Animal Crossing: New Leaf – Anteprima

Se ora parliamo di social gaming i primi giochi che ci vengono in mente sono i vari Ruzzle, Farmville, e nella migliore delle ipotesi qualche MMO tra i meno hardcore, mentre c’era un tempo nel quale uno dei maggiori esponenti di questa categoria era (ed è ancora) un titolo prevalentemente offline, i cui abitanti erano simpatici animaletti capaci di instaurare con il giocatore relazioni sorprendentemente sincere, e votato ad un solo scopo: rilassare il giocatore. Dopo anni di assenza, in un mercato dominato sempre più da simulatori bellici e titoli truculenti, torna finalmente Animal Crossing, che in questa incarnazione per Nintendo 3DS si ripromette di tornare a farci vivere quelle giornate rilassanti dei tempi che furono, con l’indiscutibile vantaggio di portarsi la propria cittadina e i propri amici sempre con se. 

 
La serie Animal Crossing, sviluppata da EAD e Nintendo, sbarca in Europa per la prima volta su GameCube nel lontano 2005, e dopo un paio di apparizioni su DS e Wii è pronta a fare il suo debutto su 3DS il prossimo 14 di giugno. Grazie a Nintendo Italia siamo riusciti a provare le prime ore del titolo, ricavandone sensazioni più che positive. Per chi non si fosse mai avvicinato ad un titolo di questa serie è giusto ricordare che Animal Crossing è un titolo molto particolare, nel quale il nostro compito principale sarà quello di interagire con i nostri concittadini e partecipare a tutta una serie di eventi e avvenimenti che accadranno nel corso del tempo. Se c’è una cosa che dovrete dimenticarvi una volta avviato New Leaf sarà la fretta: il gioco infatti si sincronizzerà con l’orologio interno della vostra console, prendendo da esso tutte le informazioni temporali collegate, mantenendo la scansione giornaliera reale anche in game. Se per esempio un negozio è aperto solo dalle 10 alle 19 allora sarete obbligati ad accendere la console e fare acquisti in quel negozio solo in quella fascia d’orario, altrimenti lo trovereste inesorabilmente chiuso. Non mancano ovviamente gli escamotage per bypassare questo sistema, ma andrebbero a rovinare interamente l’esperienza di gioco, fatta di piccoli task giornalieri e addirittura stagionali. Ma torniamo a noi e muoviamo insieme i primi passi in Animal Crossing: New Leaf. Nei primissimi minuti, chiacchierando a bordo del treno che ci porterá a destinazione, potremo scegliere il nome con cui farci conoscere dai nostri concittadini, rispondere a qualche semplicissima domanda che getterà le basi del nostro background e infine scegliere il nome della cittadina alla quale faremo da sindaco. Volenti o nolenti infatti il comitato d’accoglienza in stazione ci dirà che starà a noi amministrare il borgo da li in avanti, non prima comunque di aver fatto un giro in municipio e scoprire che necessiteremo di una casa per iniziare la nostra avventura amministrativa. 

 
Inizieremo così la prima questa della nostra nuova vita, nella quale dovremo raccogliere diecimila stelline per poter comprare il nostro primo immobile, o meglio, per lasciare costruire a Tom Nook la nostra casa dalla tenda in nostro possesso. Per racimolare il dovuto potremo raccogliere fiori, conchiglie, scavare qua e la in cerca di fossili o tesori, raccogliere frutta e, nella stagione appropriata, funghi. Le attività sono molteplici e tutte ugualmente produttive, quindi starà a voi scegliere quello che più vi aggrada in quel particolare momento. Una volta diventati proprietari di una casa dovremo conquistare la fiducia dei nostri cittadini, e l’unico modo per farlo sarà quello di rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare in prima persona, perché in Animal Crossing, esattamente come nel mondo reale, agli elettori piace considerare l’amministratore locale come uno di loro, e solo se vi vedranno lavorare di buona lena vi concederanno la loro completa fiducia, condizione necessaria per poter iniziare a costruire ed abbellire la nostra cittadina. Ma cosa bisogna fare esattamente in Animal Crossing? Innanzitutto è il caso di entrare nell’ottica che questo titolo non è fatto per i giocatori compulsivi che hanno sempre bisogno di un input e di scadenze contingentate: New Leaf vi catapulterà in un mondo nel quale vivrete una vera e propria vita parallela, fatta di interazioni sociali, chiacchierate con gli amici, passeggiate lungo la spiaggia e semplici task. I contenuti della produzione, per il piccolo assaggio che ne abbiamo potuto avere, sono realmente sterminati ma diluiti nel tempo, per dare (riuscendoci) l’impressione di avere ogni giorno qualcosa da fare. Quando vi sentirete un po’ sperduti e senza un obiettivo fate un salto al municipio dalla vostra assistente personale piuttosto che da Tom Nook, sapranno sempre indicarvi qualcosa che avete ancora in sospeso, qualcosa che non avete ancora iniziato a fare piuttosto che qualche evento particolare che si tiene solo in un determinato lasso temporale.

 
Una volta entrati nel tram tram quotidiano scoprirete che le attività da fare non sono così poche come poteva sembrar nelle prime ore di gioco: tra edifici da costruire (che necessiteranno sempre dell’approvazione e del finanziamento dell’intera popolazione), la via dei negozi da migliorare e tutte le collezioni di insetti, conchiglie, fossili e fiori da completare per il museo locale, il tempo che investirete insieme a Mr. Resetti e Fuffy sarà di tutto rispetto. Dal punto di vista dei controlli il peculiare doppio schermo del 3DS riesce a rendere più organica e comoda l’intera esperienza di gioco: se infatti sul monitor superiore avrete sempre a vista il vostro personaggio, con uno degli effetti 3D meglio realizzati e più riposanti dell’intero catalogo Nintendo, sul secondo monitor ci saranno se,per bene in vista la mappa con relativi landmark più diverse tab che ci mostreranno il nostro personaggio, l’inventario e la nostra Carta d’identità virtuale, che identificandoci come sindaci ci permetterà di scambiare informazioni con altri giocatori, e persino andarli a trovare. Tramite infatti le funzioni StreetPass e HotPass per visitare la città di qualche nostro amico ci basterà prendere il treno e scendere alla fermata successiva, confrontando magari i diversi stili di gestione o la diversa sistemazione del l’arresto urbano.
COMMENTO FINALE
Riuscire a presentare un gioco come Animal Crossing: New Leaf è una vera e propria impresa: il concept che ne regge le fondamenta è qualcosa di raro da trovare in questa generazione di console, e si basa sul voler far viver al giocatore una fra é propria esperienza di vita parallela, nella quale i tempi video ludici e quelli reali coincidono, creando una sorta di parallelismo che ci porterà a valorizzare ogni singolo giorno in game, diluendo il playtime non solo nel corso dei mesi, ma anche e sopratutto nel corso della giornata. Noi stiamo già socializzando con tutti e pensando a rendere la nostra cittadina un posto speciale, così da accogliervi a partire dal prossimo 14 giugno.