Potete dire addio a Steam se non avete aggiornato Windows ad una versione più recente

windows 7

Dopo averlo annunciato a metà 2023 alla fine è successo: Valve ha ufficialmente reso impossibile l’utilizzo di Steam su computer con sistemi operativi Windows 7, 8 e 8.1 costringendo i videogiocatori con ancora quelle piattaforme ad effettuare aggiornamenti.

Il mercato dei videogiochi su computer appoggia gran parte delle sue spalle su una piattaforma ben specifico: Steam. Non avere contezza di questa cosa, nonostante abbiamo visto in un recente speciale di come ci siano anche tanti altri modi di giocare su PC, significa non riuscire a comprendere realmente la natura delle cose.

Di fatto l’applicazione realizzata da Valve, il marketplace a cui ciclicamente diamo soldi durante gli sconti arricchendo il non pingue Gabe Newell, è il punto d’incontro per decine di milioni di giocatori (recentemente la piattaforma ha infatti fatto registrare l’interessante record dei 33 milioni di utenti connessi contemporaneamente).

Il 2024 però ha portato con sé degli obbligatori passi in avanti dal punto di vista tecnologico che, alla fine dei conti, taglieranno fuori qualcuno. Se nel mondo in generale l’idea è che l’intelligenza artificiale finirà per tagliare posti di lavoro e rovinare le vite di migliaia di lavoratori, specie in ambito creativo, oggi i tagli di cui parliamo riguardano la userbase di Steam.

L’aggiornamento più recente della piattaforma, infatti, taglia fuori il supporto per alcune vecchie versioni del sistema operativo Windows andando a toccare circa il 2% della userbase complessiva; considerando che è legittimo pensare che Steam abbia un 100 milioni di utenti al mese parliamo di milioni e milioni di persone.

Valve saluta le vecchie versioni di Windows

windows 7 interfaccia
Ahh che nostalgia

Mettiamo da parte gli allarmismi e iniziamo semplicemente a parlare di dati. Se avete Windows 7, Windows 8 o Windows 8.1 (quindi avete un computer fermo con gli aggiornamenti al 2012 per intenderci) abbiamo una brutta notizia per voi. Di certo questa modifica andrà ad assottigliare ulteriormente il quantitativo di persone che ancora oggi utilizzano tali sistemi operativi, obbligando gli appassionati videogiocatori a fare dei passi in avanti dal punto di vista informatico.

L’annuncio è stato fatto da Valve con un post nella sezione delle linee guida di Steam:

“Partendo dal 1 Gennaio 2024, Steam smetterà ufficialmente di supportare i sistemi operativi Windows 7, Windows 8 e Windows 8.1; dopo tale data il client di Steam smetterà di funzionare su queste funzioni di Windows. Per poter eseguire nuovamente Steam o un qualsiasi prodotto acquistato tramite Steam sarà necessario effettuare l’aggiornamento a una più recente versione del sistema operativo.

Perché è stato necessario fare questo cambio?

steam interfaccia vecchia
Momento vera nostalgia: la vecchia interfaccia di Steam

Secondo le informazioni presenti all’interno delle linee guida lo stop al supporto è legato a doppio filo alla fine del supporto del motore di Chrome per le medesime versioni del sistema operativo; questo perché Steam non è altro che un interfaccia che si appoggia in maniera importante a internet per funzionare (le informazioni relative al negozio di Steam non sono visualizzabili senza rete) e senza il supporto di Chrome il client non riesce semplicemente a funzionare.

A questo dettaglio Valve ha voluto aggiungere altre informazioni: le versioni più recenti di Steam per poter funzionare hanno bisogno di caratteristiche che sono state introdotte all’interno di Windows da Microsoft unicamente a partire dalla versione 10 del sistema operativo; pertanto tale decisione non poteva più essere rimandata al futuro.

Fortunatamente il passaggio ad almeno Windows 10 è abbastanza indolore; il penultimo sistema operativo di Microsoft non ha requisiti particolari da rispettare per procedere all’installazione e anzi, rappresenta ancora oggi una buona maniera per potersi godere un’esperienza PC degna di questo nome. Windows 11, invece, è compatibile soltanto con componenti “recenti” ed ha il tanto chiacchierato requisito del TPM da rispettare, che impone all’utenza l’avere una scheda madre dotata di un particolare chip per la sicurezza informatica.

L’unico “client” che sembra bypassare direttamente questo genere di problematiche di compatibilità con i sistemi operativi è GOG; esso nella sua versione “Galaxy” è disponibile soltanto per computer con SO Windows 8 o superiore ma ciò è facilmente aggirabile. Il sito di GOG, infatti, permette di scaricare direttamente da browser gli eseguibili dei videogiochi che si acquistano a prescindere dal sistema operativo che si sta utilizzando! Chiaramente le disponibilità di videogiochi sulle due piattaforme sono ampiamente diverse ma non si può volere tutto dalla vita, giusto?