Nuova classificazione PEGI per il gioco indie del momento: lo sviluppatore non ci sta e lancia una polemica sui social.
Gli appassionati di videogiochi hanno sicuramente sentito parlare almeno una volta di PEGI: si tratta del metodo di classificazione dei prodotti videoludici sul territorio europeo in base all’età minima che si deve avere per poter acquistare e usufruire dei contenuti di quel prodotto. In particolare, secondo la classificazione PEGI, i videogiochi vengono divisi in cinque categorie d’età: 3 anni, 7 anni, 12 anni, 16 anni e 18 anni.
La classificazione PEGI viene stabilità prima della distribuzione effettiva di un gioco, ma può essere modificata anche in corso d’opera quando il titolo è già uscito: è ciò che è successo proprio di recente al videogioco indie del momento che al momento della pubblicazione era stato classificato nella categoria PEGI più bassa, ovvero quella dei 3 anni in su, e che invece dopo qualche mese dal rilascio ufficiale questa stessa classificazione è stata ritrattata e il gioco è diventato ufficialmente PEGI 18.
L’indie del momento in questione è chiaramente Balatro, premiato come miglior indie, miglior indie al debutto e miglior gioco mobile nella recente edizione dei Game Awards e che addirittura era riuscito a strappare una nomination come Game of the Year 2024, poi conquistato da Astro Bot; un successo strepitoso per il titolo di LocalThunk che però di recente ha lanciato una polemica sul web proprio in virtù di questo improvviso cambio di classificazione PEGI.
Balatro passa da PEGI 3 a PEGI 18 scatenando l’ira dello sviluppatore
Il cambio di classificazione PEGI in corso d’opera, come detto, è qualcosa che è già capitato in passato nel mondo dei videogiochi, ma è un evento più unico che raro vedere un titolo passare dalla categoria più bassa, ovvero PEGI 3, a quella più alta, ovvero PEGI 18: Balatro, in pochi mesi, è passato da essere un gioco adatto a tutti anche ai più piccoli a un titolo vietato anche ai minori e questo ha causato le proteste da parte di LocalThunk.
Il cambio di classificazione non è stato spiegato in maniera chiara, ma tutto fa pensare che il PEGI 18 sia stato assegnato perché Balatro si basa sul gioco del Poker, o quantomeno, utilizza le carte da Poker per costruire il suo gameplay da roguelike: questo ha portato l’ente che si occupa della classificazione a categorizzarlo come PEGI 18 dato che in questa categoria rientrano tutti quei giochi che in qualche modo presentano meccaniche da gioco d’azzardo.
LocalThunk, nel polemizzare nei confronti di questa nuova classificazione, ha sottolineato come giochi come EA Sports FC 25 siano classificati PEGI 3 nonostante abbiano al loro interno davvero delle meccaniche di gambling come le loot box, i pacchetti e in generale sistemi di microtransazioni che permettono agli utenti di spendere soldi reali per acquistare oggetti dei quali non si conosce il contenuto e quindi effettivamente gioco d’azzardo.