Gaetano Pantaleo
Un corpo celeste, con il suo movimento nello spazio, sta attirando l’interesse di tutti gli studiosi e non solo. Già, perché si sta muovendo a gran velocità verso il Sistema Solare e la cosa, ovviamente, preoccupa anche in maniera del tutto fisiologica. Andiamo a vedere che cosa sappiamo a riguardo.
Come è evidente e noto a chiunque, lo spazio ha sempre suscitato un enorme fascino nelle persone. Chiunque nella propria vita, almeno una volta, ha guardato il cielo ed ha immaginato cosa possa esserci sopra la nostra testa. Il fascino che si prova in una situazione di questo tipo è tanto, visto che la nostra immaginazione può galoppare veloce. In contesti in cui c’è poco inquinamento ed in cui le condizioni meteorologiche lo consentono, le stelle sono un propulsore importante per la fantasia del genere umano e danno ancora più stimoli da questo punto di vista.
In tal senso, il movimento nello spazio è costante ed in tal senso ad attirare l’attenzione di tutti, soprattutto degli studiosi ma non solo, è uno strano, per così dire, corpo celeste che si sta avvicinando con un certo ritmo al Sistema Solare. Ed in tal senso, c’è grande curiosità da questo punto di vista e potrebbe esserci un interessante colpo di scena in tutta questa vicenda. Andiamo a vedere che cosa sappiamo a riguardo e quali sono i possibili risvolti di tutta questa vicenda affascinante ed interessante.
Corpo celeste si avvicina al Sistema Solare: che cosa sappiamo a tal proposito
Il corpo celeste in questione è cometa interstellare 3I/ATLAS che a gran velocità si sta avvicinando al Sistema Solare. La velocità, da questo punto di vista, è tale da non aver reso possibile l’invio di una sonda nuova dalla Terra per intercettare la sua traiettoria e vederla da vicino, anche perché è stata scoperta tardivamente. Per questo motivo, però, è già pronto un piano B, per così dire, ed un assist importante da questo punto di vista arriva da una sonda che è già presente nello spazio.
A parlarne è un articolo di Universe Today, che spiega come si può sfruttare la sonda Juno della Nasa che, ironia della sorte, è programmata proprio per distruggersi nei pressi di Giove, dove passerà questa cometa, per non correre il rischio di andarsi a schiantare un domani su uno dei satelliti. Di conseguenza, si è deciso di concedere ancora qualche giorno di vita, metaforicamente parlando, a questa sonda. Per renderlo possibile, però, servirà cambiare la sua rotta ma c’è poco tempo. La cometa in questione, infatti, una volta passata nei pressi di Giove, proseguirà la sua corsa allontanandosi dal Sistema Solare.