Metro Last Light – Video Recensione

A tre anni dal predecessore, Metro Last Light approda finalmente sugli scaffali, nonostante i problemi di THQ. L’FPS di 4A Games ripropone la medesima formula di quella piccola gemma grezza che fu Metro 2033, tentando di migliorare quegli aspetti che non avevano convinto.

Metro Last Light riprende le vicende del protagonista Artyom esattamente da dove le avevamo lasciate, partendo dal finale negativo. Trama ed atmosfera proprio come accadeva col precedente titolo sono i punti più interessanti della produzione, che vanta una resa della Mosca post apocalittica cruda e tetra, dal cielo costantemente grigio. Gli ultimi umani sopravvissuti si aggrappano ad un barlume di civiltà colonizzando la metropolitana moscovita, lontani dalle pericolose radiazioni che ancora infestano la superficie. La missione di Artyom è rintracciare l’ultimo Tetro rimasto in vita, un viaggio che porterà il nostro protagonista ad interrogarsi sulla natura di questi esseri che forse non sono il vero nemico da combattere. 4A Games riesce con grande maestria a mettere in scena ambientazioni vive come non mai, gettando spunti di riflessione sulla natura umana, che anche in un futuro devastato dalla guerra nucleare riesce a dividersi, inseguendo ideologie pseudo comuniste piuttosto che neo naziste. I deboli vengono soggiogati dai più arroganti, ed un esempio lampante è la figura femminile che nel mondo descritto dalla penna di Dmitry Glukhovsky perdono le storiche libertà faticosamente acquisite, ritrovandosi a vestire i panni succinti di prostitute ed oggetti per l’intrattenimento di maschi che hanno perso ogni barlume di onore. Gli sviluppatori ucraini lavorando a stretto contatto con lo scrittore della serie originale non cela il proprio pessimismo e forse è anche per questo che la loro interpretazione di un ipotetico mondo post apocalittico risulta tanto riuscita e tristemente affascinante.


Una grande dote direttamente legata a trama ed ambientazione di Metro Last Light è il ritmo di gioco, davvero ben studiato. Per le circa otto-dieci ore di campagna il titolo propone fasi più rilassate, a sparatorie concitate, sequenze stealth, conflitti contro orde di mutanti, momenti spiccatamente horror e molto altro. Durante le visite negli insediamenti sotterranei, potrete esplorare liberamente le strade per perdere tempo ascoltando i dialoghi dei passanti, gustandovi dettagli nascosti del mondo di gioco. Con grande disinvoltura Metro Last Light riesce a cambiare ritmo abbandonandovi nell’ostile Mosca devastata dai bombardamenti, protetti unicamente dalla vostra maschera antigas, mentre i cieli coperti da nubi tossiche sono frequentati da enormi esseri volanti ed ogni pozzanghera può nascondere una creatura letale. O ancora vi ritroverete ad esplorare bui cunicoli, con la strada illuminata dalla torcia da ricaricare a mano, mentre in ogni ombra giace in agguato un pericolo.
A darvi un minimo di sicurezza ci penserà il vostro equipaggiamento, costituito da slot armi, granate, l’imprescindibile maschera antigas dai filtri che si esauriscono in pochi minuti e poco altro. Le bocche da fuoco non propongono novità di rilievo, ma gli sviluppatori sono stati abili nel dar ad ogni esemplare una personalità forte, sfruttando a fondo la natura di armi raffazzonate, messe insieme con pezzi di ricambio. I menu sono stati completamente rivisti, garantendo un’inventario ben più accessibile soprattutto giocando col pad. E’ inoltre possibile acquistare upgrade e modifiche per personalizzare pistole e fucili, anche se in giro per i livelli si trovano già svariate configurazioni.
Un’altra componente che è stata rivista è quella stealth, con diverse sezioni di gioco che sarà possibile giocare rimanendo nell’ombra. Grazie ad un segnalatore luminoso posto sull’orologio da polso di Artyom è possibile verificare lo stato d’allerta dei nemici, mentre coltelli ed armi silenziose permettono uccisione furtive. Si fa notare purtroppo l’intelligenza artificiale nemica non particolarmente evoluta, sufficiente per inscenare sequenze stealth divertenti ed organizzare strategie appaganti, ma fin troppo approssimativa. Ad esempio non sempre le guardie notano i compagni uccisi, o una volta scattato l’allarme, non è particolarmente difficile nascondersi e prendere ugualmente alle spalle le guardie. Niente di tutto ciò è obbligatorio, comunque, grazie ad un gameplay che nonostante la linearità dell’esperienza ludica, lascia al giocatore il piacere di scegliere l’approccio che più predilige. Un altro punto a sfavore del titolo sono le boss fight, dalle meccaniche piuttosto elementari. Metro Last Light coinvolge e diverte, nonostante permanga ancora qualche spigolo per quanto riguarda il gameplay puro.


Proprio come Metro 2033, il seguito di 4A Games sfoggia un comparto tecnico da urlo, in particolar modo nella versione PC. Il motore grafico del predecessore è stato ulteriormente potenziato, garantendo un ottimo livello di dettaglio anche se dove eccelle è nel sistema di illuminazione e nella gestione della fisica, grazie al supporto ai driver PhysX di nVidia. Gli artisti ucraini sono stati molto abili nel utilizzare i potenti tool a disposizione per proporre a schermo ambientazioni affascinanti e mai monotone, riuscendo a creare paesaggi sorprendentemente belli ed allo stesso tempo desolati e tetri. Lo stesso purtroppo non si può dire dei modelli dei personaggi, densi di dettagli ma animati in modo approssimativo. Il comparto sonoro supporta appieno quello visivo, con tracce azzeccate ed effetti pregni di personalità.

Metro Last Light è un titolo che sa prendere il meglio del predecessore per espanderlo, introducendo alcune piccole migliore nel gameplay. La campagna proposta da 4A Games vi incollerà allo schermo per tutta la durata dell’avventura grazie al ritmo sapientemente orchestrato, nonostante non  manchi qualche caduta di stile. Se Metro 2033 vi è piaciuto, non potete farvi scappare questo ottimo seguito, un gioco pregno di atmosfera, dalla trama azzeccata e dal gameplay non perfetto ma dalla forte personalità.