I nuovi casi di Chronicles of Crime, recensione delle espansioni

Come anticipato nella nostra recensione di Chronicles of Crime, finalmente mettiamo le mani sulle sue espansioni. Scopriamo insieme le novità!

[Aggiornato al 29/07 con la recensione di Welcome to Redview] Come anticipato nella nostra recensione di Chronicles of Crime, finalmente mettiamo le mani sulle sue espansioni che amplificano le possibilità del gioco base grazie a nuove ambientazioni, casi e meccaniche che ne caratterizzeranno l’approccio rendendo unica ogni esperienza di gioco.

Noir

Prima ad arrivare sui nostri tavoli e sull’app associata è Noir, che come suggerisce il nome ci trasporta nelle ambientazioni dei film polizieschi ambientati nell’America degli anni ’40/’50. Abbandoneremo quindi la squadra della Polizia di Londra in stile CSI per vestire i panni del Detective Spader, un investigatore privato sempre pronto a risolvere i casi proposti dai clienti che si recano nel suo ufficio. Essendo ambientato negli anni ’40/’50 naturalmente non avremo più il supporto della scientifica, dell’hacker o del contatto forense ma dovremo far leva solo sulle nostre capacità e determinazioni, ecco allora che vengo introdotte le carte azione grazie alla quale potremo spiare, corrompere e malmenare i nostri sospettati o scassinare i luoghi che decideremo di ispezionare. Visto che ci troveremo spesso a maneggiare soldi viene aggiunto un altro fattore oltre al tempo: il denaro, in ogni caso partiremo con 20$ e starà noi trovarne altro e gestirlo al meglio per arrivare alla verità.

Le nuove carte luogo ci forniranno nuovi scenari che ricalcano perfettamente i luoghi dell’America di quei tempi passando da club privati di biliardo a ristoranti cinesi che coprono traffici illeciti. L’aspetto grafico del gioco è completamente rinnovato proponendoci delle carte personaggio più naturali e ben disegnate con chiari riferimenti ad attori di Hollywood lasciandosi alle spalle i personaggi “grotteschi” del gioco base. I casi proposti dall’app rimandano spesso a grandi pellicole di questo genere senza però cadere in alcuni clichè tipici ma presentando qualche sbavatura sia di trama che di sistema oltre ad alcuni errori di traduzione (molti di più rispetto al gioco base).

In conclusione:

Noir, la prima espansione di Chronicles of Crime, non brilla come il gioco base lasciandoci con un po’ di amaro in bocca. Se da un lato si è fatta molta attenzione alle nuove meccaniche di azione, che risultano divertenti e intuitive da usare, i casi in sé per sé non ti tengono incollato al tavolo come i precedenti che riuscivano a trasmetterti davvero la sensazione di essere sulla pista giusta per risolvere il caso anche in quelli più difficili. In Noir, invece si rimane quasi sempre a brancolare nel buio dopo aver parlato,corrotto o picchiato tantissimi personaggi finendo poi per buttarsi su supposizioni quando è il momento di rispondere alle domande di fine partita. Visto che Noir presenta un solo investigatore forse sarebbe meglio da affrontare come modalità giocatore singolo piuttosto che con i vostri amici.

Welcome to Redview

Questa seconda espansione ci trasporta negli anni ’80 con un setting a metà strada tra IT e Stranger Things. Nella piccola cittadina di Redview succedono cose strane e sarà quindi compito della nostra gang, la Redview Mystery scoprire cosa succede. Questa espansione introduce un set di dadi e delle schede per delle meccaniche in stile GDR.

 

A differenza delle sue precedenti incarnazioni, Welcome to Redview stravolge completamente le regole offrendo un’esperienza di gioco ancora più completa ed immersiva. Tanto per cominciare i diversi scenari proposti non sono singoli casi autoconclusivi ma bensì un’unica grande storia che trasformerà le vostre serate investigative in una vera e propria campagna alla scoperta dei misteriosi accadimenti nell’apparentemente tranquilla Redview. Data la forte influenza dei film per ragazzi anni ’80, i giocatori non saranno degli anonimi detective ma potranno scegliere tra 6 personaggi dotati di abilità peculiari divise in quattro fattori: Forma Fisica, Parlantina, Intelligenza e riserva di energia, queste caratteristiche saranno fondamentali per le diverse Prove che affronteremo. Questa nuova meccanica sostituisce i contatti forensi del gioco base ponendoci davanti tutta una serie di situazioni e bivi da risolvere come nel più classico dei giochi di ruolo: lanciando i dadi. Ogni giocatore tira un dado e somma il risultato alla statistica richiesta e se il numero di successi (fare da 5 in sù come risultato) è pari al numero di giocatori allora la prova è superata ma in caso contrario potrete mangiare una delle merendine a disposizione per lanciare nuovamente il dado. Essendo i protagonisti dei liceali avremo contro di noi, oltre i mostri che infestano il quartiere, anche i nostri genitori che ci imporrano un coprifuoco entro il quale tornare a casa rendendo il tempo un fattore ancora più centrale.

Infine:

La seconda espansione di Chronicles of Crime si presenta sicuramente meglio della precedente con tantissime nuove meccaniche, un cast di personaggi ben scritti, delle trame davvero complesse che metteranno a dura prova le vostre capacità investigative (calcolate che io e il mio gruppo per la prima volta abbiamo preso due stelle su cinque) ed una veste grafica degna dei migliori albi di Archie. Welcome to Redview non è solo un’espansione ma un nuovo approccio al titolo donando ad ogni luogo tantissime interazioni in più e percorsi alternativi che si adatteranno alla formazione scelta per il party, la rinnovata gestione del tempo che ci porterà a spalmare le indagini su più giorni (in game ovviamente) e l’uso della casa sull’albero come base operativa per fare mente locale sugli indizi raccolti porranno i giocatori (specialmente i gruppi più assidui) a imaprare nuovamente a giocare per poter svelare tutti i misteri di questa cittadina americana. Uniche note dolenti sono appunto i dadi che inseriscono un fattore casualità che non aiuta le indagini ed il fatto che due scenari dell’app non sono ancora disponibili in italiano ma per il resto se la fine di Stranger Things 3 ha lasciato un vuoto dentro di voi, siamo sicuri che questa espansione farà proprio al caso vostro.