COD: AW – DLC Havoc Recensione

Recensione testuale a cura di Giulia Ambrosini

A partire da martedì 27 gennaio è stato reso disponibile in anteprima su Xbox 360 e Xbox One il primo contenuto aggiuntivo di Call of Duty: Advanced Warfare intitolato Havoc. Il DLC in questione include quattro mappe multigiocatore inedite, il fucile d’assalto ad energia concentrata AE4 e la sua variante personalizzata Widowmaker (già disponibili per chi aveva acquistato il Season Pass) ed una nuova modalità cooperativa chiamata EXO: Zombi. Abbiamo testato i contenuti per qualche ora e siamo pronti a dirvi le nostre considerazioni (purtroppo sempre influenzate dalla stabilità del Netcode durante le sessioni di gioco).
INIZIA LA STAGIONE DEI DLC
Il DLC Havoc è il primo dei quattro pacchetti previsti per COD: Advanced Warfare. Il prezzo di vendita è di 14,99 euro, una cifra come al solito piuttosto impegnativa soprattutto per i giocatori intenzionati ad acquistare tutti i DLC, che potranno scegliere se ammortizzare la spesa in momenti diversi o spendere di colpo 49,99 euro. Si tratta inoltre di pacchetti aggiuntivi presumibilmente legati solo al multigiocatore, che non andranno quindi ad arricchire la campagna in single player. Ma iniziamo a fare una panoramica delle mappe inedite. Una volta selezionata la playlist specifica per Havoc abbiamo iniziato a giocare sulla mappa Core, un’ampia arena di combattimento ambientata nel deserto del Gobi tra stabilimenti fatiscenti, un tempo parte di un impianto di fusione nucleare. La mappa rappresenta un buon tentativo da parte degli sviluppatori di variare atmosfere e stile di gioco. Individuare i nemici in un ambiente polveroso dai toni rossi è senza dubbio diverso dall’affrontare un combattimento in città. La mappa tuttavia ci è sembrata in parte dispersiva, poiché non si caratterizza né per gli scontri sulla lunga distanza (a causa della ridotta visibilità a lungo raggio) né per scontri serrati, poiché gli unici ambienti studiati appositamente per incanalare i nemici sono i tunnel che circondano la turbina, ma 8 volte su 10 non si incontra nessuno.


DAL CALDO DESERTO ALLE INNEVATE ROCKY MOUNTAINS
Molto più caratteristica è invece la mappa Sideshow, ambientata in Wyoming tra alcuni motel dall’aria poco rassicurante. Al centro della mappa è presente il Clown Inn, un edificio con la statua di un pagliaccio utilizzabile come scorestreak. Attivando quest’ultima dalla torre verranno sparati dei colpi di cannone con scie colorate. Qui gli scontri si sono fatti più interessanti, con la possibilità di sfidare gli avversari con il cecchino posizionandosi sui tetti moderatamente bassi dei motel. Non mancano i giocatori che preferiscono andare all’attacco con le armi automatiche, aggiungendo una variabile in più agli scontri. La mappa Urban si oppone invece alla precedente in fatto di meccaniche. Qui a farla da padrone sono assolutamente gli esoscheletri EXO, da utilizzare continuamente per schivare colpi ravvicinati, aggirare i nemici e salire rapidamente per una visuale migliore. Non è certamente la mappa più ispirata a livello di design, poiché si costituisce essenzialmente di una strada e un paio di edifici, tuttavia è riuscita a regalarci qualche brivido passeggero. Abbiamo infine provato Drift, un resort sciistico sulle Montagne Rocciose ancora immerso nella magia delle feste natalizie. Un piccolo centro innevato che viene periodicamente spazzato via in parte da una valanga. Nulla di originale a dirla tutta. Si tratta infatti di un espediente già usato molte volte per aggiungere un po’ di varietà, ma che qui risulta solo fastidioso. In compenso la mappa offre un ottimo bilanciamento negli scontri, con alcune zone strategiche come le tettoie degli edifici che fanno angolo alla strada. Nel complesso quindi questo primo ciclo di mappe aggiuntive non ha stravolto nulla e non spicca per originalità, tuttavia possiede diverse qualità interessanti e offre al giocatore nuovo terreno per gli scontri.


MASSACRI DI ZOMBI CON EXO E ARMI ATLAS
Passiamo dunque all’altro corposo contenuto di questa espansione, ossia la modalità cooperativa EXO: Zombi. Il giocatore vestirà i panni di uno dei quattro dipendenti ATLAS protagonisti di questa avventura di sopravvivenza a base di zombi mutanti. I loro volti sono piuttosto noti, interpretati dagli attori: John Malkovich, Bill Paxton, Rose McGowan e Jon Bernthal ma la loro personalità nel corso delle sfide non spicca particolarmente. La cooperativa a quattro giocatori ha riservato non poche difficoltà derivanti dalla stabilità della connessione, pertanto andrebbe giocata con gli amici scegliendo come host quello con la linea migliore. L’obiettivo di EXO: Zombi naturalmente è quello di eliminare i nemici che attaccheranno ad ondate, ottenendo così i crediti necessari per acquistare nuove armi e potenziamenti per l’esoscheletro. Sono presenti diverse tipologie di zombi: quelli base privi di EXO, i soldati, gli zombi elettrici capaci di mandare in cortocircuito la nostra armatura, quelli tossici e altri ancora. La modalità non presenta tuttavia una divisione in ondate chiara e graduale, e in mancanza di coordinazione ci si ritrova spesso da soli ad affrontare gruppi di zombi lasciati indietro dai compagni. Scegliere un’arma di precisione per colpire la testa dei nemici talvolta è svantaggioso rispetto all’uso di un fucile a pompa, che seppur meno preciso ci permette di respingere la massa di carne morta senza troppi sforzi. La nostra prova quindi ci ha lasciato sensazioni contrastanti. L’avanzamento e il potenziamento del personaggio sono interessanti ma il tasso di ripetitività si rende percepibile già dopo un una decina di minuti.


CONCLUSIONE
Non ci aspettavamo certo novità stravolgenti da questo primo pacchetto aggiuntivo. Il DLC Havoc mantiene le promesse fatte aggiungendo le mappe ed una modalità capaci di prolungare l’esperienza di gioco per qualche tempo, in attesa di altri contenuti. Le premesse con cui il titolo è stato sviluppato tuttavia ci lasciano continuamente perplessi in merito alla decisione di continuare con la politica degli Add-On costosi e presto dimenticabili. A fronte di una campagna estremamente povera e delle promesse fatte ai giocatori circa una maggiore profondità del progetto, non possiamo ritenerci molto soddisfatti di Havoc. Non si tratta comunque di un DLC totalmente inutile, quindi consigliamo ugualmente l’acquisto ai giocatori che stanno apprezzando il comparto multigiocatore di Call of Duty: Advanced Warfare.