Negli ultimi giorni una nuova ondata di leak ha travolto il mondo Pokémon: dopo la prima parte del cosiddetto “Teraleak” che aveva portato alla luce diversi segreti sul passato dei giochi di Game Freak tra build intermedie e script scartati, questa seconda parte di file trafugati e trapelati ci ha permesso di saperne di più anche sui progetti futuri del mondo dei mostriciattoli tascabili e anche scoprire alcuni retroscena che non fanno sicuramente piacere.
Stando a queste informazioni trapelate sul web pare che all’interno del data breach ai danni di Game Freak sono presenti anche i dati relativi al budget che la software house ha investito per gli ultimi giochi Pokémon: si tratta di un dato molto interessante soprattutto perché negli ultimi anni i giochi della serie Pokémon sono andati incontro a un declino inesorabile dal punto di vista tecnico e non solo e dunque scoprire effettivamente quanto è stato speso per la realizzazione dei titoli è qualcosa che suscita curiosità.

A quanto pare, secondo ciò che sarebbe emerso dal Teraleak, il budget investito da The Pokémon Company per i suoi videogiochi sembra piuttosto misero, soprattutto a fronte di quelli che sono stati i guadagni dell’azienda grazie alle decine di milioni di copie vendute negli ultimi anni; una realtà dei fatti criticata anche da alcuni ex dipendenti del mondo Nintendo che sono intervenuti pubblicamente per esprimere le loro perplessità a riguardo.
Pokémon investe troppo poco nei giochi: la perplessità di ex dipendenti Nintendo
Stando ai dati di budget trapelati dai leak pare che The Pokémon Company abbia investito solamente 13 milioni di dollari per realizzare Leggende Pokémon Z-A, l’ultimo titolo della serie principale arrivato il 16 ottobre, mentre per Pokémon Scarlatto e Violetto ne sono stati investiti circa 22 milioni; non sono sicuramente due spicci, ma per un’azienda multimiliardaria che riesce a vendere quasi 30 milioni di copie per un singolo gioco ci si aspetta molto di più, considerando anche gli investimenti dell’industria tripla A.
Chiaro è che il pensiero di The Pokémon Company da diversi anni è ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo andando a massimizzare il profitto: una realtà dei fatti che purtroppo va a inficiare quella che è la qualità del prodotto che deve continuamente scendere a compromessi; un modus operandi che ha reso perplessi anche due ex dipendenti di Nintendo che di recente sono intervenuti in un video su YouTube parlando proprio di questo aspetto.
Krysta Yang e Kit Ellis, due ex dipendenti del reparto marketing di Nintendo, hanno espresso i propri dubbi proprio sulle cifre emerse dai leak: i due hanno sottolineato le loro perplessità sul perché si sia investito così poco sui giochi Pokémon considerando che è un prodotto che ha pochissimi rischi d’impresa se non praticamente nulli.
