Rivoluzione VR, nasce il dispositivo per sentire i sapori in gioco

Donna lecca schermo per sentire i sapori della TV

Un ulteriore passo avanti nella realtà virtuale applicata ai videogiochi, è stato compiuto: arriva il dispositivo che permette di sentire i sapori dei cibi del gioco!

La realtà virtuale e la realtà aumentata, sono due sfaccettature del mondo videoludico, che nonostante continuino a destare estremo interesse in tantissimi appassionati, faticano ancora a prendere piede e a venire considerate due tecnologie su cui investire in modo attivo. Il motivo è legato ad alcuni limiti tecnici, nonché a conseguenti scogli economici che il consumatore finale si ritrova ad affrontare, per approcciarsi a questo mondo.

monster hunter cibo
Ha tutto un buon aspetto… e ora anche un buon sapore

Questo però, non significa certamente che la ricerca a riguardo, si sia fermata e anzi, sono tantissime le novità che ciclicamente arrivano sul mercato, offrendo sempre nuove possibilità ai videogiocatori. Solo qualche tempo fa, un gruppo di ricerca della Stockholm University aveva dato vita al un dispositivo chiamato “olfactometer” che, com’è intuibile, riproduceva gli odori che venivano fuori direttamente dal gioco VR che si stava utilizzando in quel momento. Tecnologia che utilizza anche Gamescent, un dispositivo attualmente in commercio.

Adesso però, pare che un ulteriore passo avanti sia stato compiuto.

Buono, sto videogioco

Quante volte giocando a un videogioco, ritrovandovi davanti un bel piatto cucinato o una bella bistecca arrostita in mezzo al bosco, vi siete ritrovati ad avere l’acquolina in bocca e a immaginare quanto sarebbe stato bello poter addentare quei pixel a schermo? Beh, un team della Ohio State University, partendo da questo concetto, ha dato vita a una vera rivoluzione per quanto riguarda la VR.

Ed ecco così, che nasce e-Taste, un sistema che riesce a replicare il gusto reale del cibo e delle bevande che vediamo a schermo, riuscendo a farlo assaporare direttamente a persone sparse per tutto il globo. Viene ovviamente da chiedersi, come sia possibile, dato che non si tratta sicuramente del primo esperimento del genere, anche se per certo, è il primo che funziona a dovere.

e-Taste
arriva e-Taste

Il processo in realtà, è abbastanza semplice e intuitivo: e-Taste è composto da due parti, un “assaggiatore” e un ricevitore. Il sensore assaggiatore ha all’interno, una sorta di particolare cerotto, in grado di scovare e individuare le principale molecole responsabili per le cinque varietà di gusto: amaro, salato, aspro, dolce e umami, concentrandosi sull’individuazione di glucosio e glutammato.

Il sensore ricevitore invece, è composto da un cerottino da applicare sulla lingua e una pompa collegata a un tubo di soluzione liquida. Questo viene stimolato elettricamente e il liquido passa attraverso uno speciale a base di gel, direttamente sulla lingua della persona, permettendo a quest’ultima di assaporare il gusto nella maniera più simile possibile alla realtà.

I test eseguiti, hanno portato degli ottimi risultati, con un’individuazione di diversi gradi di asprezza da parte dei partecipanti, con un livello d’accuratezza del 70%. Secondo Jinghua Li, memebro del team e co autore del paper illustrativo, si tratterebbe di un passo importante per diventare una “piccola parte del metaverso”.