Assassin’s Creed Shadows potrebbe avere qualcosa di rivoluzionario rispetto agli altri capitolo della saga.
Non è trascorso neppure un mese dall’inizio del 2025, ma sicuramente Ubisoft può essere già considerata la software house videoludica più chiacchierata dell’anno: il motivo di tutto ciò è da ricercare soprattutto nella gestione della campagna marketing del nuovo Assassin’s Creed Shadows che non sembra proprio trovare pace.
L’inedito capitolo della saga degli assassini doveva essere il punto di svolta del 2024 di Ubisoft che, come sappiamo, ha centrato diversi buchi nell’acqua nell’ultimo periodo, ma alla fine l’uscita del gioco, programmata inizialmente per novembre scorso, è stata rimandata al 14 febbraio 2025 con la speranza di essere uno dei giochi maggiormente al centro dell’attenzione di questo nuovo anno, ma come raccontato all’interno di quest’altra notizia, il gioco è stato rimandato ancora una volta.

La nuova data d’uscita per Assassin’s Creed Shadows è ora fissata per il 20 marzo 2025 e a quanto pare questa potrebbe essere davvero la volta buona: Ubisoft ha infatti condiviso nuove informazioni sul gioco attraverso il suo blog sottolineando anche un aspetto peculiare che funge da punto di rottura con i precedenti capitoli della storica saga.
Assassin’s Creed Shadows sarà meno guidato: Ubisoft svela dettagli sull’esplorazione
Charles Benoit, game director del nuovo capitolo di Assassin’s Creed ambientato in epoca Giappone feudale, ha infatti condiviso attraverso il blog alcune informazioni interessanti per quanto riguarda il gameplay del gioco e, soprattutto, dal punto di vista dell’esplorazione: secondo quanto riportato, infatti, pare che Assassin’s Creed Shadows abbia un’esplorazione meno guidata rispetto ai capitoli precedenti della saga.
In controtendenza rispetto ai precedenti capitoli della saga, che sono stati spesso tacciati di avere un’esplorazione fin troppo guidata, il nuovo Assassin’s Creed Shadows cercherà di premiare i giocatori più attenti ai dettagli: stando alle parole di Benoit, infatti, la mappa non avrà segnalini o punti d’interesse di sorta, ma i giocatori saranno spronati a raccogliere informazioni dai dialoghi degli NPC e dall’ambiente per scoprire dove andare.
Un nuovo approccio all’open world, dunque, per quanto riguarda la saga di Assassin’s Creed che si avvicina molto di più al concetto di esplorazione dei titoli a mondo aperto ricchi di lore, come ad esempio Elden Ring, dove appunto l’esplorazione dei giocatori è lasciata ai dialoghi e alla narrazione ambientale; discostandosi invece da diversi videogiochi open world pubblicati negli ultimi anni che hanno sempre avuto un approccio maggiormente guidato con gli sviluppatori che quasi “accompagnavano per mano” i giocatori nel corso dell’esplorazione della mappa.