Ai Confini dell’Eternità: il nuovo set porta Magic nello spazio, ma attenzione a definirlo sci-fi | Recensione

Bustine Play e Collector's del Set Edge of Eternities (Ai Confini dell'Eternità in italiano) di Magic: The Gathering
Ai Confini dell'Eternità: il nuovo set porta Magic nello spazio, ma attenzione a definirlo sci-fi | Recensione (Player.it)

Dopo aver visto in anteprima le novità del nuovo set Ai Confini dell’Eternità (o Edge of Eternities che dir si voglia) di Magic: The Gathering, mi era scesa una lacrimuccia di commozione ma anche un po’ di sospetto: si tratta di un set che porta il popolare gioco di carte collezionabili in un’ambientazione atipica, ossia lo spazio.

Da fan assoluto di Spelljammer, ambientazione di Dungeons & Dragons collocata nello spazio (o meglio, nel Mare Astrale) nata a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, ero abbastanza spaventato da ciò che avrebbe potuto fare Wizards of the Coast con questo set, dato che la versione di Spelljammer arrivata per la quinta edizione di D&D qualche anno fa è stata molto tagliata e castrata rispetto a quella originale.

Dopo aver visto le anteprime e gli spoiler, ma soprattutto dopo aver sbustato la scorsa settimana i pacchetti che ci ha inviato Wizards of the Coast, ho avuto tutto il tempo di tranquillizzarmi e di gioire per quella che forse entrerà di diritto tra le espansioni di Magic che più mi sono piaciute. E giocando, soprattutto su Magic Arena, il set mi sta piacendo anche sul piano meccanico malgrado i primi dubbi. Ma andiamo con ordine, ora vi spiego tutto.

Classe, eleganza e creature cosmiche

Nonostante l’ambientazione nello spazio che ha qualche tocco di sci-fi, Magic continua a restare sé stesso mantenendo le sue caratteristiche epic fantasy, proprio come succede in Spelljammer per D&D, nonostante qualche navicella più futuristica. Ma è soprattutto il tocco Synthwave di molte art e delle grafiche, in particolare di quelle Poster, a farmi letteralmente impazzire.

In ogni caso, anche sul piano del concept di gioco Ai Confini dell’Eternità è di per sé un ritorno al classico worldbuilding di Magic, con storytelling interni al set e nuove fazioni, dopo la pausa gradita in un Universe Beyond come quello di Final Fantasy (di cui vi abbiamo parlato qui). Ma soprattutto… c’è il ritorno del Planeswalker Tezzeret, ora che Nicol Bolas e i Phyrexiani sono fuori dai giochi.

Carte creatura di Magic per l'espansione Ai Confini dell'Eternità (Edge of Eternities), rappresentative di alcune delle fazioni del nuovo set

Sul piano artistico siamo davvero di fronte a uno dei set più eleganti degli ultimi anni, sia per le illustrazioni delle carte regolari, sia per quanto riguarda le art alternative di tutte le diverse varianti artistiche presenti nel set. PS: da notare che le foto a corredo di questo articolo sono tutte scattate sullo schermo del DM di Spelljammer!

L’impressione è che Ai Confini dell’Eternità abbia proprio centrato il bersaglio con la direzione artistica: paesaggi spaziali che si mescolano a elementi fantasy, buchi neri che tagliano gli orizzonti, creature cosmiche realizzate con estetiche fantasy, e il tutto sempre mantenendo un tono epico, serio ed elegante.

Carte terre base celestiali con artwork spaziali alternativi per il nuovo set di Magic chiamato Edge of Eternities (Ai Confini dell'Eternità)

Dalle illustrazioni che rappresentano le nuove diverse fazioni tematiche, a quelle che invece dipingono gli esseri colossali e meno che abitano lo spazio, è veramente facile riempirsi gli occhi e il cuore di bellezza. Tra le mie art preferite sono riuscito a trovare il Pastore del Campo Stellare, un angelo che si mescola a nebulose… Davvero spaziale.

