Dopo The Office Steve Carell ha avuto seri problemi con il suo lavoro

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Steve Carell ha da poco dichiarato che la serie TV cult The Office gli ha lasciato una pessima abitudine recitativa che non riesce ad abbandonare

Tutti conoscono la serie The Office. Le vicende della Dunder Mifflin hanno divertito ed appassionato milioni di fan in tutto il mondo, con battute che continuano ad essere ripetute anche oggi, a 10 anni dall’ultimo episodio andato in onda.

Alle volte, però, dopo aver partecipato a cult del genere è difficile scrollarsi di dosso i personaggi interpretati. Un esempio italiano è fornito da Carolina Crescentini che anche dopo anni dalla fine di Boris viene ancora apostrofata scherzosamente “cagna”, come ha dichiarato in una recente intervista.

Steve Carell segnato da The Office

The Office, invece, ha lasciato a Steve Carell una cattiva abitudine recitativa. Per sette stagioni, Carell ha interpretato il ruolo dell’amabilmente odioso manager regionale della Dunder Mifflin, Michael Scott, prima di lasciare lo show, anche se è tornato per un cameo emotivo durante il finale della serie.

Foto di Steve Carell in una nota scena di The Office

Girato in stile mockumentary, The Office vede spesso i personaggi rubare sguardi alla telecamera, il più famoso dei quali è Jim Halpert (John Krasinski), e utilizza anche la tecnica della “testa parlante” in cui i personaggi guardano direttamente in camera e condividono i loro pensieri o sentimenti privati.

Durante una recente apparizione al podcast Office Ladies condotto da Jenna Fischer e Angela Kinsey, Carell ha ammesso che dopo aver lasciato The Office è stato difficile per lui rompere l’abitudine di guardare la telecamera, cosa che ha fatto accidentalmente in ogni progetto da allora.

Non ho mai avuto un lavoro in cui non abbia guardato la macchina da presa a un certo punto. Almeno una volta. Sono sicuro che in Foxcatcher ho guardato nella telecamera e [poi mi sono detto]: “No. Non puoi commentare quello che hai appena fatto” Ha dichiarato Carell

E non è l’unico

Le co-protagoniste di Carell, Fischer e Kinsey, si sono dette d’accordo e hanno ammesso di essere state colpevoli della stessa cosa.

Lo stesso! Ormai non riesco a non rendere la macchina da presa un personaggio. È un’abitudine. Ha commentato la Fisher

Un regista mi ha detto: “Angela, hai appena guardato in fondo alla canna”. Ha aggiunto la Kinsey

Non solo The Office

Anche se la sitcom mockumentary gli ha lasciato una cattiva abitudine recitativa, Carell ha avuto alcuni grandi ruoli da quando ha lasciato The Office. Nel 2014, Carell ha interpretato in modo insolitamente drammatico il milionario e appassionato di wrestling John du Pont nel film Foxcatcher, ricevendo la sua prima nomination all’Oscar come miglior attore.

Steve Carell nel ruolo di John du Pont in Foxcatcher

Dopo aver ricevuto un totale di sei nomination agli Emmy per l’interpretazione di Michael Scott, Carell ha trovato rapidamente un altro ruolo nominato agli Emmy in The Morning Show di Apple TV nel ruolo di Mitch Kessler, un co-conduttore di morning show caduto in disgrazia.

Nel film di Adam McKay The Big Short, vincitore di un Oscar, Carell ha avuto modo di sfoderare le sue doti sia comiche che drammatiche nel ruolo del gestore di hedge fund Mark Baum, in costante stato di disgusto nei confronti delle banche americane, probabilmente la sua migliore interpretazione dai tempi di The Office.

Carell ha recentemente recitato per FX nella miniserie di Hulu Il paziente e ha in programma ruoli in Imaginary Friends di Krasinski e Asteroid City di Wes Anderson. Speriamo che la carriera di Carell continui a prosperare dopo The Office, nonostante qualche sguardo in camera di troppo.