L’America non è ancora pronta per il cloud gaming su Nintendo Switch

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Durante una chiacchierata fatta con Kotaku il sempiverde e simpaticissimo Reggie Fils-Aime, presidente di Nintendo Of America, ha spiegato per quale motivo il continente americano ancora non è pronto per il fenomeno del Cloud Gaming che sta permettendo ai giapponesi di giocare titoli come Assassin’s Creed Odyssey o Resident Evil 7.

Parliamo di argomenti come infrastrutture di comunicazione, velocità di navigazione, capillarità della copertura e tanti altri piccoli fattori che rendono il mondo del gaming supportato da infrastrutture di calcolo esterno ancora una chimera per un paese come gli Stati Uniti D’America.

Vediamo insieme cosa è successo!

Non ci sono abbastanza connessioni per fare contenta Nintendo Switch.

Uno screenshot di Assassin's Creed Odyssey su Nintendo Switch

In Giappone i possessori di Nintendo Switch possono utilizzare una connessione a internet particolarmente potente per scaricare una particolare applicazione in grado di fornire loro l’accesso a due titoli: Resident Evil 7 di Capcom e Assassin’s Creed Odyssey di Ubisoft, due videogiochi che sono ampiamente sopra le capacità tecniche della piccola portatile ibrida dell’azienda di Kyoto.

Questi titoli sono disponibili nel resto del mondo sulle altre varie console e su PC.
In Giappone, grazie alla presenza di determinate infrastrutture, esistono le condizioni necessarie per permettere a dei data center di aiutare la piccola portatile Nintendo nei calcoli necessari a far girare quei due titoli all’interno dello schermo della consolina.

Una foto del presidente di Nintendo Of America, Reggie Fils Aime, con in mano una Nintendo SwitchReggie Fils-Aime, durante una chiacchierata con Kotaku, ha spiegato perché non crede che tale servizio arriverà molto presto in america spiegando come ci siano importanti differenze a livello di infrastrutture e servizi tra i due paesi.

Gli sforzi che il Giappone ha fatto per creare una rete wireless gigantesca ad altissima velocità stanno venendo ripagati anche con questa novità assoluta del Cloud Gaming.

La connessione a internet media in Giappone ha una velocità estremamente elevata, ben sopra la media americana.

Questo, secondo Reggie Fils-Aime rallenterà di moltissimo l’arrivo di un simile servizio all’interno dello stato Americano.
Nonostante ci siano connessioni molto veloci ed esistano servizi di streaming legati al gaming che funzionano in america il presidente della branca americana della società ha voluto chiarificare che le connessioni attualmente disponibili non rispettano gli standard del quality control di Nintendo.

Fils-Aime, ad esempio, ha portato in esame il Project Stream di Google, ovvero un servizio che permette a chiunque di giocare ad Assassin’s Creed Odyssey attraverso il browser Google Chrome; così facendo ha però evidenziato un fatto estremamente sentito all’interno della community ovvero la presenza di lag e insoddisfazioni varie dovute alla qualit àdella connessione, ponendo poi la domanda cardine:

“Quando arriveremo ad avere l’infrastruttura tecnica necessaria per rendere quell’esperienza davvero accattivante?”

Previsioni per l’italia?

Poiché sembra che tale servizio tarderà a diventare effettivo all’interno del territorio americano, noi poveri italiani, ancora animati da connessioni a sette megabyte nei casi più estremi dobbiamo iniziare presto a fare amicizia con l’idea che non vedremo mai qualcosa del genere all’interno del nostro territorio.

L’assenza di una porta ethernet all’interno della console Nintendo Switch implica la necessità di avere obbligatoriamente una rete wi-fi degna di tal nome; la scarsa presenza di wi-fi accessibile sul territorio nazionale rende la portabilità di Switch un vero e proprio punto debole mortale per un servizio del genere all’interno dei nostri confini.

Per ora se avete Assassin’s Creed Odyssey o Resident Evil 7, ricordatevi di essere felici di giocarli ben piazzati sul vostro divano o sulla vostra sedia preferita; ci sarà da aspettare una quantità indefinita di tempo per poter armeggiare in treno con tali titoli. Per ora accontentiamoci dell’arrivo di Youtube!