Ex dipendenti di Activision confermano: Bobby Kotick ha voluto realmente che i giochi fossero peggiori

bobby kotick è un diavolo

Call of Duty è da sempre una delle serie di punta di Activision e che ha permesso alla compagnia americana – e alle sue compagnie secondarie, come Treyarch, Sledgehammer Games e Infinity Ward – di essere conosciuta pressoché in tutto il mondo, oltre ad avergli permesso di diventare uno dei colossi del mondo dei videogiochi (attualmente sotto il controllo di Microsoft, assieme a Blizzard e King). Nel corso del tempo questa serie è cambiata pesantemente nel corso del tempo, ma non sempre in positivo poiché alcuni COD – e non solo questo titolo – non sono stati all’altezza delle aspettative e ciò, stando a quanto detto da alcuni sviluppatori che hanno partecipato al loro sviluppo, è da attribuire a Bobby Kotick.

Una vera e propria rovina

A seguito dell’acquisizione di Activision da parte di Microsoft, Bobby Kotick non è più il dirigente della compagnia. Questo cambiamento, oltre a portare una vera e propria ventata di aria fresca, ha anche permesso di scoprire alcuni retroscena su questa figura, non del tutto positivi.

Infatti alcune persone che hanno lavorato a Call of Duty hanno affermato che se la serie è peggiorata nel corso degli anni, la colpa è proprio sua. Tra le persone che si sono espresse sull’argomento, abbiamo Christina Pollock – programmatrice presso Demonware – che ha detto quanto segue su X (Twitter):

“Ho lavorato per due anni come programmatrice presso Demonware e le decisioni di Bobby Kotick hanno reso i nostri giochi peggiori. Nel mio primo mese, si è scoperto che aveva minacciato di uccidere un dipendente. Nella riunione generale che seguì, nessuno volle parlare per primo. Quindi chiesi il suo licenziamento davanti a tutti. Demonware mi ha protetta, [n.d.r ma sono consapevole che altri studi non lo avrebbero fatto]”

Ma non finisce qui, in quanto ha detto anche che adottare questa tipologia di atteggiamenti è fondamentale per segnalare condotte scorrette sul posto di lavoro:

“Se fossi stata licenziata, avrei avuto diverse altre aziende per cui lavorare, ma questo è il motivo per il quale spetta allo staff senior puntare i piedi. I junior non si sentiranno sicuri nel farlo finché i loro leader non lo faranno per primi. Forse non abbiamo sindacati, ma abbiamo potere se lavoriamo insieme. […] Scrivi quello che hai detto. Tieni appunti nel caso in cui le risorse umane ti contattino. Registrati mentre lo dici durante la riunione, se puoi, in modo da avere la prova esatta di quello che è successo.”

tracer overwatch 2

Sempre su Kotick si è anche espresso il community manager Andy Belford che ha detto come le sue scelte abbiano fiaccato il morale di molti di coloro che hanno lavorato ai titoli di Activision-Blizzard e di come a pagarne le conseguenze siano stati coloro che vengono pagati meno e oberati di lavoro:

“Rompo il mio silenzio per condividere un fatto: quando abbiamo pianificato il lancio di Overwatch 2 su Steam, il mio team ha avvertito (con mesi di anticipo) che saremmo stati bombardati da giudizi. Abbiamo implorato maggiori informazioni, maggiori dettagli e più risorse per aiutarci con l’afflusso previsto, ma tutto è stato categoricamente negato. La moderazione su Steam è stata imposta al community team – che non dovrebbe avere questa funzione all’interno di Blizzard – nonostante il mio rifiuto di voler esporre i membri del mio team a quel livello di contenuti e post tossici. Alla domanda su chi abbia deciso di lanciarlo su Steam senza ulteriore aiuto [ci è stato detto questo nome]: Bobby. Questo è solo un esempio della cultura che Kotick ha coltivato in AB: la merda scorreva a valle, di solito finendo sugli individui meno pagati e più oberati di lavoro. Il management era troppo impegnato a reagire a direzioni estremamente vacillanti e a decisioni prive di senso”

Si spera che le cose cambieranno in positivo, grazie alla guida di Microsoft visto che nel corso degli anni Activision-Blizzard è quasi sempre stata al centro di diversi scandali con quello più grave riguardante le accuse di molestie sessuali avvenute al suo interno.