Creature spaziali rappresentate come carte di Magic: The Gathering per l'espansione Ai Confini dell'Eternità (Edge of Eternities)

Anche le Terre Base Celestiali, le rarità artistiche più comuni, sono uno spettacolo per gli occhi, ma man mano che si sale con le rarità si viaggia verso pezzi da collezione incredibili. Non sono riuscito a trovare carte Carte Oblò o Poster (sicuramente le carte più belle), ma ho gradito molto le Carte Panorami Stellari che sono riuscito a ottenere sia dalle bustine fisiche, sia da MTG Arena: i font alternativi e alieni, così come le cornici eleganti ma dalle geometrie contemporaneamente tonde e ultraterrene, richiamano un immaginario elegante e sci-fi che mi fa impazzire.

Carte Terra Stellar Sight del nuovo set di Magic: The Gathering nello spazio, chiamato Ai Confini dell'Eternità (Edge of Eternities)
Magic Edge of Eternities: Classe, eleganza e creature cosmiche (Player.it)

Nessuno può sentirti urlare “Counterspell” nel Vuoto

Nel nuovo meta di Ai Confini dell’Eternità sono essenzialmente quattro le meccaniche che entrano nella rotazione di Magic: Curavtura, Vuoto, Stazione e Lander. La Curvatura non è altro che una reskin di Avventura, con la differenza che la carta va sempre fisicamente giocata sul terreno di gioco e che dopo finisce tra le carte esiliate, non torna al mazzo.

La meccanica Stazione imita un po’ quella dei Veicoli, ma può essere azionata più e più volte all’interno di uno stesso turno, generando effetti aggiuntivi quando viene raggiunto il punteggio evidenziato sulla carta. Le Pedine Lander invece vengono generate dalle abilità e dagli effetti di altre carte, e servono a posizionare carte Terra Base sul campo di gioco. Queste due meccaniche, per quanto utili, le ho trovate un po’ lente e legnose da giocare, soprattutto nei formati Limited come Draft e Sealed.

Carte rare con diversi stili di artwork di Magic: The Gathering, provenienti dal set Ai Confini dell'Eternità (Edge of Eternities)

Vuoto, invece, è probabilmente una delle meccaniche più geniali di sempre e infatti è entrata piuttosto rapidamente nel meta Standard e Historic sia per contrastare mosse avversarie, sia per creare proprie strategie. Il Vuoto attiva effetti ogni volta che una carta lascia il terreno di gioco, in qualsiasi turno!

Ci sono carte anche comuni e non comuni che d’ora in poi sono imprescindibili dal dekcbuilding, come per esempio Tragica Traiettoria. Il mio mazzo Dimir (nero e blu) l’ho trasformato in un mazzo Esper fatto tutti di rimbalzi, in cui Tragica Traiettoria ha proprio uno dei ruoli principali: sto continuamente a togliere carte dal terreno di gioco per rimettermele in mano e ri-giocarle, creando effetti concatenati.

Carte di rarità mitica del set Ai Confini dell'Eternità (Edge of Eternities) di Magic: The Gathering

Su MTG Arena questo mazzo mi sta facendo rankare molto rapidamente, se non fosse che sono ancora in fase di deckbuilding e test in formato Historic con un mazzo Selesnya basato su valanghe di pedine e creature, approfittando della Terra – Pianeta verde che mi consente di avere tanto mana verde quante creature ho in gioco.

Ai Confini dell’Eternità: la nuova frontiera di Magic conquista con arte e gioco

Nel complesso, Ai Confini dell’Eternità è un esperimento riuscito a pienissimi voti: un set che mescola estetica spaziale, fantasy, nuove meccaniche e un approccio narrativo tradizionale. La coesione stilistica e la profondità di gioco sono il marchio di Magic, e dal lato collezionistico le varianti artistiche sono fuori di testa. Rinfrescante, ambizioso e sicuramente un punto fermo per il futuro di questo gioco di carte, perché finalmente si riesce a esplorare mondi non strettamente fantasy senza essere monotematici e senza sconfinare in territori troppo distanti dalla filosofia e dal tono a cui i giocatori sono abituati.