La remaster di Final Fantasy Tactics è stato possibile soltanto grazie al lavoro dei… pirati (o presunti tali)

immagine chiave di Final Fantasy Tactics con due personaggi principali seduti a terra
La remaster di Final Fantasy Tactics è stato possibile soltanto grazie al lavoro dei... pirati (o presunti tali) (Player.it)

A inizio giugno nel corso dell’ultimo State of Play c’è stata una sorpresa molto interessante per tutti i fan della saga di Final Fantasy: Square Enix per l’occasione ha infatti annunciato l’arrivo di una versione rimasterizzata di Final Fantasy Tactics, RPG strategico pubblicato originariamente nel 1997 sulla prima PlayStation e che il prossimo 30 settembre tornerà sulle console moderne con il sottotitolo di “The Ivalice Chronicles“.

La notizia è stata accolta come un fulmine a ciel sereno dagli appassionati di Final Fantasy dato che, essendo passati quasi 30 anni dalla pubblicazione dell’opera originale, ormai non ci speravano più in suo ritorno: a quanto pare però c’è un motivo ben preciso per il quale Final Fantasy Tactics è rimasto nel dimenticatoio per così tanti anni e fa anche abbastanza sorridere.

screenshot di final fantasy tactics con due personaggi che combattono
Final Fantasy Tactics: come mai la remastered è uscita cosi in ritardo? (Player.it)

La verità è stata dichiarata direttamente dal direttore di Final Fantasy Tactics: The Ivalice Chronicles, ovvero Kazutoyo Maehiro, il quale nel corso di un panel al PAX West 2025 ha svelato come mai ci è voluto così tanto tempo per sviluppare una versione rimasterizzata di questo titolo per console moderne: Maehiro, con grande sorpresa di tutti, ha dichiarato che Square Enix aveva perso il codice sorgente originale del gioco.

La remaster di Final Fantasy Tactics è realtà grazie agli sforzi dei fan archivisti

Il director di FF Tactics: The Ivalice Chronicles durante il panel al PAX West ha infatti sottolineato come gli sviluppatori della remastered hanno dovuto ricostruire gran parte del codice sorgente del titolo originale per portare a termine i lavori: questo perché, secondo le parole di Maehiro, Square Enix non era più in possesso del codice sorgente di Final Fantasy Tactics dato che lo aveva sovrascritto più e più volte semplicemente per aggiungere nuove lingue oltre all’originale giapponese.

Un processo che attualmente non sarebbe nemmeno concepibile, ma che a quanto pare all’epoca era abbastanza normale; l’aspetto più curioso di tutta questa vicenda è che la realizzazione di Final Fantasy Tactics: The Ivalice Chronicles è stata possibile anche e soprattutto grazie all’aiuto dei fan che negli anni hanno conservato e archiviato su diversi siti web pezzi del codice sorgente originale.

screenshot di final fantasy tactics con personaggio che affronta una magia
La remaster di Final Fantasy Tactics è realtà grazie agli sforzi dei fan archivisti (Player.it)

Una realtà dei fatti che sottolinea ancora una volta l’importanza dell’archiviazione dei videogiochi del passato: un modus operandi che a quanto abbiamo visto non è utile solamente per evitare la proliferazione dei lost media, ma può aiutare anche gli stessi sviluppatori a riprendere e dare nuova vita a lavori che non sono nemmeno più conservati negli archivi delle software house che detengono la proprietà intellettuale.