La class-action contro CD Project RED per il lancio disastroso di Cyberpunk 2077 si è conclusa

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Cyberpunk 2077 è stato senza ombra di dubbio il gioco più discusso degli ultimi anni, purtroppo non sempre in maniera positiva: infatti quando il gioco venne immesso nel mercato nel 2020, esso aveva dei gravi problemi che lo hanno reso in certi casi ingiocabile, per non parlare poi del fatto che il gioco non fosse come effettivamente promesso dalla compagnia per certi elementi, come Night City che si è rivelata completamente diversa rispetto a quanto promesso e l’assenza del multigiocatore. Appunto per questo, ciò portò a non poche problematiche a CD Project RED che vide la nascita di una class-action contro di lei, la quale è finalmente giunta al termine.

Cyberpunk 2077: un inizio tragico e un finale lieto

Nonostante il lancio disastroso del 2020, Cyberpunk 2077 è stato in grado di recuperare la fiducia di tanti videogiocatori e di diventare a tutti gli effetti il gran gioco che doveva essere fin dall’inizio. Il suo successo e rinascita, inoltre, è stato anche garantito dalla serie TV in stile anime chiamata “Cyberpunk: Edgerunners” prodotta dallo studio Trigger: essa ha funto da prequel ed era appunto ambientata un anno prima dagli eventi presenti nel gioco. A garantire questo enorme successo ci hanno pensato anche alcuni dei personaggi presenti, prima su tutti Rebecca.

I costanti aggiornamenti che hanno stabilizzato il gioco e l’uscita di questa serie TV hanno favorito la rinascita di Cyberpunk 2077, ma a rincarare ulteriormente la dose ci ha pensato anche il DLC chiamato “Phantom Liberty” uscito il 21 settembre di quest’anno. Insomma, come una fenice il gioco di CD Project RED è rinato dalle sue ceneri e a riguardo potete trovare il nostro speciale dedicato scritto dal buon Pietro Falzone, raggiungibile dal seguente link diretto.

La class-action è contro CD Project RED si è conclusa

Questa lunga tiritera è partita il 24 dicembre del 2020 ed è stata fatta partire in primis da parte degli investitori di CD Project RED. Ebbene dopo anni di tira e molla, questa causa si è finalmente conclusa in quanto la compagnia polacca ha definitivamente pagato 1,85 milioni di dollari dopo un lungo patteggiamento. Pertanto potremmo definire come redento a tutti gli effetti Cyberpunk 2077 e si spera allo stesso tempo che questa situazione sia d’esempio all’interno del mercato e del mondo dei videogiochi in generale.

Se si è arrivati a questa situazione, ciò è da attribuire all’idea malsana di dover lanciare il prima possibile un gioco, anche se questo non è concretamente pronto per un immissione nel mercato. Ciò, secondo il mio modesto parere, è anche in parte da attribuire alla cultura dell’hype, che oramai da anni aleggia sempre dietro a nuovi videogiochi che vengono pubblicati e che nella stragrande maggioranza dei casi è negativa siccome crea tutte una serie di aspettative che se non vengono soddisfatte portano il gioco a soccombere e a mettere in difficoltà le aziende stesse (che hanno così le mani legate, in quanto devono soddisfare quest aspettative esagerate a priori).

In conclusione, nel caso in cui non abbiate ancora giocato a Cyberpunk 2077 e vogliate recuperarlo, potete trovarlo a un prezzo scontato su Amazon per PlayStation e Xbox.


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