Michelle Hunziker e Fabio De luigi tornano con una serie amatissima, ma c’è un errore madornale

TORNA LOVE BUGS

I servizi di streaming dominano ormai il mercato dei contenuti online. Chiunque voglia fruire di un qualsiasi contenuto, che sia un film, una serie TV, un documentario, un anime o, addirittura un concerto, potrà “recarsi” sul servizio streaming che preferisce e attingere da una vasta scelta. Il mondo dello streaming online, oltre a proporre nuovi contenuti, cercando di seguire le tendenze o di crearne di nuove, si ritrova a proporre prodotti televisivi difficili da reperire, così da renderli fruibili anche da generazioni che per questioni anagrafiche non hanno mai potuto usufruirne.

Prime Video e piattaforme streaming

Logo Prima Video
Amazon nella mischia

Come detto, di piattaforme di contenuti streaming online ne esistono quante se ne vogliono. Tra le più importanti va ricordata sicuramente Netflix, una delle primissime piattaforme a farsi conoscere prima in America e poi nel mondo, per la facilità con cui potevano essere fruiti i contenuti al suo interno. Al costo di un abbonamento mensile, era possibile accedere ad un catalogo vasto, con contenuti che andavano dai più generalisti a quelli più di nicchia, così da non lasciare nessuno scontento.

Col passare degli anni e la fama di tali piattaforme in costante crescita, anche altri grandi nomi dell’industria dell’intrattenimento e non, hanno deciso di buttarsi nella mischia, avanzando proposte che potessero contrastare Netflix e i suoi anni di vantaggio sui competitors. Nasce così, ad esempio, Disney+, piattaforma dedicata a tutti i prodotti a marchio Disney, nonché tutti i prodotti le cui case di produzione sono state acquistate da Disney come ad esempio Marvel e FOX.

Tra le più utilizzate in Italia e nel mondo, si piazza anche Prime Video, la piattaforma streaming di proprietà di Amazon. Il colosso americano del commercio online, da diversi anni infatti, propone un piano d’abbonamento annuale che, oltre a garantire consegne gratis per ogni articolo venduto e spedito da Amazon (a prescindere dal costo dell’articolo), mette a disposizione una vasta gamma di servizi collaterali che, se sfruttati, possono coprire tutto lo spettro dell’intrattenimento che una persona si aspetta.

Si comincia ad esempio con Amazon Music. Rivale del noto Spotify, Amazon Music è una piattaforma di streaming musicale che permette di accedere ad una smisurata gamma di contenuti musicali, in modo da avere la musica che più amate sempre a portata di mano; ebook Prime Reading con cui è possibile avere accesso ad un’ampia libreria digitale, così da non restare mai senza qualcosa da leggere.

La lista continua con servizi dedicati ai fruitori della piattaforma Twitch, che possono sostenere i loro creator preferiti sottoscrivendo un abbonamento gratuito. E ancora, il servizio Amazon Prime Photo mette a disposizione uno spazio d’archiviazione vasto per tutte le foto che non vogliamo tenere a prendere polvere nella galleria del cellulare.

Ma il servizio che forse più di tutti rende appetibile la sottoscrizione dell’abbonamento ad Amazon Prime, è il servizio di streaming online, Prime Video. Grazie a Prime Video infatti, si ha accesso ad una quantità incredibile di contenuti, adatti a tutti i gusti. Che si cerchi un film romantico, uno drammatico, una commedia o una bella serie TV che occupi i nostri pomeriggi, Prime Video avrà la risposta adeguata.

Molti show italiani, ormai impossibili da reperire altrove, hanno trovato in Prime Video una casa accogliente. Basti pensare a Camera Café, sit-com andata in onda prima su reti Rai e poi Mediaset, basata sull’omonimo format francese e che, dopo la sua conclusione, era diventata introvabile. Prime Video l’ha ripescata e tutti possono usufruirne.

E a quanto pare, Amazon l’ha fatto di nuovo, ma qualcosa potrebbe essere andato storto.

Love Bugs e le pubblicità dimenticate

Fabio De Luigi e Michelle Hunziker
Michelle!

Molti programmi andati in onda in chiaro qualche anno fa, per tanti fattori continuano ad essere amati dagli spettatori. Che si tratti di un ricordo nostalgico o del fatto che siano praticamente introvabili da qualunque parte, c’è sempre un fattore che permette di rivalutare cose viste anni prima, tanto da arrivare a considerarli cult.

Una cosa del genere è successa a Love Bugs. Per chi non la conoscesse, si tratta di una sit-com italiana, basata sul format canadese Un Gars, Un Fille, andata in onda tra il 2004 e il 2007. Con le sue 3 stagioni e il suo umorismo semplice ma efficace, aveva conquistato i cuori di chiunque cercasse un intrattenimento leggero e veloce, senza arrovellarsi troppo.

La serie seguiva la vita quotidiana di una coppia e delle loro infinite vicissitudini, che si trattasse di liti, gelosie o atteggiamenti di complicità. La coppia che molti ricordano con più trasporto è sicuramente quella formata da Fabio De Luigi e Michelle Hunziker.

A seguito di richieste e rumoreggiamenti del web, Prime Video ha deciso di cogliere la palla al balzo e di inserire la serie completa nel suo catalogo, rendendola fruibile dopo anni di assenza da ogni piattaforma ufficiale. Tuttavia, qualcosa è andato storto.

Pare infatti che, gli unici file disponibili delle puntate di Love Bugs, fossero proprio quelli andati in onda anni fa. Non ci sarebbe nulla di strano, se non che, mettendo la serie sulla piattaforma, chi supervisiona questi meccanismi, ha dimenticato di tagliare gli spazi pubblicitari che, evidentemente, erano raccolti insieme alle puntate.

Il risultato è stato esilarante: molti utenti hanno segnalato di essersi ritrovati, di punto in bianco, ad assistere a spot pubblicitari inseriti ai tempi della prima messa in onda, dall’ente che se ne occupava, per dividere uno sketch dall’altro. Pubblicità ormai sepolte nella memoria di tutti come ad esempio quelle che cercavano di vendere delle suonerie alquanto discutibili per il proprio cellulare. In un’era in cui internet non era una risorsa abbordabile, queste pubblicità erano l’unica possibilità per avere una suoneria spiritosa.

Prime Video non è comunque nuova a questi strafalcioni: solo poco tempo fa, quando inserirono nel loro catalogo Camera Café, si presentò lo stesso esilarante errore e gli utenti si ritrovarono ad assistere a spot pubblicitari della Mediaset dei primi anni 2000.

Un po’ di attenzione in più non guasterebbe, ma se i risultati sono così esilaranti, tutto è perdonato. Con la scusa, i più grandicelli hanno potuto fare un tuffo nel passato mentre le nuove generazioni hanno imparato qualcosa che, altrimenti, difficilmente sarebbe arrivata a loro.

Al momento in cui scriviamo, la situazione dovrebbe essere tornata alla normalità e le pubblicità moleste, dovrebbero essere state rimosse da Prime Video.