Secondo Yves Guillemot, CEO di Ubisoft, il flop di Star Wars Outlaws sarebbe dovuto a una perdita d’interesse generale per il brand.
Gli ultimi anni, per Ubisoft sono probabilmente stati i peggiori sin dalla sua nascita. I motivi sono tanti, anche se tutti riconducibili a una visione miope delle produzioni che hanno reso grande l’azienda negli anni. L’incapacità di ridare nuova linfa a grandi brand del passato, quella di non riuscire a creare nuove esperienze videoludiche coinvolgenti, unitamente a licenziamenti e flop vari, hanno portato Ubisoft sul lastrico.

In tanti ricorderanno alcuni progetti fallimentari, come Skull & Bones che, dopo anni di sviluppo, ha performato di molto sotto le aspettative; lo stesso Assassin’s Creed: Shadows che, sebbene abbia registrato discrete vendite, ha portato con sé una serie importante di polemiche. A ciò, si unisce la gestione di Yves Guillemot e le polemiche relative alla concessione di cariche amministrative al figlio, che già una volta era stato allontanato da uno studio succursale di Ubisoft, per decisioni ritenute offensive verso il movimento “Black Lives Matter” (ve ne abbiamo parlato qui).
Al centro di una nuova polemica, finiscono le dichiarazioni di Guillemot, sulle performance poco soddisfacenti di Star Wars Outlaws.
Star Wars Outlaws è andato male… per colpa del brand?
Il CEO di Ubisoft, Yves Guillemot, è tornato a parlare del flop di vendite che è stato Star Wars Outlaws. Le aspettative sul gioco erano tante, dato che per gli appassionati avrebbe rappresentato la possibilità di vivere l’universo di George Lucas, da un punto di vista diverso, dopo che gli ultimi anni erano stati dominati dalle iterazioni Soulslike Star Wars Jedi: Fallen Order e Survivor.
Dopo un mese dall’uscita però, il titolo di Ubisoft non sarebbe stato in grado di raggiungere nemmeno il milione di copie vendute. Numeri che fanno riflettere, soprattutto alla luce delle dimensioni economiche della produzione, tripla A a tutti gli effetti. A mettere un po’ in chiaro i motivi dietro a tale fallimento, ci ha pensato Yves Guillemot, con dichiarazioni che non hanno proprio messo d’accordo tutti ma che offrono una prospettiva interessante, su come sia stato vissuto il titolo dall’interno.

Secondo Guillemot, sebbene ci sia una parte di responsabilità imputabile a Ubisoft, una parte di colpa andrebbe imputata alla popolarità in calo del brand di Star Wars. Dice Guillemot:
“Per Star Wars Outlaws, non abbiamo raggiunto gli obiettivi di venditaIl gioco ha risentito di diversi fattori. In primo luogo, è stato pubblicato in un momento in cui il brand di appartenenza attraversava una fase turbolenta. […] Inoltre, il gioco presentava alcuni aspetti che necessitavano ancora di rifinitura, e anche se sono stati sistemati e corretti nelle prime settimane, ciò ha comunque inciso sui volumi di vendita. Abbiamo migliorato notevolmente il gioco tramite interventi di troubleshooting e debugging, e quando verrà pubblicato sulle console di nuova generazione, come Switch 2, sarà una versione completamente rinnovata“
Un colpo al secchio e uno alla botte dunque, con Guillemot che ammette una parte di colpe riconducibili all’azienda e allo sviluppo del titolo in sé, solo dopo aver precisato l’importanza che ha avuto il “periodo turbolento” di Star Wars. L’affermazione è comunque parecchio discutibile: al netto di una qualità altalenante, la nuova trilogia cinematografica ha avuto come incassi incredibili, riuscendo quasi sempre a superare il miliardo di dollari.
