Giuseppe F.
Musk ha dovuto incassare una severa sentenza da parte di un tribunale. E i suoi nuovi piani industriali vanno in crisi.
Non un momento d’oro, per Elon Musk. Dopo la rottura con Trump, Il suo impero tecnologico appare sotto pressione. La Tesla è in crisi, Starlink sta rallentando e X sta perdendo utenti.
In generale, sembra che gli investitori siano un po’ in allerta. Ma, come sempre, Musk non ha intenzione di arrendersi. Negli USA la Tesla non è più finanziata dal Governo. In Europa, i veicoli elettrici vendono sempre meno: nel 2025, la casa automobilistica di Musk ha perso il primato nel settore dell’EV a favore di Volkswagen.
Musk punta tutto su Grok, la sua nuova intelligenza artificiale da integrare anche nelle auto, sul progetto dei robotaxi e sugli sviluppi della guida autonoma… Ma Wall Street vuole risultati concreti e guarda con preoccupazione a una recente sentenza federale che ha condannato Tesla a un mega risarcimento.
Una giuria federale di Miami ha emesso una sentenza storica contro la Tesla, ritenendola parzialmente responsabile per un incidente mortale avvenuto nel 2019 nello Stato della Florida. Il problema riguarda il sistema di guida assistita Autopilot, che secondo l’accusa non ha rilevato un ostacolo e non ha frenato in tempo.
La condanna a Tesla: Musk è nei guai
L’incidente risale al 25 aprile 2019, quando a Key Largo, in Florida, una Tesla Model S con Autopilot attivo ha provocato un incidente mortale. Il conducente, un certo George McGee, era distratto mentre cercava il telefono e si è dunque affidato all’Autopilot.
La Tesla, però, ha superato uno stop a circa 100 km all’ora e ha travolto un SUV. Dopo l’incidente una ragazza ventiduenne è morta e un altro giovane è rimasto gravemente ferito.
L’accusa ha citato la Tesla ritenendo che l’azienda avrebbe permesso l’uso dell’Autopilot in contesti non sicuri, come gli incroci urbani, e avrebbe pure nascosto o perso le prove utili a ricostruire la dinamica dell’incidente (quelli che l’auto dovrebbe registrare in automatico).
La giuria ha condannato la Tesla al pagamento di danni compensativi per un totale di 129 milioni di dollari. Poi ha condannato l’azienda a pagare altri 200 milioni di sanzioni. La società di Musk è stata dunque ritenuta responsabile per circa un terzo dei danni. Mentre il conducente, anche se non imputato in questo particolare processo, è stato ritenuto responsabile per il resto. Musk ha già annunciato di voler ricorrere in appello.