Gli smartphone Android escono dal medioevo, finalmente si potranno inviare file al pc con un tocco

Arriva il trasferimento android a pc

Google sta portando Nearby Share su PC, una funzione che consente agli utenti di condividere rapidamente e facilmente diversi tipi di file – come immagini, video, documenti, link e tanto altro – tra i vari dispositivi Android.

Ebbene sì! Nearby Share, la funzione Android utilizzata su oltre tre miliardi di dispositivi in tutto il mondo, sta finalmente arrivando su PC.

Logo Nearby Share

L’AirDrop di Android approda su PC

Preinstallato in quasi tutti i dispositivi Android, a partire dai dispositivi Android 6.0, Nearby Share -l’equivalente Android di AirDrop – consente il trasferimento di file tra i vari dispositivi Android e, grazie alla possibilità di sfruttare il Bluetooth, è possibile mandare e ricevere file sia online che offline.

“Nel 2020 abbiamo lanciato Nearby Share, un modo semplice e veloce per condividere file sui propri dispositivi e con gli amici che si trovano nelle vicinanze. Ora disponibile su quasi 3 miliardi di dispositivi Android attivi, Nearby Share ci permette di inviare e ricevere rapidamente contenuti su telefoni, tablet e Chromebook Android. Oggi stiamo espandendo Nearby Share a Windows come beta in regioni selezionate, in modo che un numero ancora maggiore di dispositivi possa lavorare meglio insieme.”

Grafica di Google che rappresenta il trasferimento di dati tra un PC e uno smartphone.

Ed è così che Google annuncia che la funzione Nearby Share sarà per la prima volta estesa anche ai PC Windows, rendendo ancora più semplice e immediato lo scambio di file, di grandi o piccole dimensioni. Attualmente Nearby Share è disponibile su smartphone Android e Chromebook e ora, in versione beta, anche su PC Windows.

Nearby Share è stato introdotto sul mercato da Google nel 2020. Il suo scopo era quello di aiutare gli utenti a inviare file tra diversi smartphone Android. Ora, però, anche gli utenti PC potranno inviare e ricevere file di grandi dimensioni in pochissimo tempo, senza bisogno di cavi esterni.

Come funzionare Nearby Share su PC

“Nearby Share Beta funziona con il PC Windows, sia che l’applicazione sia aperta sul desktop o in esecuzione in background. Per inviare una foto, un video o un documento dal PC a un dispositivo Android nelle vicinanze è sufficiente trascinarlo e rilasciarlo nell’app o selezionare “Invia con Nearby Share” nel menu del tasto destro del mouse. È sufficiente selezionare i dispositivi Android che si desidera condividere dall’elenco che appare”

Per far funzionare Nearby Share con un PC, occorre innanzitutto scaricare l’app per Windows. I trasferimenti tra i dispositivi Android – in questa fase beta sono supportati solo gli smartphone e i tablet Android, ma Google ha affermato che ne aggiungerà altri a breve – sono possibili anche tenendo in background l’app, quindi non è necessario averla in esecuzione in primo piano.

Altra grafica di Google che rappresenta il trasferimento di dati tra un PC e uno smartphone.

Purtroppo l‘Italia non fa parte del primo gruppo di nazioni che hanno avuto accesso a questa nuova funzione, quindi attualmente non è possibile provare Nearby Share sul vostro PC. Non sono pochi i paesi esclusi assieme al nostro: assieme all’Italia sono state escluse anche Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.

Ovviamente non ci sono notizie sulla data di rilascio italiana, ma se vi trovate tra i pochi paesi selezionati potete ovviamente già provarla: in questo caso vi basterà un PC dotato di un sistema in grado di collegarsi alla rete Wi-Fi o Bluetooth, e che possa funzionare con la versione a 64 bit di Windows 10. Una volta scaricata l’applicazione, vi basterà accedere con il vostro ID Gmail, assicurandovi che il Bluetooth o il Wi-Fi del vostro dispositivo sia attivato. Inoltre, affinché Nearby Share funzioni correttamente, i dispositivi devono trovarsi nel raggio di 5 metri l’uno dall’altro.