Ritorna Concord grazie all’amore di qualche fan: giocarlo però non sarà semplice

personaggio pelle verde con pistola che corre, personaggio robot giallo che corre, personaggio blu che corre
Ritorna Concord grazie all'amore di qualche fan: giocarlo però non sarà semplice (player.it)

Concord, il più grande fallimento videoludico di Sony, potrebbe tornare a essere giocabile grazie al contributo di alcuni fan.

Indipendentemente da come la si pensi, la vicenda di Concord non è stata felice. Certo, ha sicuramente aiutato a inculcare l’idea che, anche se alle spalle di un progetto discutibile c’è un colosso come Sony, non significa necessariamente che quel progetto avrà successo. Al netto di ciò, nessuno si sarebbe mai potuto aspettare quanto repentinamente il gioco sia morto, con tanto di chiusura dei server e scioglimento del team di Firewalk Studios.

visione in prima persona con arma mirino verde che mira il cielo con nubi rosse
Ritorna Concord grazie all’amore di qualche fan: giocarlo però non sarà semplice (player.it)

Un fattore che è stato tirato in ballo da una piccola parte di utenza, è quello relativo alla preservazione di un gioco. Si, anche se quel gioco è Concord. Con la chiusura dei server e non essendo presente una modalità single player, il gioco è praticamente divenuto impossibile da giocare (con i giocatori risarciti al 100%).

C’è chi pensa però che, anche solo come memoria del medium, non sia corretto lasciare morire così un videogioco ed è questo il fuoco che ha spinto tre sviluppatori indipendenti a ridar vita a Concord, in una veste non proprio ufficiale.

Tre modder ridanno vita al sogno di 697 videogiocatori

Tre sviluppatori indipendenti, noti come Red, Real e Gwog, sin dalla chiusura dei server di Concord avvenuta nel settembre del 2024, hanno continuato a lavorare per riuscire a rimettere al mondo l’opera prima (e unica) di Firewalk Studios, dando vita a dei server personalizzati. Ovviamente, non si tratta di una manovra ufficiale e concordata con Sony e, a dirla tutta, non vi è nemmeno un particolare amore per il gioco in sé, dietro a questa difficoltosa manovra.

A parlare delle difficoltà incontrate, sono state gli stessi sviluppatori, che hanno un po’ ricostruito il processo di reverse engineering, riuscendo infine a creare dei server personalizzati sulla Beta di Concord, perfettamente funzionante su PC. A dare i problemi più grandi, sono stati i software anti-manomissone e anti-cheat utilizzati da Firewalk.

E anzi, secondo Red, il modo in cui il gioco era programmato era strutturato proprio per impedire processi di reverse engineering del genere. La seconda cosa più complicata, sempre secondo Red, è stata quella di riuscire a capire quali codice server non fossero presenti nel client di gioco, andando di fatto a “trovare un ago in un pagliaio”, dovendo trovare qualcosa che non esisteva.

Un lavoro di “testare, sistemare, ripetere, provando ed esaminando finché qualcosa funziona o smette di funzionare”. Al momento in cui scriviamo, gli sviluppatori avrebbero postato un video (attualmente bannato per via di una violazione del Copyright) in cui si vede una prima partita giocata interamente su un server personalizzato. Una sfida partita da tre persone che, per loro stessa ammissione, non erano interessate al gioco e che l’hanno giocato per la prima volta, solo dopo aver dato vita ai loro server non ufficiali.

Una storia di preservazione videoludica, che apre alla domanda: ma davvero tutti i giochi vanno preservati? Secondo gli sviluppatori, il ritorno di Concord sarà qualcosa che riguarderà più di una sparuta fetta di videogiocatori e potrebbe riaccendere il dialogo, attorno a un titolo che pareva ormai destinato a scomparire per sempre.