Ancora problemi per CD Projekt | Lo spin-off di The Witcher procederà?

the witcher remake si farà

Grandi problemi per Project Sirius, spin-off del franchise The Witcher incentrato non solo su una campagna single-player, ma anche su una forte componente multi-player.

Pare proprio che CD Projekt RED sia pronta a ravviare i lavori sul videogioco sviluppato da The Molasses Flood. Quale sarà il futuro dell’atteso spin-off?

Logo della nuova saga di The Witcher.

Project Sirius, lo spin-off multiplayer di The Witcher è in pericolo

L’anno scorso CD Projekt RED – tra i tanti titoli legati al franchise The Witcher – ha annunciato Project Sirius, presentandolo come un “approccio innovativo all’universo di The Witcher, che racconterà una storia indimenticabile sia per i fan della serie che per il nuovo pubblico”.

L’ambizioso progetto è stato affidato a The Molasses Flood, uno studio di videogiochi indipendente situato nel sobborgo di Boston di Cambridge. Parliamo di un team nato dall’unione di sole sei persone, che possono vantare nel proprio curriculum la presenza di titoli del calibro di BioShock, Guitar Hero, Halo 2 e Rock Band. Il team conta attualmente circa 60 dipendenti e fa parte di CDPR dal 2021.

CD Projekt RED e lo stop ai lavori

Ambientato nell’universo di The Witcher e creato con il supporto di CDPR, Project Sirius mira a differenziarsi dalle produzioni passate puntando sulla componente multi-player, supportata da una campagna classica con tanto di missioni e storia, ovviamente il tutto giocabile anche in modalità single-player.

Nonostante i buoni propositi e l’entusiasmo iniziale, lunedì scorso CD Projekt Red ha ufficialmente annunciato una serie di provvedimenti causati dai problemi nati attorno lo sviluppo di Project Sirius, cancellando di fatto i finanziamenti destinati al gioco.

Geralt morto trafitto dalle frecce.

“La decisione di cui sopra si basa sui risultati della valutazione della portata e del potenziale commerciale del concetto originale di Project Sirius e sul lavoro in corso per la formulazione di una nuova struttura per questo progetto”. Le dichiarazione di CD Projekt suggeriscono che il gioco affidato a The Molasses Flood subirà delle modifiche piuttosto radicali, anche se non è chiaro quali siano state le problematiche nate attorno al progetto.

L’azienda ha però negato che il Project Sirius sia stato abbandonato del tutto: “Il nostro obiettivo attuale è garantire che Project Sirius sia allineato con la strategia di CD Projekt Group”, ha dichiarato un portavoce della società a Eurogamer. “In questo momento, non stiamo fornendo informazioni sulla valutazione del progetto né sui suoi potenziali contesti futuri”.

The Witcher: il futuro del frachise è a rischio?

Questa non è la prima volta che Cd Projekt RED arriva a cancellare un prodotto targato The Witcher in fase di sviluppo presso un altro studio. Parliamo del primo tentativo di mettere in piedi un remake di The Witcher: il gioco era in fase di sviluppo presso lo studio francese Widescreen Games e doveva uscire su PlayStation 3 e Xbox 360, ma alla fine il progetto venne abbandonato nonostante l’investimento da milioni di dollari.

Geralt tiene la testa di un mostro legato.

Fortunatamente il futuro di The Witcher prevede ancora una nuova trilogia, che comincerà con l’imminente Project Polaris e avrà un nuovo protagonista. Altro progetto sempre legato al mondo fantasy e sanguinolento creato da Sapkowski sarà Canis Majoris, sviluppato da Fool’s Theory, ovvero l’attesissimo remake del primo capitolo. Il titolo sarà costruito sul motore grafico Unreal Engine 5, e non più con il proprio RED Engine.

“Penso che The Witcher Remake sarà basato in gran parte sulle tecnologie Polaris, quindi sarà in parte sviluppato in parallelo. Una volta lanciato Polaris”, ha dichiarato Adam Kiciński, responsabile dello studio, confermando che il remake non sarà il primo gioco ad arrivare sugli scaffali. Detto questo, non ci resta dunque che attendere l’uscita di Project Polaris, sperando di non dover tornare a riportare altre spiacevoli notizie riguardo la software house polacca.