allontana le auto a noi vicine – molto utile se arrivando in zona traguardo, qualcuno volesse rubarvi qualche posizione. Troviamo poi la CHIAVE INGLESE che serve per riparare i danni subiti e un ultimo power-up chiamato SPEED che non si utilizza proprio per difenderci ma è sostanzialmente il turbo – utile dunque per distanziare di un tot gli avversari.

Fra quelli di offesa troviamo la SCARICA ENERGETICA che crea una sorta di muro di energia che scende dal cielo e immobilizza per una frazione di secondo gli avversari davanti a noi. Il MISSILE A RICERCA e le SAETTE, sono due armi che possono essere usate sia davanti che dietro ma di diverso potenziale. Il MISSILE è una potente sfera che causa gravi danni ai mezzi mente le SAETTE, sono piccoli missili che vanno a destabilizzare l’andatura delle macchine. Per ultimo abbiamo la MINA che come dice il nome stesso, è una sorta di bomba che si attacca all’asfalto. Anche questa può essere usata sia frontalmente che dal retro e causa gravi danni se presa in pieno. Come dicevo sopra, usare questi power-up, andrà ad influenzare totalmente gli esiti della gara perché, cosa molto importante, non potremo catturarne più di tre contemporaneamente – dovremo dunque ragionare tatticamente su quelli da utilizzare, da lasciare per strada (con l’apposito tasto) o quelli da sferrare negli ultimi giri delle gare per assicurarci sempre prime posizioni e punteggi alti.

Per quanto concerne il single player, sottolineo di come la buona intelligenza artificiale, non ci farà assolutamente rimpiangere il multi player. Difficilmente mi è capitato di trovare degli avversari cosi dannatamente ostile e testardi come in questo Blur. Anche guadagnando da subito le prime posizioni, le macchine che seguono vi bersaglieranno come dei dannati per rubarvi il traguardo. Molte volte ho pensato di essere fra i primi per poi ritrovarmi fra gli ultimi solamente perché gli avversari mi avevano chiuso in gruppi di attacco estremo. Non dare mai nulla per scontato è una delle regole fondamentali del gioco e la tattica degli scontri è essenziale per portarsi a casa punteggi e prime posizioni.

TIRATO A LUCIDO
Blur si presenta come un gioco dalla bella grafica e pulizia nell’immagine complessiva. Purtroppo però, come anche è accaduto a Split/Second, non vive di una vera e propria scelta grafica che può camminare con le proprie gambe. Difatti, anche qui sembra di guardare un nuovo capitolo arcade di Need For Speed in cui si ricerca sempre la brillantezze nelle immagini e nei tracciati, anche quelli che dovrebbero essere più sporchi e fangosi. Però…però, le immagini a corredo parlano da sole e di certo non ci troviamo per le mani un titolo brutto. La versione testata è quella PC quindi siamo andati a vedere come se la cavava il gioco ad alte risoluzioni e devo dire che non ci sono stati rallentamenti troppo evidenti con una risoluzione di 1680×1050 con grafica al massimo (Ultra), anti aliasing attivato ed effetti speciali e di blur a manetta. La pulizia estetica rimane tale anche se si avrà un calo di frame rate sotto i 30fps forse dovuta alla connessione internet se si gioca in multiplayer e con qualche pop-up troppo evidente di texture o lag fra le macchine (che non dipende dalla grafica ma dalla connessione). Il single player passa invece la prova del fuoco, senza alcun rallentamento se non nei primissimi secondi della partenza (anche con 4GB di ram e scheda video da 512MB) ma poi tutto fila liscio e sfrecciare per le piste resta piacevolissimo.

Buonissima anche la modellazione delle macchine e delle piste, benché nelle seconde non ci si ritrovi per le mani nulla di davvero innovativo sotto il sole: fra piste in città, sui monti, nelle fabbriche o nei paesini di costa, si è più o meno già visto tutto ma va bene anche cosi. Avremo anche modo di vedere qualche danno, finalmente anche con le licenze ufficiali – paraurti o vetri che si rompono, danno comunque il giusto senso di realismo agli scontri. Nota sgradevole invece per quanto riguarda gli oggetti a bordo pista – qui c’è scarsa animazione e anche il muro di “contenimento” delle piste è abbastanza povero – meno nelle gare a cielo aperto ambientate nelle campagne o sulla spiaggia. Mi sarei aspettato almeno qualche passante che guardasse le gare ma forse erano tutti impegnati in altri giochi arcade.

SEMPLICEMENTE, BLUR
Blur è un titolo dannatamente divertente e coinvolgente, una vera e propria droga che difficilmente vi lascerà riposare sonni tranquilli e che si insinuerà fin dentro l’anima. I giochi come Blur sono davvero pericolosi perché rischiano di rovinarvi la vita sociale senza che ve ne accorgiate. Fra l’altro, sia per quanto riguarda il single player che il multiplayer, il gioco rimane uno dei più corposi in assoluto. Divertirsi da soli (con una ottima intelligenza artificiale) o con altri 20 umani, sarà uno spasso nella scalata del level cup, anche solo per sbloccare quell’auto sempre più potente e veloce. Le piste non sono troppe e forse dopo uno o due mesi verranno a noia ma sono sicuro che Bizzarre Creations darà un contributo a questo fattore con qualche DLC futuro. Anche il versante power-up è importante e qui si vive di un equilibrio davvero sconvolgente con pochi fattori ma estremamente buoni e bilanciati. Grafica e audio (il secondo passabile con le solite musiche elettroniche e qualche arrangiamento rock) non sono estremi ma forse è meglio cosi, visto che sfidare 20 utenti in contemporanea con tutti gli effetti al massimo, non è uno scherzo. Insomma…semplicemente, Blur.

Votazione finale: 8,7/10 – il single player del gioco è assolutamente bilanciato e divertente anche grazie ad una intelligenza artificiale di tutto rispetto. Il level cap però si ferma al 25° livello…più o meno dopo due o tre giorni di gioco furioso.

Votazione finale: 9,3/10 – sale di qualche numero il multiplayer che si integra alla perfezione con i nuovi social network on-line, proponendo delle curiose modalità di sfida. Qui si supera il level cap da 25° livello in poi e si trova gente dannatamente brava e impegnativa da sfidare: ma anche da approcciare con cuffie e pagina personale di Twitter e faccia di libro.