Brutte notizie in casa Nintendo: un grosso attacco hacker a opera del Crimson Collective, avrebbe sottratto un gran quantitativo di dati all’azienda giapponese. Ecco cosa sappiamo al momento.
Qualcuno forse direbbe “ma perché non tenete tutto su un grosso hard disk”? Beh, ciò che è certo è che le fughe di dati, anche da aziende che col tech ci lavorano, sono ormai tristemente all’ordine del giorno. Riuscire ad avere dei sistemi di sicurezza invalicabili, è quasi un’utopia e l’unica cosa da sperare è di non finire nel mirino di chi ti vede come una gallina dalle uova d’oro.

Le software house più grandi e influenti, hanno sempre dovuto affrontare problemi di fughe di dati: successe a Insomniac, cosa che le costò un reveal anticipato di Marvel’s Spider-Man; CD Projekt Red si vide sottratto il codice sorgente di Cyberpunk 2077; una cosa simile successe a Rockstar Games, che dovette venire a patti con chi deteneva i dati. E adesso, è il turno di Nintendo di avere a che fare gli hacker.
Crimson Collective, nemico pubblico numero 1
Tra le aziende più grosse al momento, serpeggia un nome che in tanti stanno iniziando a temere per via dell’estrema efficienza di chi pare starci dietro. Stiamo parlando di Crimson Collective, un collettivo indipendente di hacker informatici, che nelle ultime settimane hanno iniziato a seminare il caos su internet, sottraendo dati a varie aziende. Tra quelle confermate, vi è sicuramente Red Hat, a cui avrebbero sottratto ben 570 GB di dati.
Solo poche ore fa, si è diffusa un’altra notizia che riguarderebbe il collettivo. Secondo quanto pubblicato da Hackamanac, una piattaforma di cyber intelligence che si occupa di tenere traccia di cyberattacchi, siano questi verificati o in fase di accertamento, i Crimson Collective avrebbero diffuso una cartella chiamata “Nintendo topic files“, affermando di avere accesso a svariati dati della compagnia giapponese.
🚨Cyber Alert ‼️
🇯🇵 Japan – Nintendo
Crimson Collective hacking group, known for the breach on Red Hat, now claims to have breached Nintendo.
Discover more at https://t.co/kJbN062Yq3 pic.twitter.com/ip8qkhrWuS — Hackmanac (@H4ckmanac) 11 ottobre 2025
Panico: subito il web si è messo alla ricerca dei dati o di ulteriori informazioni, per cercare di comprendere quanto fosse reale il rischio che deriverebbe da questo annuncio. Secondo quanto sappiamo, quando la situazione riguardò Red Hat, non solo tutto si rivelò veritiero, ma si arrivò anche al pagamento di un riscatto per il riottenimento dei dati.
Nel caso di Nintendo, c’è da dire che la compagnia di Kyoto non ha ancora confermato o smentito alcuna informazione in via ufficiale. Vi è dunque la possibilità che il collettivo hacker, stia semplicemente mentendo o bluffando, per non si sa quale motivo. Se dovessero arrivare notizie di un riscatto però, sarà interessante capire come si comporterà Nintendo. Che dipenda dalla tipologia di dati sottratti?
