Non potrete più condividere i contenuti PS5 e PS4 su X (Twitter) | Sapete già di chi è la colpa

non potrete più condividere gli screen playstation su twitter

Sulle console delle ultime due generazioni le modalità con cui condividere online brevi video oppure schermate di gioco sono aumentate sempre di più. A riguardo basti pensare all’uso di app come PlayStation App oppure Xbox Companion che permettono di visionare gli elementi audiovisivi creati dal giocatore (siccome vengono caricati temporaneamente nel cloud). Allo stesso tempo questi elementi possono anche essere caricati sui social, quali YouTube, Facebook e una volta anche su X (Twitter).

Annullato il supporto a X su PS5 e PS4

Playstation 5

Questo importante cambiamento è stato annunciato recentemente da Sony stessa, mediante una comunicazione all’interno del sito ufficiale di PlayStation. Infatti nel brevissimo comunicato pubblicato, la compagnia nipponica ha affermato che a partire dal 13 novembre del 2023 non sarà più possibile pubblicare su X (Twitter) qualsivoglia tipologia di contenuto realizzato su console PS4 o PS5: qui sotto trovate il comunicato tradotto interamente in italiano.

“A partire dal 13 novembre 2023, l’integrazione con X (precedentemente noto come Twitter) non funzionerà più sulle console PlayStation 5 e PlayStation 4. Ciò include la possibilità di visualizzare qualsiasi contenuto pubblicato su X da PS5/PS4 e la possibilità di pubblicare e visualizzare contenuti, trofei e altre attività relative al gameplay su X direttamente da PS5/PS4 (o collegare un account X per farlo)” 

Appunto per questo i modi con cui poter condividere schermate o brevi spezzoni di video saranno o Facebook (purché abbiate un collegamento attivo con il social di Meta), YouTube (per quanto concerne la pubblicazione di soli video, in quanto gli shorts non possono essere caricati se non direttamente da PC o cellulare) e la PlayStation App: al suo interno qualsiasi contenuto realizzato dal giocatore, con particolare riferimento a immagini e video di breve e media durata, verranno caricati nel cloud dell app, a patto che abbiate abilitato il caricamento di questi elementi dalla PS5. Nel caso in cui vorrete effettuare modifiche prima del caricamento, potrete usare Share Factory presente su entrambe le console di Sony delle ultime due generazioni.

Gli effetti di una gestione pietosa di X da parte di Elon Musk

elon musk

Molto probabilmente le motivazioni che hanno portato Sony a mettere fuori gioco la possibilità di caricare schermate e video su X, è da attribuire alle modifiche introdotte da Elon Musk per quanto riguarda la nuova gestione delle API (Application Programming Interfaces) sul social. Infatti sono stati introdotti dei nuovi pacchetti utente, che permettono di pubblicare un numero variabile di post ogni singolo mese.

Stando a quanto detto all’interno del sito ufficiale di X – che potete raggiungere direttamente da questo link – sono stati introdotti quattro diverse tipologie di pacchetti, che sono:

  • Free: permette gratuitamente di pubblicare ogni mese 1500 post.
  • Basic: pagando 100$ al mese si possono pubblicare post che vanno da un minimo di 5000 fino a un massimo di 50 mila.
  • Pro: pensato per piccole aziende e start-up, permette di pubblicare più di 300 mila post al mese al costo di 5000$ mensili.
  • Enterprise: creato appositamente per grandi aziende e colossi, è il pacchetto migliore, ma allo stesso tempo quello più esoso in quanto costa 42 mila dollari al mese (per un totale di 504 mila dollari annui, che si vanno a sommare alla altre possibili spese all’interno del social di Musk).

Di conseguenza tale differenziazione introdotta da Musk potrebbe aver spinto Sony a questa scelta drastica, tra l’altro già adottata anche da Microsoft: infatti a partire dallo scorso aprile non è più possibile condividere contenuti audiovisivi su X da Xbox Series X|S e Xbox One (non a caso la casa di Redmond decise così di potenziare sensibilmente l’app Xbox Companion, aumentando a 90 giorni la permanenza del cloud degli elementi salvati dal giocatore prima che vengano cancellati).