Pochi giorni dopo la scomparsa di Pippo Baudo, un’altra icona della televisione italiana è passata a miglior vita: stiamo parlando di Emilio Fede, noto giornalista e conduttore, il quale ci ha lasciati all’età di 94 anni durante la sera del 2 settembre presso la residenza San Felice di Segrate; l’ex direttore del TG4, stando alle ultime notizie, è scomparso per cause naturali.
Emilio Fede è noto ai più per la sua lunga carriera come direttore e conduttore dei principali telegiornali italiani: pur avendo svolto questo ruolo per anni al TG1, Videonews e Studio Aperto, il suo nome è indissolubilmente legato a quello del TG4 del quale è stato volto principale dal 1992 al 2012, dunque per 30 anni consecutivi.
Noi di Player, però, vogliamo omaggiare la memoria di Emilio Fede in maniera leggermente diversa dato che non tutti sanno che il celebre giornalista di origini siciliane è legato in qualche modo anche al mondo dei videogiochi: l’aspetto curioso di tutta questa storia è che il giornalista è sempre stato totalmente inconsapevole dei suoi cameo videoludici.
Quella volta che Emilio Fede è apparso in un videogioco italiano (e non solo)
Ci sono due tipologie di videogiocatori che probabilmente si ricordano di Emilio Fede: la prima è il videogiocatore generalista, che magari ha seguito le evoluzioni della comunicazione televisiva e del loro rapporto con i videogiochi; l’altro, invece, è il videogiocatore di nicchia, che per di più ha avuto occasione e modo di provare alcuni dei videogiochi più assurdi della storia del medium in Italia.
Il primo collegamento è tra il TG4, telegiornale di cui Emilio Fede è stato storicamente direttore e un servizio fatto uscire nel 2017 (periodo in cui Fede non lavorava in redazione, per precisazione); all’interno di questo servizio dedicato al mondo del terrorismo islamico i giornalisti riuscirono ad utilizzare alcune clip di gameplay di Assassin’s Creed Unity per un “simulatore di terrorismo” utilizzato nello stato islamico per addestrare le sue cellule in giro per il mondo.
Il secondo collegamento, invece, è decisamente più divertente: Emilio Fede, infatti, compare come un personaggio non giocante all’interno di Grezzo 2, total conversion di Doom diventata talmente famosa da essere uno dei pochi videogiochi impossibili da streammare su Twitch. All’interno del terzo livello della campagna il giocatore si trova a resuscitare dopo essere “caduto dal paradiso” e si ritrova a esplorare un grande cimitero pieno di non-morti; ad affrontare questi non-morti troviamo anche Emilio Fede, barricato al di sopra di un piccolo mausoleo con bocche da fuoco di importante calibro. Per la cronaca, il livello in questione, è chiamato proprio “Emilio Fede contro i zombi”.
Non ci sono notizie riguardo reazioni di Emilio Fede rispetto a questa sua comparsata all’interno di Grezzo2 ma sarebbe assurdo aspettarsi il contrario; quest’ultimo, infatti, è forse il videogioco più dissacrante e politicamente scorretto della storia videoludica Italiana e contiene innumerevoli altre citazioni al mondo della televisione Italiana, tra registrazioni audio di programmi televisivi o personaggi presi direttamente dal mondo del cosiddetto “trash”.

La presenza di Emilio Fede all’interno del gioco, in ogni caso, è stata sfruttata anche ironicamente come veicolo pubblicitario: una delle immagini “promozionali” del gioco presenti sulla pagina Social di Grezzo2 infatti inquadra il protagonista, Piro, mentre si appresta a malmenare il giornalista Italiano con i “baffi di Alberto Castagna”.
