Adventure Squad | Recensione: un GDR veloce e per tutti (anche da soli)

copertina adventure squad

Quante volte si ha voglia di giocare a un GDR ma non si ha tempo a disposizione perché di solito attività ludiche del genere occupano enormi porzioni della giornata? Oppure quante volte sarà capitato di non riuscire a organizzare un gruppo di gioco?

Ebbene, l’autore Gianmario Marelli con il sostegno di Tambù ha pensato proprio a queste persone; chi per limiti di tempo, chi per limiti di conoscenza non è in grado di giocare a titoli più dispendiosi di energie, può trovare ora un lido fertile in Adventure Squad.

Volume 1 e schede di Adventure Squad

Favorisca dadi e libretto

Adventure Squad si presenta in maniera essenziale ma efficace come una semplificazione di D&D 5e attraverso un piccolo libretto che fa da manuale. La somiglianza a un albo a fumetti non è casuale, perché questo prodotto è stato pensato proprio con l’idea della serialità: più avventure da giocare nel corso del tempo, magari portando avanti la storia e i personaggi che sono stati creati proprio con la prima uscita.

Questo libretto accompagna l’avventura con una distillazione certosina delle poche ma semplici regole, un tabellone, dei segnalini e schede già pronte per giocare. Sul tabellone vanno schierate le pedine dei personaggi che indicano esclusivamente la partecipazione in mischia o a distanza dei combattimenti, e i segnalini che indicano l’ammontare di punti tempo e di punti fato, essenziali gli uni per determinare le azioni a disposizione rimaste prima di un game over, gli altri per sfidare la sorte con nuove opportunità.

Interno del volume di Adventure Squad  che mostra come affrontare una scena di conflitto

Nel libretto invece sono contenute scene di combattimento e scene di esplorazione, dove entra in gioco anche la componente meccanica dei tiri basati sulle abilità proprie delle schede personaggio (già pronte). Ogni scena ha poi dei suoi bivi narrativi, configurando quindi l’intera esperienza ludica di Adventure Squad come qualcosa a metà tra il librogame e il gioco di ruolo. Non a caso, questo titolo è considerabile masterless (ossia senza il bisogno di un Master che organizzi l’avventura), anzi può essere giocato anche in solitaria.

Cominciare e ri-cominciare a giocare

Nelle diverse prove di Adventure Squad effettuate in questi mesi, la cosa più lampante emersa è che a volte basta davvero pochissimo per scatenare la fantasia, senza il bisogno di regole troppo stringenti o di manuali troppo vasti, ma soprattutto senza avere chissà che tipo di esperienza nei GDR. In tal senso Adventure Squad si delinea come apripista ideale per quegli avventurieri alle prime armi che si avvicinano al mondo dei giochi di ruolo.

Volume, tabellone e schede di Adventure Squad

Sotto la stessa fonte di luce, Adventure Squad può avere però anche una prospettiva diversa, quella che abbiamo menzionato all’inizio: se non si ha tempo per GDR più grandi ma si ha comunque voglia di una ruolata e via, basta prendere il libretto di gioco con i personaggi già pronti e interpretare le scenette suggerite dal manuale – o anche meno, visto che è possibile determinare la lunghezza della propria avventura.

Adventure Squad è il rifugio degli avventurieri che hanno tanta voglia di scorribande e dungeon crawling ma hanno troppo poco tempo o troppa poca esperienza. Con il suo formato essenziale e seriale, questo titolo offre un’esperienza dinamica e accessibile che offrono il pacchetto completo del gioco di ruolo tradizionale: conflitto, esplorazione, bivi narrativi, colpi di scena e meccaniche speciali per ogni tipo di personaggio.