Ecco una invenzione in cui potete mettere tutta la IA che volete e ne saremo tutti contenti: il robot che piega il bucato.
Ormai sembra che l’intelligenza artificiale debba prendere il sopravvento e portarsi via il lavoro di tutti. Ma, come ripetono molti anche tra quelli direttamente a rischio a causa delle società che hanno deciso che non siamo più in grado di fare niente da soli, in realtà si dovrebbe pensare di implementare le IA per rendere più facili quei lavori di tutti i giorni che portano via tempo per altro.
Se per esempio avessimo un robot che mette i piatti nella lavastoviglie e li tira fuori, oppure un robot che appende i vestiti negli armadi o piega il bucato, probabilmente non avremmo questo odio profondissimo e viscerale per l’intelligenza artificiale. Ecco che allora diventa interessante questo nuovo robot chiamato Figure 02 e che riesce ad afferrare e piegare i vestiti. Senza nessuno che lo comandi realmente.
Il robot che piega i vestiti potrebbe essere realtà
Come accennavamo prima, il problema dell’intelligenza artificiale che si insinua ovunque è che sembra volersi insinuare lì dove invece il nostro essere umani potrebbe dare un contributo importante e invece si tiene a quanto pare alla larga dalle faccende domestiche, che sono quello che tanti odiano fare.

Perché purtroppo la maggior parte di noi non ha a disposizione un budget casalingo per avere una domestica o un domestico che si occupi dei piatti, dei panni, di mettere a posto la spesa quando si torna dal supermercato: le cosiddette faccende.
Per questo motivo è interessante quello che è stato mostrato di recente con un video in cui il robot denominato Figure 02 viene messo davanti a una pila di panni da piegare.
Per ora forse non sarà il più veloce in assoluto ma già l’idea che qualcuno finalmente si stia occupando di creare delle intelligenze artificiali e dei robot che lavorano per toglierci un po’ di fastidio piuttosto che toglierci quello che ci identifica come esseri umani è un’ottima notizia.
Notizia nella notizia, a differenza di altri robot che sono stati presentati anche di recente, Figure 02 non ha un operatore che lo gestisce a distanza. Perché questo è un altro limite che si è incontrato spesso: quello che vediamo è un robot che si muove ma in realtà non è del tutto autonomo e c’è quindi bisogno di un operatore umano che si preoccupi di compiere, come un burattinaio, le azioni che poi il robot esegue davanti a tutti.
Lo stesso modello di robot è anche stato utilizzato a quanto pare con successo per 20 ore all’interno dell’impianto in cui vengono assemblate le BMW di Spartanburg. E quello che è affascinante è che non c’è stata necessità di eseguire un training apposito particolare. Tutto quello che è stato utilizzato sono state 500 ore di dati per una demo.
Il robot è quindi diventato un assemblatore provetto. E, nel video più recente, un perfetto uomo di casa.
Di nuovo, probabilmente per ora almeno qualunque persona umana potrebbe eseguire lo stesso compito un po’ più velocemente, ma quello che affascina è il fatto che il robot ci sia riuscito senza avere un apposito training, lavorando invece con i sensori e con quello che gli è stato già insegnato.
In particolare è stato affascinante vedere come il robot abbia cercato di aprire gli asciugamani che gli sono stati dati utilizzando anche il pollice, qualcosa che facciamo anche noi.
