Guardando la classifica delle console più vendute dell’intera storia dei videogiochi è possibile notare che salda al primo posto da ormai diversi c’è sempre la stessa piattaforma: stiamo parlando chiaramente di PlayStation 2, il celebre monolite lanciato da Sony nel 2000 e che, nel periodo in cui era presente sul mercato, ha totalizzato la bellezza di 160,63 milioni di unità vendute sbaragliando la concorrenza dell’epoca e anche quella futura.
PlayStation 2 era sicuramente una console che ti proiettava nel futuro, con il primo grande approccio a titoli totalmente in 3D e con serie videoludiche che sono capisaldi della storia di questo media come Final Fantasy, Grand Theft Auto, Kingdom Hearts, Dragon Quest, God of War e molte altre ancora; per raggiungere questi risultati, però, Sony ha dovuto faticare parecchio per superare la competizione di quel periodo.

Nonostante il grande successo della prima PlayStation, Sony non ebbe vita facile con il lancio di PlayStation 2, ma nonostante questo il colosso giapponese è riuscita a spingersi oltre i suoi limiti anche e soprattutto grazie alla concorrenza degli altri hardware sul mercato, in particolare il Dreamcast di SEGA che è stata propria la console che ha spronato Sony a rendere la PS2 un hardware molto potente.
PlayStation 2 ha avuto grande successo anche grazie a… SEGA
Il Dreamcast è stata l’ultima home console di SEGA che da lì a poco avrebbe lasciato completamente questa fetta del mercato hardware: si è trattata di una console particolarmente sfortunata, lanciata nel 1998 e tolta dal mercato solamente 3 anni più tardi; nonostante questo e nonostante le vendite molto basse, è comunque ricordata con grande affetto dai videogiocatori e talvolta considerata la console più bella di sempre per le sue caratteristiche uniche.
All’arrivo di PlayStation 2 già non c’era più nulla da fare per Dreamcast, ma nonostante questo Sony la prese comunque come punto di riferimento per progettare PS2: Peter Moore, ex presidente di SEGA, ha infatti di recente dichiarato che la potenza di calcolo di PlayStation 2 è stata resa così efficiente proprio perché Sony era quasi tormentata dallo spettro di Dreamcast, che da lì a poco sarebbe stata dismessa definitivamente.

A proposito di hardware d’epoca che non esistono più, negli ultimi anni è partita una nuova tendenza che ha l’obiettivo di riportare in vita console retrò ai giorni nostri in chiave moderna: l’ultimo della lista è stato il Commodore 64 che dopo praticamente 40 anni è stato lanciato sul mercato in una versione migliorata e più adatta ai nostri tempi.
