Abbiamo vissuto 40 minuti di stand-up comedy grazie alla Recensione di Sock Puppets

La copertina del manuale di Sock puppets circondato da bottoni, scotch, forbici e un calzino con gli occhietti

Che il gioco di ruolo si stia espandendo, questo è chiaro, lo dicono i numeri, è evidente dallo stato delle fiere come il Play, il Lucca Comics and Games e il neonato Roll!Fest. Certo, nessuno, tranne forse qualche visionario, poteva immaginare che al Lucca Comics and Games 2025, MS Edizioni pubblicasse il folle e audace Sock Puppets.

Suck Puppets è un gioco di ruolo privo di dadi o tiri, in cui i giocatori impersonano tutti dei pupazzi stile Kermit e i Muppets in un ultimo episodio di un fallimentare show per “bambini”. Virgolettato perché l’umorismo che si nasconde dietro Sock Puppets è proprio quello della parodia e della giustapposizione dell’assurdo.

Vedere dei calzini montati storti e male, parlare con voci per bambini e mascherare parolacce, dare pessimi consigli (come ad esempio evadere il fisco o mangiare del sedano-rapa) non smette mai di alienare e divertire contemporaneamente.

Insomma: Sock Puppets! Pensato (erroneamente) per bambini, ma fa ridere i genitori! Provare per credere

Attacco d’Arte

Cinque Puppets improvissati con velcro e carta e l'inimitabile Chef Cannellone, parodia di Alessandro Borghese
Attacco d’arte (player.it)

Sock Puppets è diviso in due tempi principali: la creazione dei pupazzi, dello spettacolo e degli attori, e lo spettacolo.

Nella prima fase, i giocatori si riuniscono e pensano assieme a tutto ciò che fa di cornice allo spettacolo stesso. Qual è l’argomento? Qual è lo scenario? Quali sono i rapporti tra gli attori? Hanno obiettivi personali?

Le tabelle e il contenuto all’interno del manuale prende per mano i giocatori e li guida sin da subito nell’atmosfera assurda e comica di Sock Puppets. Dagli attori coinquilini che si odiano, a quello con l’obiettivo del product placement, il manuale offre abbastanza ingredienti per variare la ricetta e volare con la fantasia.

In più in questa fase, i giocatori sono incaricati di creare il pupazzo stesso, e farlo assieme. Questa fase diventa quindi una specie di “sessione nella sessione”, che però si fa con cartoncini, calzini, occhietti, palline da ping pong, colla a caldo e chi più ne ha più ne metta.

Una storia di tre atti e tre pubblicità

Una volta definite tutte le informazioni iniziali, uno dei giocatori si prenderà l’incarico di fare il regista, colui che terrà d’occhio lo scorrere del tempo e chiamerà le eventuali pause. Infatti l’ultimo disastroso episodio è composto da due fasi che si alternano:

12 minuti di show vengono alternate da 2 minuti di pausa pubblicitaria in cui gli attori sono invitati a scannarsi e a lanciarsi invettive incensurate.
Alla quarta ripetizione, l’episodio termina con un epilogo finale per ciascuno dei pupazzi in gioco.

Tutto dunque verte attorno alle attività che i pupazzi fanno in quei dodici minuti. I giocatori sono invitati a creare rubriche, improvvisare ostacoli, mettersi i bastoni tra le ruote, e soprattutto parlare ad una telecamera invisibile con la stessa voce che accomuna tutti gli show per bambini.

Come se un gruppo di adulti con calzini parlanti sulle mani che sparano cavolate non siano abbastanza divertenti per sé, la presenza degli stacchi pubblicitari, brevi e incisivi, in cui gli attori possono insultare sé stessi o lo show crea un binomio tra due maschere una più isterica dell’altra.

AAALT! VE LO SPIEGO IO BAMBOCCI BAMBINI

Il pupazzo di Monopalla James con un sfondo pieno di banconote, ha in bocca un portafogli
AAALT! VE LO SPIEGO IO BAMBOCCI BAMBINI (player.it)

Sock Puppets è un gioco straordinario Bambini! E ve lo dimostrerò raccontandovi delle mie imprese, mentre il mio fidato scagnozzo commercialista risolve i problemi con il fisco fiasco dell’ultimo episodio!

Ho registrato al Lucca Money Comics and Games l’ultimo episodio del mio show Preferito! Quello con Coso! L’Ora dei Piùpazzi!

Lì è andata in onda il mio ultimo episodio di Evadere il Fisco, il cui contenuto non posso condividere su queste pagine per cause legali!

Abbiamo imparato cos’è un E-Commerce e che non si mangia (ma come dice Chef Cannellone dovreste mangiare tanto Sedano Rapa).

E infine, abbiamo imparato da Coso l’importanza della salute mentale, che se ignorata porta a fare la sua stessa fine, e a riversare la propria depressione in uno show per bambini!

E in tutto questo ci tengo a dire che non sono ancora stato pag-aaAAAAAH NO! NON MI ZITTIRETE MAI—-AH!