Il modo più assurdo di giocare a Baldur’s Gate 3? Un’intera run lanciando monete

baldurs gate 3 giocato lanciando una moneta

L’assurdo esperimento è stato condotto da un giornalista di PC Gamer che ha ottenuto una run decisamente sui generis!

Forse è vero che Baldur’s Gate 3 non è in grado di trasporre al 100% le regole di D&D nel mondo videoludico, ma è senz’altro vero che le possibilità di approccio all’ultimo capolavoro di Larian sia pressoché infinito. Con la moltitudine di classi, razze e magie tra cui è possibile scegliere per plasmare il proprio party, nonché il profluvio di scelte morali e concrete che è possibile intraprendere nel corso del gioco, ognuna foriera di conseguenza più o meno grandi sullo sviluppo della narrazione, è quasi impossibile vivere due run identiche tra loro, e questo senso di libertà assoluta è il maggior risultato ottenuto dallo studio belga, nonché la miglior approssimazione possibile dello scopo ultimo dei giochi di ruolo pen-and-paper.

Tuttavia una pratica sempre esistita nel mondo dei videogiochi è quella di giocare col sistema stesso, trovano metodi di interazione alternativi a quelli pensati dagli stessi designer, dando vita ad esperienze decisamente particolari. Che sia uno speedrunner che sfrutta i glitch di gioco per realizzare un record mondiale, o un amante delle sfide che si auto-impone delle regole punitive per vivere l’esperienza più hardcore possibile, di metodologie alternative di fruizione videoludica ne abbiamo viste parecchie nel corso degli anni. Una recente follia ha riguardato proprio Baldur’s Gate 3, di cui è stata effettuata una run molto particolare, a colpi di… lanci di monetina!

Le regole le faccio io

Una fanart di BG 3. Perché non giocare seguendo le proprie regole?
Una fanart di BG 3. Perché non giocare seguendo le proprie regole?

Harvey Randall, redattore di PC Gamer, ha pensato bene di introdurre un elemento di casualità nella sua partita a Baldur’s Gate 3, lasciando al caso (o al destino, dipende dai punti di vista) la soluzione delle scelte morali del gioco. Randall, comunque , si è dato delle regole ben precise riguardo se e quando ricorrere al lancio di una moneta per determinare l’esito di una scelta. Innanzitutto va specificato che il redattore ha optato adottare questa tipologia di gioco solo per le azioni riguardanti la Dark Urge, il cui senso di aleatorietà ben si presta, anche a livello di metagaming, con una scelta casuale determinata dal lancio di una moneta.

In una Dark Urge Run, infatti, si è sovente chiamati ad una lotta interiore tra il cedere agli impulsi più repellenti e sanguinari e cercare di contrastarli. È proprio questo tipo di decisioni che Randall ha deciso di affidare al caso, lanciato di volta in volta una monetina e decidendo quale azione intraprendere a seconda del verso di caduta della stessa. Ecco le regole che si è autoimposto:

  • Ogni volta che gli è stata posta l’opzione di attaccare, intimidire o dar sfogo alla Dark Urge, ha tirato una moneta.
  • Testa equivaleva ad una soluzione pacifica, croce allo scatenamento della follia sanguinaria.
  • Una volta intrapresa una strada, Randall non tornava indietro anche qualora iv fosse stata l’occasione.
  • Una volta terminata l’azione e visto l’esito della stessa, tornava ad agire liberamente e giocare di ruolo, facendo i conti con le conseguenze delle sue azioni.

Ovviamente una premessa chiave di questo tipo di run è la decisione di non correggere o tornare indietro a modificare un’azione anche qualora le conseguenze non fossero state di suo gradimento. In generale, il giocatore di ruolo puro impara ad accettare un certo esito anche quando sfavorevole al proprio personaggio o non in linea con le aspettative, lasciando la storia libera di brillare di luce propria senza voler a tutti costi plasmare glie venti secondo la sua volontà. Non c’è niente di male, ovviamente, ad adottare l’approccio opposto, e dunque a ricaricare la partita qualora un particolare risultato non ci piaccia. Sicuramente l’abbiamo fatto tutti almeno una volta nella nostra carriera di gamer, si tratta semplicemente di differenti approcci al medium, che possono anche variare da gioco a gioco o da partita a partita. nel caso della partita di Randall, per dare senso all’aleatorietà della moneta era indispensabile non ridiscutere mai le scelte compiute, e così ha fatto. Il risultato della prova è stata una run decisamente particolare.

Una moneta per decidere tutto

In una run di BG 3 nessuno è al sicuro, nemmeno i propri compagni di squadra!
In una run di BG 3 nessuno è al sicuro, nemmeno i propri compagni di squadra!

La prima opportunità di ricorrere a questo impianto ludico si è presentata fin dall’inizio della run di Randall, nella fase di tutorial che avviene a bordo della nave dei Mind Flayer. Riguardava il rilascio o meno dell’Intellect Devourer, la creatura incistata nella testa di Myrnath, che un lancio di moneta ha deciso di liberare… per poi attaccarlo subito dopo! Comportamenti schizoidi di questo tipo non sono stati infrequenti nella run di Randall, con sommo divertimento di quest’ultimo:

Molto spesso, davanti ad una scelta, lanciavo una moneta e ne seguivo l’esito. Poi se ne presentava un’altra, e le mie azioni mi portavano verso lo spettro opposto, contraddicendo le mie scelte precedenti. (…) Purtroppo, quando ho incontrato Gale al sigillo di teletrasporto, un lancio di moneta mi ha imposto di tagliarle la mano. Scusa, Gale.

Randall racconta che il vero divertimento è iniziato solo a gioco inoltrato, una volta raggiunto l’accampamento druidico. La piccola tiefling torchiata per il furto di un idolo non è stata risparmiata dalla Dark Urge: il redattore l’ha lasciata morire davanti ai suoi occhi per mano del capo dei druidi Kagha. Successivi lanci di moneta però hanno fatto sì di imporre al giocatore di attaccare gli stessi druidi, in una sorta di giustizia divina in risposta all’infanticidio appena commesso. Randall non ha perso tempo e ha compiuto una strage in piena regola. Una situazione che si è ripresentata dinanzi alla tana dei goblin, di cui la moneta ha richiesto il sangue. Non c’è che dire, si è trattato decisamente di una run poco diplomatica!

Fortunatamente la moneta si è dimostrata clemente nel frangente di risparmiare la vita ai propri compagni di viaggio. In Baldur’s Gate 3 infatti ci sono momenti chiave della narrazione in cui alcune nostre scelte possono significare la vita o la morte, per nostra stessa mano, di alcuni compagni di avventura. In questo caso specifico sia Astarion sia Lae’zel sono stati risparmiati dalla furia cieca del destino, e Randall ha tirato un sospiro di sollievo dato che si trattava dei due compagni cui si è affezionato di più nel corso dell’intera partita!

Insomma, in qualsiasi modo vogliate giocarlo, è certo che Baldur’s Gate 3 vi offre infiniti approcci possibili, ed è probabilmente questa estrema varietà a costituire il suo principale punto di forza, rendendolo adatto ad un’enorme platea di giocatori con gusti differenti, ognuno in grado di vedere realizzata la sua partita dei sogni.