Gaetano Pantaleo
E’ stato condotto uno studio i cui risultati hanno lasciato tutti di stucco. A quanto pare, infatti, si sta seriamente per esaurire l’acqua sul pianeta Terra e manca davvero pochissimo perché questo accada. Con tutte le conseguenze per la nostra vita e per il benessere di tutte le forme di vita che ormai conosciamo bene.
Come è noto, l’impatto che ha avuto il genere umano sul pianeta Terra nell’ultimo secolo è stato disarmante ed impressionante. In pochissimo tempo, infatti, abbiamo praticamente bruciato buona parte delle risorse non rinnovabili e creiamo uno smog tale per cui la temperatura del pianeta si sta lentamente, ma neanche troppo, alzando senza soluzione di continuità. Senza ovviamente dimenticare lo spreco d’acqua che c’è sicuramente nel nostro stile di vita ma anche per l’utilizzo che si fa di questa risorsa a dir poco prezioso in vari ambiti della nostra economia.
Le ultime notizie che arrivano da questo punto di vista rappresentano qualcosa in più di un semplice campanello d’allarme. A quanto pare, infatti, non ci resta ancora molto prima che l’acqua sulla Terra finisca in maniera definitiva. I tempi stringono da questo punto di vista ed è stato condotto a riguardo uno studio scientifico i cui risultati fanno, come si suole dire, tremare i polsi. Andiamo a vedere le ultime notizie che arrivano da questo punto di vista e che cosa dobbiamo sapere da questo punto di vista.
L’acqua sulla Terra sta per finire: ecco che cosa sapere a riguardo
Acqua e clima terrestre sono due aspetti strettamente collegati tra di loro. Proprio per questo motivo, mentre il clima subisce cambiamenti senza precedenti, a causa delle opere realizzate dall’uomo, anche il sistema idrico globale sta cambiando. In tal senso, a conferma di quanto detto fino a questo momento, è stato pubblicato un nuovo studio da parte di Nature Communications i cui risultati fanno tremare i polsi. A quanto si legge, infatti, ci sarà una grave, gravissima emergenza idrica sul pianeta Terra entro il 2100.
Grazie a questo studio sono stati stimati i tempi e la probabilità di eventi di carenza idrica estrema, noti anche come “day zero drought“, in tutto il mondo. Con il giorno zero si indica in pratica il momento in cui la regione o la città esauriranno le risorse idriche. Secondo questo studio, il 74% delle regioni mondiali soggette a siccità, comprese anche quelle con grandi bacini idrici, affronterà un rischio elevato di siccità gravi e durature in uno scenario di elevate emissioni.
Quasi il 35% di queste regioni potrebbe subire una grave carenza idrica già entro il 2030. Le zone maggiormente esposte sono le seguenti: Stati Uniti, area del Mediterraneo, Africa settentrionale, Africa meridionale, India, Cina settentrionale e Australia meridionale.