Recensione: Chronicles of Crime, indagini in app

Recensione: Chronicles of Crime, indagini in app
Oggi vogliamo raccontarvi invece di Chronicles of Crime, titolo della Lucky Duck Games che unisce i tipici elementi di un gioco da tavolo ad un'app.

Quando si pensa ad un gioco investigativo il primo nome che viene in mente è sempre Cluedo. Oggi vogliamo raccontarvi invece di Chronicles of Crime, titolo della Lucky Duck Games e distribuito in Italia da Uplay Edizioni che unisce i tipici elementi di un gioco da tavolo ad un’app capace di farci immergere completamente nella scena del crimine.

Se il nome, David Cicurel, vi ricorda qualcosa avrete sicuramente apprezzato videogame come “Batman: Return to Arkham” e “Assassin Creed Ezio Collection”. Grazie alle sue capacità di storyteller potrete calarvi in intricati casi tra le strade di Londra.

Contenuto della Scatola

La confezione presenta pochi elementi chiave ben riposti in appositi incavi ed è già predisposta ad ospitare i materiali in arrivo con le prossime espansioni (ci chiediamo a cosa possano servire gli scomparti per dadi e fiche).

  • 1 Plancia Prove.
  • 17 Plance Luogo.
  • 4 Plance Contatto Forense.
  • 55 Carte Personaggio.
  • 52 Carte Prova & Oggetto Speciale.

Una chiamata dall’ufficio di Scotland Yard

I giocatori, da 1 a 4, vestiranno i panni di detective di Scotland Yard intenti a risolvere diversi casi collaborando tra di loro. Quando saremo pronti a risolvere il caso, il nostro capo ci farà delle domande e ci assegnerà un punteggio in base alle nostre risposte e al tempo impiegato dalle nostre indagini.

Il gioco non presenta un vero e proprio regolamento, lasciando ai giocatori la piena libertà di svolgere le indagini nel modo che preferiscono. Iniziato un caso riceveremo le indicazioni base sulla vittima e il luogo del delitto e sarà quindi compito nostro dirigerci sul posto, interrogare eventuali testimoni, raccogliere prove e trovare nuove piste. Ogni azione che decideremo di compiere farà avanzare il tempo di gioco che influenzerà di conseguenza anche la tipologia di prove e personaggi che troveremo.

Lente d’ingrandimento 2.0

Come Sherlock Holmes aveva la sua iconica lente d’ingrandimento noi avremo il nostro smartphone che giocherà un ruolo chiave nella riuscita delle indagini. Grazie all’app gratuita disponibile su app store e playstore potremo non solo giocare i diversi scenari e ricevere quindi le indicazioni dal nostro capo ma anche interagire con i diversi QR Code presenti sulle carte del gioco. I QR sono la meccanica principale in Chronicles of Crime: scansionandoli potremo spostarci tra i diversi quartieri di Londra, interrogare i personaggi, analizzare prove o contattare i diversi uffici forensi. Proprio per questo motivo consigliamo di giocare in un ambiente ben illuminato e di fare attenzione all’imbustare le carte.

Oltre a scannerizzare i QR, con l’app potremo anche esplorare la scena del crimine con delle panoramiche a 360°da descrivere agli altri giocatori che cercheranno le carte indizi corrispondenti. Per una maggiore immersione sono disponibili degli appositi occhialini, venduti separatamente a 12,95€, che trasformeranno il vostro smartphone in un vero e proprio visore VR.

L’app presenta di base, oltre al tutorial, tre scenari di cui uno diviso in tre capitoli di difficoltà crescente. Al momento sono presenti due scenari DLC dal prezzo di 5,49€ l’uno ma acquistando gli occhialini speciali verrà sbloccato uno dei due. Se l’idea di comprare scenari aggiuntivi vi fa storcere il naso potete tranquillamente dividere la spesa tra i partecipanti per una serata all’insegna del mistero.

Per un uso ottimale dell’app è consigliabile avere un telefono munito di giroscopio che vi consenta di esplorare al meglio la scena del crimine. Potete vedere se il vostro smartphone è compatibile in questa lista.

Era un sabato di martedì notte…

Quattro detective di Scotland Yard vengono chiamati per indagare su una donna anziana trovata morta in casa sua nel quartiere di Notting Hill. Sulla scena, oltre ad una serie di gatti, vi è la signora morta sulla propria sedia a dondolo e ai suoi piedi una fetta di torta parzialmente mangiata. L’agente P. decide quindi di contattare la scientfica per far analizzare la fetta di torta al laboratorio. Dopo poco arriva la risposta: vengono rilevate nel dolce tracce di digitalis in quantità mortale per l’anziana donna. Dalla presenza di carte da gioco in casa della vittima e dopo la consulenza del criminologo, i quattro si dirigono al Club del Bridge di Leicester Square dove l’anziana era solita giocare. Sul posto una donna, che doveva essere la compagna della vittima nel torneo del circolo, ammette di aver spedito lei la torta a casa dell’anziana ammettendo la presenza del veleno per farla stare male. A poco sono servite le scuse mentre veniva scortata in centrale.

Quello che vi abbiamo descritto è solo il tutorial ma gli altri casi vi terranno le ore incollati al tavolo con trame molto più fitte e continui colpi di scena.

In conclusione:

Chronicles of Crime coniuga perfettamente gli aspetti classici del boardgame con le innovazioni delle app e della realtà aumentata. Lasciando libertà ai giocatori lo scenario può prendere diverse direzioni portando anche al fallimento o al parziale completamento dell’indagine, facendo vivere anche i punti morti tipici delle indagini investigative. Spirito di osservazione e buona comunicazione tra i detective sono i cardini su cui ruota questo titolo. A causa della natura delle immagini non è proprio adatto ai più piccoli mentre il modello di uscita degli scenari in parte frammentario potrebbe essere un deterrente per chi vuole avvicinarsi al genere. Il gioco non gode di un’elevata rigiocabilità ma sicuramente farà felice chi cerca di un’avventura investigativa da risolvere coi propri amici.

Chronicles of crime
“Cosa sa dirmi di questa scimmia?”