Lucius: Recensione

Recensione di Fabiano “Deimos” Zaino

Sappiamo bene tutti come va a finire quando un gioco violento o non conforme ai “benpensanti”, viene sbandierato a destra e sinistra grazie alla pubblicità – si inizia la solita caccia alle Streghe che può dare scalpore ma anche portare molti pareri negativi. Questa cosa devono averla pensato anche i ragazzi di Shiver Games per il loro Lucius. Tranquilli, se non avete mai sentito parlare del gioco è proprio per il fatto che il marketing su questo gioco è stato assolutamente irrisorio eppure, noi di Games abbiamo messo le mani su un gioco dannatamente divertente, ponderato e perché no, anche un pochino innovativo.

IL FIGLIO DEL DIAVOLO
La storia alla base del gioco prende il via nell’anno 1966 in cui viene alla luce Lucius, primogenito di una illustre famiglia aristocratica. I primi anni di vita scorrono via tranquilli ma la notte del suo sesto compleanno, il piccolo Lucius scoprirà che il vero padre non è quello abbracciato fino al giorno prima ma il Diavolo in persona. Lucius è in verità la reincarnazione di Lucifero e come tale dovrà iniziare il suo regno di male e terrore per portare l’apocalisse sulla Terra: per arrivare a ciò, il giocatore dovrà prendere il controllo del bambino e compiere una serie di omicidi nel nome del male. Il tema, l’avrete capito anche voi, non è proprio tranquillo ma i ragazzi di Shiver Games sono stati bravi nel ricreare alla perfezione quello che si rivela a tutti gli effetti come uno degli stealth horror più riusciti di sempre. Ogni omicidio difatti, deve essere ponderato e architettato con estrema curo, senza testimoni. Assassinare qualcuno nei panni di un bambino risulterà le prime volte assai facile perché nessuno può davvero andare a pensare che dietro ad un omicidio, si nasconde un bambino di 6 anni. Però, man mano che i delitti crescono, anche la situazione attorno a Lucius cambia e diventerà sempre più difficile ammazzare qualcuno in “santa pace”.

Il gioco si sviluppa in maniera del tutto armoniosa dato che se nelle prime fasi – che fungono un pochino da tutorial – ci sarà richiesto di agire in una certa maniera, dopo due o tre omicidi, il giocatore sarà lascato completamente libero di agire. L’ambientazione fra l’altro, la casa della famiglia aristocratica, è davvero immensa ed è piena di oggetti che possono essere presi e usati per compiere i delitti. Ma non solo, tutta la parte dell’inventario del bambino viene usato come se fossimo all’interno di una avventura grafica quindi potremo possedere e unire diversi oggetti raccolti all’interno della magione. Per scamparla comunque, ricordatevi sempre che dovrete agire nell’ombra e alcune volte non sarà per nulla facile dato che l’IA dei “bersagli” è stata fatta proprio per “sospettare” atti di violenza…insomma, starà molto al giocatore fingersi del tutto estranei alla vicenda per poi uccidere il predestinato di turno quando meno se lo aspetta. Fra l’altro, a complicare la situazione della storia, dopo tre morti sospette, verrà chiamato anche un detective che cercherà di mettervi i bastoni fra le ruote in ogni modo. Altra cosa davvero molto bella riguarda i poteri paranormali di Lucius che dopo qualche delitto iniziano a salire di intensità di modo che potrete spostare oggetti con la mente, ammaliare per alcuni istanti oppure ancora, proiettare visioni diaboliche. La cosa davvero interessante però è che i poteri servono a poco (ma aiutano) dato che il gioco è puntato più sulle morti da contatto fisico che non su quelle paranormali.    



GRAFICA DIABOLICA

Bisogna essere sinceri nel dire che il vero punto di forza di Lucius non è certo la grafica però si tratta comunque di una realizzazione tecnica abbastanza buona. I modelli e le texture generali non brillano troppo per complessità e particolari e anche lo stesso Lucius ha una espressione quasi simile ad un pezzo di legno ma quello che conta è il level design generale della magione e la sua grandezza senza contare che la “casa” è ricca di oggetti da spostare, prendere o semplicemente rompere. Decisamente sottotono anche tutte le scene di intermezzo sempre fatte con il motore grafico. Fantastiche invece le atmosfere che la casa – soprattutto di notte – riesce a dare con alcune luci sistemate davvero ad arte e una angolazione della telecamera (spostabile però a piacimento) che cerca sempre di sottolineare il grottesco della situazione. Il gioco è talmente ben riuscito a livello di luminosità che in alcune situazioni, perfettamente illuminate ad arte come nel migliore degli horror, vi passerà sicuramente un vento gelido dietro alla schiena. In ultimo ma non meno importante, la colonna sonora del gioco è eseguita con una maestria tale da sottolineare sempre di più che si sta giocando con un “bambino” particolare e non con un fanciullo qualsiasi.



LUCIUS

Se provenite dalla scuola degli horror alla Amnesia, apprezzerete questo Lucius senza mezzi termini dato che i programmatori non hanno confezionato il solito horror splatter pieno di sangue e violenza ma un gioco elegantemente diabolico che se ne frega molto della parte grafica (realizzata comunque più che bene) e che punta tutto sui colpi di scena, su una trama (macabra al punto giusto) non priva di spunti interessanti e mai noiosa e su un gameplay stealth che vi darà parecchio filo da torcere. Lucius è sicuramente una perla che dovrebbe essere comprato senza neanche chiederlo anche dato dal fatto che il gioco si può reperire tramite Steam alla irrisoria cifra di 20 Euro per una durata complessiva di almeno 10 o 15 orette a seconda della vostra pazienza e bravura.