Non vi sta piacendo Borderlands 4? Il CEO di Gearbox dice che vi conviene chiedere di corsa il rimborso

randy pitchford con vestto bianco, alle spalle scritta borderlands
Non vi sta piacendo Borderlands 4? Il CEO di Gearbox dice che vi conviene chiedere di corsa il rimborso (player.it)

Anche voi avete problemi di performance su Borderlands 4? Per il CEO di Gearbox Software, la soluzione è una: chiedete il rimborso.

Tristemente, non è ormai cosa rara che i videogiochi, soprattutto durante i primi giorni (o settimane) dall’uscita, non riescano a soddisfare dei requisiti tali da renderli giocabili, su diverse configurazioni. I problemi di performance, soprattutto lato PC, sono praticamente all’ordine del giorno, soprattutto quando i titoli sono dei porting, usciti inizialmente su console.

personaggio con maschera bianca con trinagnolo blu e respiratore che fa gesto con due dita in avanti
Non vi sta piacendo Borderlands 4? Il CEO di Gearbox dice che vi conviene chiedere di corsa il rimborso (player.it)

E problemi del genere, possono rappresentare dei veri impedimenti all’acquisto, che rischiano di minare il buon nome di un titolo che, come gioco, è anche parecchio atteso o apprezzato. Svariati titoli sono stati funestati da problemi del genere, da quelli un po’ più di nicchia come Lords of the Fallen fino a franchise particolarmente apprezzati, come Monster Hunter e The Last of Us. E se per una volta la risposta degli sviluppatori non fosse “lo risolveremo al più presto”?

Il CEO di Gearbox e l’inapplicabilità dell’aut-aut

Borderlands 4 è la patata bollente del momento: un titolo lungamente atteso, che ha fatto entusiasmare migliaia di persone sin dal primo annuncio e che sta continuando a registrare numeri incredibili, con più di 300mila persone di picco (su Steam). E nonostante il gioco in sé pare essere largamente apprezzato, una cosa che proprio non va giù ai videogiocatori da PC, è l’ottimizzazione.

Borderlands 4 infatti, ha dimostrato più volte e su varie configurazioni PC, di dare non pochi problemi. Prima sono partite le recensioni negative su Steam, che lasciavano trasparire come il gioco potesse essere fruibile in maniera ottimale, solo tramite processi DLSS o di Frame Generation, entrambi spesso riservati soltanto a PC di fascia molto alta.

I sospetti di una scarsa ottimizzazione, sono stati confermanti anche da Digital Foundry, che ha segnalato instabilità del frame rate e difficoltà nel caricamento degli shader, anche su una conformazione di altissimo livello con Ryzen 7 9800X3D, con una RTX 5090 a supporto. E se tutto ciò è sicuramente grave, a buttare benzina sul fuoco ci pensa la stessa software house di Borderlands.

In risposta a un post critico, il CEO di Gearbox Software, Randy Ptchford, avrebbe dato una soluzione tanto semplice quanto brutale:

“Puoi fare ciò che vuoi. Il gioco è il gioco. Per favore, ottieni un risarcimento da Steam se non ne sei felice. […] Io non metterei un motore Ferrari in un monster truck, aspettandomi che si guidi come un Ferrari”

Il post va avanti, con Pitchford che si offre personalmente di aiutare l’utente, facendosi comunicare il suo setup PC, così da consigliargli i migliori parametri da settare. A far storcere il naso però, è il consiglio del risarcimento su Steam: certo, ottenerlo su Steam è molto più semplice che da altre piattaforme, ma si presuppone che l’utente non abbia giocato più di due ore. Se così fosse, magari coi problemi che emergono solo in fasi di gioco più avanzate, l’utente non avrebbe alcuna scelta che tenersi un gioco che non riesce a far girare in modo decente.