Utilizzano il Kinect per scannerizzare il busto di Nefertiti

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Parafrasando il titolo di un celebre film degli anni sessanta, questo è un pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo. Proprio per questa ragione, spesso capita di imbattersi in notizie che sono tanto insolite e bizzarre quanto clamorose. Pare proprio che due artisti abbiamo compiuto una singolare impresa: sarebbero infatti riusciti a scannerizzare il celebre busto di Nefertiti, realizzandone successivamente un modello 3D in alta definizione. Dove sarebbe la pazzia, vi state chiedendo? Nel fatto che la coppia, per compiere il gesto, ha utilizzato… il Kinect della Xbox 360.

Il Kinect della Xbox 360 ha trovato un nuovo ed insolito utilizzo

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Nonostante la periferica Microsoft oramai non sia più in produzione, è praticamente impossibile non ricordarsi del Kinect, e del suo ineguagliabile buco nell’acqua. Il celebre dispositivo era stato ideato con una premessa decisamente ambiziosa: quella di consentire ai gamer di poter vivere esperienze di gioco sfruttando solo i loro movimenti. Le telecamere ed i microfoni di cui il device era dotato, infatti, avrebbero rilevato qualsiasi movimento e suono dell’utente, rendendo di fatto inutile il joypad e qualsiasi altra periferica di gioco. Come tutti sappiamo, queste ambizioni rimasero più o meno tutte nella teoria. In realtà, il modello per Xbox 360 passò alla storia per essere uno dei dispositivi meno performanti in circolazione. La storia non cambiò più di tanto con la versione per Xbox One, fino al suo definitivo accantonamento.

Ebbene, sembra proprio che qualcuno abbia finalmente un modo per utilizzare il Kinect, anche se non nel mondo dei videogiochi. Nora Al-Badri e Jan Nikolai Nelles, i due artisti di cui vi abbiamo parlato in apertura, hanno da poco dichiarato pubblicamente di aver sfidato la sorte (e la legge), utilizzando furtivamente il device Microsoft per scannerizzare il busto di Nefertiti, ricavandone un modello 3D quasi perfetto. Chris Bratt di Eurogamer si è messo in contatto con gli autori di questo inedito “furto d’arte”, per comprendere come l’abbiano realizzato. La “strana coppia” avrebbe parlato della preparazione di un complesso e non meglio specificato “mobile setup“, che ha richiesto un notevole lavoro di preparazione. I due avrebbero poi osservato i movimenti delle guardie di sicurezza del Neues Museum di Berlino durante la domenica. Tale giornata sarebbe la più impegnativa, a causa della mole di visitatori.

Un furto d’arte unico nel suo genere

 

Come era lecito presupporre, è sorta in breve tempo una polemica sull’effettivo utilizzo del Kinect per creare le scansioni ad alta risoluzione del busto della regina egiziana. Alcuni addirittura credevano che gli artisti potessero aver rubato le scansioni del museo, invece di averne create di proprie. Nella sua intervista ad Eurogamer, Nelles ha preso una posizione sull’evento, ammettendo di aver personalmente scannerizzato l’opera d’arte.

“A questo punto affermiamo ufficialmente di aver scannerizzato il busto al museo, ma francamente, posso dirti che questo era solo parte del processo di acquisizione dei dati. Abbiamo combinato tecnologie diverse. Non abbiamo solo fatto le scannerizzazioni con il Kinect, ma abbiamo utilizzato i dati con esso raccolti per determinate parte delle misure, e combinare altri dati acquisiti con altri metodi. Tutto questo ci porta a questo tipo di set di dati ad alta risoluzione.”

In ogni caso, il duo desidera creare una discussione circa il concetto di possesso dell’arte e chi ha il diritto di ospitare manufatti storici presi da altri paesi. I due artisti potrebbero affrontare alcune significative ripercussioni legali per le scansioni da loro effettuate, ma il museo non ha ancora intrapreso azioni di alcun genere.

Nora e Jan avrebbero addirittura preso delle pause calcolate, per evitare qualsiasi sospetto. Chiunque desiderasse entrare più nel dettaglio, può dare uno sguardo al video in allegato.

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