Il diario della Creatura – finale

La Creatura

In questo articolo raccoglierò le ultime carte pescate nella partia a La Creatura, comprensive del finale e di alcune considerazioni generali sul prodotto.

La Creatura è un’esperienza ludica molto particolare, di cui vi avevamo parlato in un precedente articolo. Prima di continuare con la lettura, oltre che consigliarvi la lettura introduttiva, vi ricordo che i temi trattati nel titolo di Narrattiva sono molto particolari, legati alla sfera sessuale ed emotiva, e potrebbero turbare i più sensibili.

La Creatura
Le ultime carte.

“A causa dei ripetuti contatti con la Creatura, il tuo corpo si trasforma. Come si manifesta il cambiamento?”

La luce del sole mi da sempre più fastidio. Ormai faccio davvero fatica a stare per più di dieci minuti fuori casa senza riposarmi gli occhi ogni tanto in una zona d’ombra. Ora che è inverno non è troppo difficile, ma temo per quando inizierà la bella stagione. In più, sento che in alcune zone del corpo (in particolare il petto) la pelle comincia a diventare più spessa, si sta formando una specie di strato superficiale della pelle più rigido. Forse è il caso di chiamare il dottore, adesso.

“Qual è la parte del corpo della Creatura che ti eccita di più?”

A costo di sembrare incredibilmente banale, il seno. Mi affascina il contrasto tra il corpo muscoloso, decisamente mascolino, e la sensualità comunque marcata della Creatura. Il seno ed i fianchi larghi. Ho un debole per le fisicità giunoniche.

“Chi ha fatto sesso con la Creatura prima di te?”

Una volta ho chiesto a la Creatura, molto ingenuamente, se io fossi stato il primo della mia specie con cui lei abbia avuto rapporti. Non ha voluto rispondermi, o almeno non l’ha fatto subito. Non ha comunque specificato con chiarezza quanti partner abbia avuto, ma di sicuro non sono il primo uomo. Anzi, ora che ci penso non ha mai specificato di aver fatto sesso solamente con uomini. Che sia in grado di mutare il proprio corpo per adattarsi al suo partner? Non voglio saperlo.

“La Creatura non era al suo posto quando l’hai cercata. Come ti sei soddisfatto?”

Prima di preoccuparmi del perché la Creatura non fosse al suo posto, mi sono fatto un bel giro su Pornhub. Mi ha sorpreso il fatto di non essermi sentito “sazio” neanche dopo una sega. La vita con la Creatura mi ha reso anche sessualmente più vorace, in termini di quantità e qualità. Ho quindi atteso di riprendermi, mentre scorrevo i video del portale porno in cerca di qualcosa di più estremo e violento. Quinta pagina, orgia di persone sessualmente represse da una mistress. A quel punto, dopo una seconda sega, ero abbastanza tranquillo. Ma da quando mi piace questa robaccia hardcore?

“Quali segni lascia sul tuo corpo fare sesso con la Creatura? Come li nascondi?”

La situazione sta diventando difficilmente sostenibile. Oltre alla mutazione della pelle ed il fastidio agli occhi, la Creatura inizia a perdere il controllo ed ogni tanto mi ferisce con i suoi denti affilati. Ieri mi ha strappato via una parte di pelle dal braccio. I lividi sul corpo potevo nasconderli con dei vestiti lunghi, ma una ferita è più difficile da curare senza andare dal medico e spiegare che una Creatura non meglio definita mi morde quando la scopo. Le donne lo fanno, ed è anche piacevole perché non hanno delle cazzo di zanne appuntite.

Epilogo

Ripensando agli ultimi mesi mi rendo conto che non posso passarne altrettanti così. Ho avuto la relazione sessuale più potente che un essere umano possa mai avere, probabilmente, ma non a questo prezzo. Non esco più di casa perché il sole mi infastidisce, ignoro i miei cari, e mi faccio guidare solo dai bassi istinti ormai da troppo tempo. Senza contare la trasformazione fisica che sto subendo. Devo farmi forza e finirla qui.

Con un po’ di stupore, scopro che la Creatura è scomparsa di nuovo. Per la prima volta da quando ho iniziato questa relazione malata, sono sollevato dalla sua assenza. Certo, il desiderio sessuale è ancora forte, ma a tutto c’è un limite.

Da quel giorno, la Creatura non è più tornata.

La Creatura
La carta che chiude la partita.

Considerazioni finali

Cerchiamo di tirare un po’ le somme su questa esperienza. Un termine che non uso casualmente perché no, La Creatura non è un gioco per come lo si intende comunemente. È una versione elaborata ed immaginata di un “facciamo finta che”, una diversa esecuzione, su carta e tramite carte, dei pensieri che tutti noi abbiamo ogni giorno. E questo non è un difetto, almeno non lo è intrinsecamente.

La Creatura si pone l’obiettivo di scavare nell’animo del giocatore, rivelando aspetti di sé fino a quel momento sconosciuti nella sfera sessuale ed emotiva. È importante capire che non è scontato che la Creatura non lasci nessun effetto su di voi, questo perché potrebbe semplicemente rivelare delle cose che già sapevate. Immergersi nel gioco (chiamiamolo così per comodità) con completa e devota dedizione è l’unica chiave perché il titolo di Narrattiva abbia senso di esistere. Altrimenti rischia di essere un’esperienza vuota e fine a sé stessa.

Personalmente, ho trovato La Creatura come un buon modo per esercitare il mio stile. Ho risposto in modo molto onesto alle domande, immergendomi completamente nella fiction che il gioco impone. Quelle che avete letto sono risposte genuine, eseguite e catalogate come regolamento comanda. Alla fine dei conti, a parte stuzzicare qualche pensiero birichino, La Creatura non mi ha lasciato molto. Avrei potuto esagerare, raccontare aspetti più morbosi per rendere il tutto più inquietante ed interessante. Ma sarebbe stato esagerato, fuori luogo, lontano da me e da tutto ciò che questo gioco dovrebbe fare. È stato simpatico, interessante, ma non troppo diverso dal descrivere una storia che mi vede protagonista.

Alla base credo che La Creatura sia un gioco un po’ pretenzioso, pur stimolato da buone idee. Perché il concept è brillante, funziona e cattura subito, e lo abbiamo notato dalle tante reazioni avute nei confronti dell’articolo in cui vi introducevo il prodotto. Il problema è che richiede che troppe cose si infilino al momento giusto per funzionare come dovrebbe: immedesimazione totale, completa sospensione dell’incredulità, ed attenzione totale verso la fiction.

La Creatura è un gioco “eroticamente inquietante”? Sì, assolutamente. Da buon esemplare pene-dotato della razza umana sarei un ipocrita nel negare che, ogni tanto, un pensiero frequente che diventa indecente (cit.) ha sfiorato la mia mente. Non credo ci sia molto altro però, soprattutto niente che non si possa fare con la cara e vecchia immaginazione. Però, se solamente l’idea alla base de La Creatura vi intriga, dategli una possibilità, ma non aspettatevi che vi sconvolga la vita come promette.