Nintendo Of America voleva modificare Pikachu per renderlo più “attraente”: ecco come volevano fare

screenshot di detective pikachu con pikachu sorpreso
Nintendo Of America voleva modificare Pikachu per renderlo più "attraente": ecco come volevano fare (Player.it)

Il momento cruciale che ha portato al grande successo di Pokémon nel mondo è stato quando il franchise ideato da Satoshi Tajiri è riuscito a scavalcare i confini giapponesi per arrivare nel Nord America: questo è accaduto nel 1998, l’anno in cui Pokémon Rosso e Verde erano usciti già da due anni sul mercato nipponico e Game Freak stava già avviando i lavori per la creazione e pubblicizzazione della seconda coppia di titoli, ovvero Oro e Argento.

Il mercato occidentale è molto diverso da quello orientale, soprattutto nel campo dell’intrattenimento, ed è successo diverse volte che prodotti venissero modificati per risultare più appetibili per un mercato piuttosto che per un altro: per quanto riguarda Pokémon il capitolo c’è il caso del capitolo “Verde” che negli Stati Uniti ed Europa è stato trasformato in “Blu“, ma questa non doveva essere l’unica modifica per il franchise nel passaggio da Oriente a Occidente.

cover affiancate di pokemon verde e pokemon blu
Il passaggio di Pokémon da Oriente a Occidente (Player.it)

Leggendo una vecchia intervista fatta da Nintendo a Tsunekazu Ishihara, presidente di The Pokémon Company, e tradotta solamente di recente, scopriamo infatti che con l’arrivo nel marcato Occidentale c’era stata la richiesta espressa da parte di Nintendo of America di modificare profondamente il design dei Pokémon dato che, secondo il loro parere, erano fin troppo carini per il mercato americano che era abituato a mostri ben più spaventosi e grotteschi.

Pikachu poteva essere molto diverso da come lo conosciamo adesso

Secondo l’intervista, che è stata tradotta da diverse fonti, Nintendo of America non si capacitava del perché creature così carine potessero essere chiamate “mostri”: Pokémon, infatti, non è altro che la crasi tra le parole “Pocket” e “Monsters“, ovvero “mostri tascabili”; la filiale nordamericana della casa di Kyoto, dunque, avrebbe desiderato di mostri più muscolosi, possenti e spaventosi piuttosto che topini allegri come Pikachu.

Ishihara ha dichiarato nell’intervista che Nintendo of America aveva anche proposto dei design per la nuova versione di Pikachu (e di altre creature) che sarebbe dovuta sbarcare sul mercato americano ed era molto diversa da come la conosciamo adesso: il Pokémon più famoso del mondo, nonché mascotte del brand, sarebbe stata proposta dai disegnatori occidentali come una grossa tigre dal petto muscoloso.

Pikachu nell'anime
Pikachu poteva essere molto diverso da come lo conosciamo adesso (Player.it)

A dire la verità è stata fatta un po’ di confusione in merito a questa frase dato che nell’intervista originale viene utilizzata la parola “胸” che in giapponese può riferirsi sia ai pettorali che al seno femminile, dunque nel passaggio tortuoso dalla lingua nipponica a quella inglese si è parlato anche di “Pikachu con un grosso seno“, ma questa seconda versione viene ritenuta più un’ambiguità di traduzione che l’effettiva realtà dei fatti.