L’iniziativa Stop Killing Games, conosciuta anche come Stop Destroying Videogames, ha riscosso un enorme successo: la petizione è stata registrata il 19 giugno 2024 sul portale dell’Unione Europea con l’obiettivo di raggiungere un milione di firme entro il 31 luglio di quest’anno, ma questo traguardo è stato tagliato e superato ampiamente lo scorso 3 luglio dunque molto prima del previsto.
Per chi non conoscesse di quale iniziativa si sta parlando vi invitiamo a leggere l’articolo nel quale ne parliamo nel dettaglio con tutte le istruzioni su come partecipare, ma in ogni caso ecco un breve sunto della questione: Stop Destroying Videogames è una petizione che è stata lanciata con l’intento di non permettere più alle aziende videoludiche di rendere inaccessibili i giochi acquistati regolarmente dagli utenti, soprattutto nel caso dei titoli always online e live service.

Grazie al raggiungimento del milione di firme, l’iniziativa verrà presa in considerazione e discussa presso il Parlamento Europeo, ma a quanto pare c’è molto di più rispetto a quanto appena detto: Stop Destroying Videogames ha ottenuto consensi in tutto il mondo e di recente è stato scoperto che l’iniziativa ha anche un sostenitore illustre ovvero il vicepresidente dell’Unione Europea Nicolae Ștefănuță.
Il vento sta cambiando: Stop Killing Games sostenuta anche dal vicepresidente dell’UE
Nicolae Ștefănuță, politico originario della Romania e uno dei vicepresidenti dell’Unione Europea, ha infatti condiviso una storia attraverso il suo profilo personale Instagram nel quale ha dichiarato il suo pieno sostegno all’iniziativa Stop Destroying Videogames; Ștefănuță ha scritto: “Sono solidale con le persone che hanno avviato questa iniziativa popolare. Ho firmato e continuerò ad aiutarle. Una volta venduto, un gioco appartiene al cliente, non all’azienda“.
Si tratta di una notizia molto positiva per chi sostiene l’iniziativa dato che Nicolae Ștefănuță potrebbe avere grande voce in capitolo per rendere la richiesta di Stop Killing Games finalmente realtà; con il raggiungimento di oltre un milione di firme la petizione verrà discussa al Parlamento Europeo e, qualora venisse accettata, potrebbe portare a una svolta storica nell’ambito dell’industria dei videogiochi.
"I stand with the people who started this citizen initiative. I signed and will continue to help them. A game, once sold, belongs to the customer, not the company."
Thank you @nicustefanuta !https://t.co/Bh4KKIqN8j https://t.co/8gHEaMfsxa pic.twitter.com/crM7xb6cgC — Stop Killing Games Official (@StopKilingGames) July 12, 2025
D’altro canto bisognerà comprendere quale sarà la soluzione adottata da publisher e software house, i quali hanno già dichiarato che mantenere i server aperti e sostenere titoli per sempre è molto costoso; saremo tutti curiosi di scoprire se verrà data la possibilità ai giocatori di avere dei server privati oppure verrà adottata una soluzione totalmente differente.
