Inutile prendere freddo, da oggi per far serata basta uno smartphone

basta freddo fare serata con lo smartphone

Una nuova app proveniente dall’Oriente sta conquistando tutti: presto travolgerà la nostra vita sociale ed i rapporti con gli amici

I social già hanno monopolizzato la nostra vita sociale da oltre un decennio. Adesso, il loro nuovo obiettivo sembra essere quello di sostituirla completamente con una realtà virtuale. Per quanto l’universo Meta non abbia mai conquistato il cuore degli utenti, un nuovo prodotto potrebbe a breve riuscire nell’intento.

Probabilmente non ne avete ancora sentito parlare perché, al momento, si sta diffondendo solo in Asia, ma l’app che distruggerà completamente la vita sociale probabilmente ci travolgerà a breve, così come fu per l’arrivo di TikTok dalla Cina.

Cos’è Bondee?

L’applicazione di social networking con avatar virtuali è stata lanciata il 17 gennaio e, in meno di un mese, Bondee ha raggiunto la vetta delle classifiche degli app store in diversi Paesi e ha accumulato più di 5 milioni di download su Google Play. Si tratta di un record, sette mesi più veloce di Instagram, che ottenne “solo” 1 milione di download dopo due mesi dal suo esordio.

Bondee è stata sviluppata da Metadream, una startup tecnologica con sede a Singapore e con team aggiuntivi in Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti. Secondo il sito web di Bondee, la società ha in programma di aprire uffici anche in Thailandia e nelle Filippine. Bondee è attualmente disponibile in diversi Paesi asiatici, tra cui Giappone, Corea del Sud, Singapore, Thailandia, Filippine e Malesia.

Fare serata, comodamente dal divano di casa

Bondee è un’applicazione di social networking che consente agli utenti di connettersi con un massimo di 50 amici più stretti in una piazza virtuale. L’applicazione include le tipiche funzioni di chat disponibili sulla maggior parte delle piattaforme social. Ma, a differenza della maggior di queste ultime, gli utenti possono creare il proprio avatar scegliendo tra un’ampia selezione di abiti e acconciature alla moda, nonché decorare il proprio spazio per far sì che gli amici lo visitino.

Quindi, se volete invitare qualcuno a casa, ma non volete la fatica di mettere in ordine, pulire o persino cucinare, basta invitare tutti nella vostra nuova casa virtuale.

The Sims, ma alla moda

Bondee è una sorta di The Sims, il videogioco di simulazione di vita uscito per la prima volta nel 2000, dove però i personaggi virtuali e le opzioni di arredamento della nuova piattaforma appaiono più giovani e giocosi. Dal suo lancio, le guide alla moda e i consigli per l’arredamento di Bondee sono stati condivisi su varie piattaforme di social media come Instagram, Twitter, TikTok e persino Pinterest.

Probabilmente questa particolare predisposizione presterà il fianco ad una veloce quanto aggressiva commercializzazione dell’app, dove ogni brand cercherà di accaparrarsi un oggetto da vendere sul social per pubblicizzare nella vita vera.

Molti utenti hanno anche postato i loro nomi utente e codici QR di Bondee sui loro social, incoraggiando altri utenti ad aggiungerli come amici nell’app.

Già luci ed ombre

Non è stato tutto rose e fiori per Bondee. Nei primi giorni del suo rilascio, i creatori dell’app si sono scontrati con voci di fuga di informazioni sulle carte di credito.

Sebbene i dati della carta di credito o i dati finanziari non vengano richiesti al momento dell’iscrizione a Bondee, secondo la CNA la sua politica sulla privacy in passato mostrava l’opzione di acquisti in-app per procurarsi prodotti unici e personalizzati sulla piattaforma. In un aggiornamento del 29 gennaio, Metadream ha rimosso ogni riferimento a questi particolari acquisti dalla sua politica sulla privacy.

Secondo le accuse, quindi, i dati aggiunti all’app per queste micro-transazioni sarebbero stati divulgati o comunque utilizzati in modalità illecite. Accuse molto simili a quelle mosse contro TikTok per quanto riguarda la gestione della privacy.

L’azienda ha respinto tutte le richieste di risarcimento che la accusano di aver fatto trapelare informazioni sulle carte di credito, ma la rimozione netta di ogni contenuto a pagamento fa aumentare i sospetti a riguardo.