I videogiochi stanno diventando l’argomento centrale di sempre più serie televisive

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Nel corso degli ultimi anni l’industria dell’intrattenimento ha visto la particolare crescita del mondo delle serie televisive, grazie anche alla nascita dei prodotti originali finanziati dalle varie piattaforme di streaming sparse in tutto il mondo. Nel corso dell’ultima settimana sono ben due le serie televisive annunciate che in qualche modo tentano di mescolare il mondo dei videogiochi e quello dei prodotti come Lost e Twin Peaks, ed entrambe vanno ad abbracciare un qualche brand videoludico famoso.

Ad esempio Square-Enix ha annunciato l’arrivo di una nuova serie televisiva a tema Final Fantasy XIV girata con attori reali mentre James e Dave Franco hanno annunciato di essere al lavoro su di una serie televisiva che ripercorrerà la nascita di Doom, ispirandosi al libro Masters Of Doom, descrivendo i due principali protagonisti della vicenda: John Carmack e John Romero.

Square Enix prova ancora ad entrare sul grande e piccolo schermo.

Sony Pictures Television e Hivemind, lo studio di produzione responsabile per la serie di The Witcher in arrivo a fine anno, hanno annunciato di star lavorando ad una nuova serie TV, in live action, basata sul mondo di Final Fantasy XIV, l’MMORPG di Square Enix appartenente al famosissimo brand di Final Fantasy. La serie verrà rilasciata fra qualche anno su Netflix ed è la seconda volta che il noto servizio di streaming ottiene un contenuto basato su tale capitolo del franchise: nel 2017 avevamo già potuto posare gli occhi su Final Fantasy XIV Dad Of Light, una serie televisiva dove un padre e  figlio finiscono per ricongiungersi e per ricostruire il proprio rapporto grazie al loro incontro fortuito all’interno del mondo di Eorzea.

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Questa nuova serie televisiva su Final Fantasy XIV sarà invece ambientata all’interno del mondo di Eorzea, portando su schermo in modo realistico per la prima volta molti degli elementi per cui la serie videoludica è famosa: aeronavi, armature magitek, Chocobo e quella che sarà la prima apparizione di un Cid all’interno del piccolo schermo. Il cambio di setting rispetto Final Fantasy XIV Dad Of Light è importante e denota già la direzione che il prodotto prenderà: invece di avere una serie televisva ancorata alle dinamiche del mondo reale, questa volta Hivemind metterà su un titolo fantasy con il suo mondo, il suo setting, la sua lore andando a sfidare direttamente prodotti come Game Of Thrones, The Witcher ed il resto delle serie televisive presenti su Netflix, Hulu e compagnia.

Al momento lo stato dei lavori è ancora piuttosto embrionale e non si hanno nemmeno immagini relative alla produzione.

Come è nato il più importate sparatutto in prima persona di tutti i tempi? La storia di Masters Of Doom

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Masters Of Doom è un libro del 2003 scritto da David Kushner che si concentra sulle figure di John Carmack e John Romero, due ragazzi alle prese con la nascita di quello che è possibile considerare il più importante sparatutto in prima persona della storia. La serie televisiva in questione, prodotta da James e Dave Franco (che plausibilmente non parteciperanno al progetto in vesti attoriali), andrà a ripercorrere la genesi di Doom mostrandone i retroscena e rappresentandone gli aneddoti, quasi con velleità documentaristiche.

Al momento della stesura di questa news il progetto ha davanti a sé un episodio pilota, che se tutto andrà bene diventerà il punto di partenza per una serie antologica dedicata al mondo della storia dei videogiochi e agli sviluppi della cultura pop. A tal proposito la scelta di Doom calza a pennello perché, tale titolo, fu il primo a portare con se un notevole shock culturale, a finire sulle prime pagine dei giornali perché collegato a chissà quale misfatto e a segnare, in un modo molto più forte di un super mario bros un epoca. Doom sdoganò sostanzialmente la figura del videogioco al mondo dei mass media, finendo dritto sotto l’occhio di tutti i non appassionati.

Secondo quanto tweettato ultimamente dalla moglie di John Romero e da John Carmack stesso, Masters Of Doom non vedrà la partecipazione fisica dei due programmatori che sperano nella buona riuscita del progetto. La produzione della serie TV sulla nascita di Doom è ancora agli albori e al momento non sono in alcun modo note tempistiche di massima sul suo debutto sui piccoli schermi di tutti noi.

Se il progetto Masters Of Doom avrà successo, in futuro potremmo assistere alla nascita di serie informativa riguardante la storia dei videogiochi, qualcosa che non è stato fatto molto spesso in precedenza.

I videogiochi si stanno facendo strada sul piccolo schermo.

Gli annunci riguardanti Masters Of Doom e Final Fantasy XIV in realtà non dovrebbero stupire nessuno: è abbastanza evidente che il pubblico del piccolo schermo stia pian piano andando alla ricerca di contenuti basati sul mondo dei videogiochi. La serie di The Witcher, ad esempio, è un ottimo punto di partenza, come lo sono anche le varie serie animate netflix originals che fanno capo ad Adi Shankar.

castlevania

Castlevania, nello specifico, è forse una delle migliori serie animate su licenza che abbiamo potuto saggiare nel corso degli ultimi anni, superando di gran lunga tutte le varie trasposizioni animate legate a prodotti specificamente giapponesi come Persona 5 The Animation o le serie animate basate sulla saga di Tales Of di Bandai Namco. Al momento Shankar è al lavoro sulla trasposizione animata del brand di Devil May Cry, per consegnarci nuovamente un prodotto action a tinte horror che difficilmente dimenticheremo o di cui difficilmente parleremo male.

Se questo non dovesse bastare però è importante ricordare che ultimamente sempre più telefilm hanno incluso al loro interno qualcosa riguardante i videogiochi: Halt And Catch Fire ne è un perfetto esempio ed è qualcosa di più del citazionismo spicciolo presente in un prodotto come Big Bang Theory, in grado di sciorinare numerosi titoli storici all’interno di differenti puntate cercando di mostrare una certa dimestichezza con la cultura geek.

Netflix al momento sta anche effettuando sperimentazioni curiose come una versioen giocabile di Minecraft Story Mode direttamente all’interno del suo player, permettendo al giocatore/spettatore di interagire utilizzando il telecomando o il joypad di riferimento per interagire.

Il mondo dei videogiochi sta pian piano facendo breccia anche in chi crea contenuti generalmente legati ad un altro medium, con risultati alle volte stupefacenti e alle volte deludenti; è lecito pensare che in un futuro nemmeno troppo lontano esisterà una macro categoria all’interno dei servizi di streaming in grado di raccogliere tutte le trasposizioni proveninenti da quella sorgente lì, quella che quotidianamente tocchiamo con joypad, mouse e tastiera.