Tanto fumo per niente: vi risparmiamo 30 minuti di conferenza

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L’inizio di febbraio per Xbox e Microsoft è stato parecchio movimentato, a causa di alcune voci circolate in rete circa una possibile svolta multi-piattaforma da parte della compagnia americana: ciò è stato confermato con una piccola conferenza da parte di Xbox che si è tenuta il 15 febbraio alle ore 21:00 su YouTube (e sulle principali applicazioni dedicate ai podcast). Al suo interno hanno partecipato i tre volti principali di di tutto l’ecosistema videoludico di Xbox: ovvero Sarah Bond, Matt Booty e anche Phil Spencer che proprio nel corso di questa settimana si è anche espresso sul futuro della console Xbox in un meeting interno all’azienda.

La svolta di Xbox

La mini conferenza che si è tenuta il 15 febbraio alle ore 21:00

Come già accennato nel paragrafo introduttivo, Phil Spencer ha rilasciato una dichiarazione, riguardante la produzione futura delle console Xbox in quanto si è diffusa la paura di una possibile cessazione nella produzione di queste ultime (dopo il polverone sollevatosi nelle ultime settimane). Infatti Spencer ha detto quanto segue:

“Stiamo ascoltando e vi sentiamo. Abbiamo pianificato un evento con cui aggiornarvi la prossima settimana, con l’intento di condividere più dettagli sulla nostra visione del futuro di Xbox. Rimanete sintonizzati”

Non a caso martedì si è tenuto un meeting nell’azienda, con i vari dipendenti. Al suo interno Spencer ha affermato che né Xbox Game Studios né Microsoft hanno intenzione di cessare la produzione di Xbox, affermando anche come questa console sia il collante dell’azienda assieme ad altri prodotti.

Tutto ciò è stato coadiuvato dalla breve conferenza tenutasi il 15 febbraio. Al suo interno è stata ribadita l’importantza della console Xbox e di come questa sia un perno nel mondo videoludico di Microsoft e inoltre è stato anche ribadito che il Game Pass non approderà su altre piattaforme. Dopodiché è stato anche affermato, in via definitiva, che alcune esclusive degli Xbox Game Studios, nello specifico quattro: durante la conferenza non sono state specificate quali diventeranno multi-piattaforma, ma molto probabilmente si tratta di titoli vecchi e non recentissimi (quindi Starfield e il futuro Indiana Jones sono da escludere). Alcuni utenti hanno provato a fare delle ipotesi e tra i giochi più gettonati ci sono stati Sea of Thieves, Pentiment, Hi-Fi Rush e Grounded: per avere maggiori informazioni sull’argomento, bisognerà aspettare giugno in quanto verranno definiti con maggiore chiarezza i titoli coinvolti in questa svolta multi-piattaforma.

Xbox è in crisi?

Questa svolta multi-piattaforma – almeno per alcuni suoi titoli – da parte di Microsoft e degli Xbox Game Studios è da intendersi come una fase di crisi dell’ecosistema Xbox? È davvero così? È un dato di fatto che Microsoft paghi dazio per non aver supportato in maniera adeguata Xbox One, che è stata letteralmente annichilita da PS4 e dalle sue esclusive, per quanto ci sia stata una ripresa con l’arrivo del Game Pass – che al momento conta 34 milioni di iscritti – che si rivelò una vera e propria manna dal cielo per la console americana.

In ogni caso, Sony con PS4 e le sue esclusive poté guadagnare un gran numero di videogiocatori e affermandosi come uno dei colossi del mondo videoludico assieme a Nintendo, lasciando Microsoft e Xbox come ultima ruota del carro. Ciononostante Sony si è pesantemente adagiata sugli allori e la casa di Redmond ha saputo sapientemente recuperare terreno, anzi addirittura espandendosi in altri lidi grazi al Game Pass che al momento è il suo fiore all’occhiello e che è diventato il punto di forza con cui riportare in auge il brand Xbox (aspetto, nuovamente coadiuvato, dalla recente conferenza).

Non a caso Microsoft non punta solo a vendere Xbox Series X e S, ma mira più in generale a creare un ecosistema che comprenda al suo interno Xbox One, Xbox Series X|S e anche PC visto che il Game Pass è disponibile per tutte queste piattaforme. Inoltre vuole anche puntare sul videogiocare tramite l’uso del cloud, aspetto coadiuvato da alcune mail aziendali trapelate in rete nei mesi precedenti dove alcuni dipendenti di Microsoft hanno affermato di essere molto più avanti di Sony in questo frangente.

Quindi, si può parlare di una crisi di Xbox? No, non ci sono i presupposti per farlo. È innegabile che Sony venda molto di più di Microsoft a livello console, ma la compagnia americana ha tutte le carte in tavola per ribaltare gli equilibri. Il fatto che alcune sue esclusive diventeranno in via ufficiale è positivo, poiché permetterebbe a molti videogiocatori di conoscere gli Xbox Game Studios e quindi di avvicinarsi al mondo Xbox in generale (dunque comprando anche una Series X o S). Ovviamente solo il tempo potrà dirci se quanto detto sarà realtà o meno e se questa strategia adottata sarà efficace.