Scandalo nel mondo di Call of Duty | Traffico illegale di dati

CALL OF DUTY UFFICIALE FURTO DI DATI

Nel mondo virtuale la nostra privacy è costantemente a rischio e questo lo sappiamo bene. Informazioni personali, documenti, conversazioni e dati di ogni tipo sono l’obbiettivo principale dei pirati del web e beni da salvaguardare ad ogni costo.

Sappiamo anche bene che ci sono dei settori particolarmente a rischio: ad esempio quando ci lasciamo andare allo shopping online sappiamo che dobbiamo fare attenzione ai siti che utilizziamo e, soprattutto, a quelli in cui affidiamo dati importantissimi come il numero della carta di credito.

Non andremmo mai a pensare che anche videogiocando tranquillamente con amici la nostra privacy potrebbe essere in serio pericolo.

La scoperta

Eppure, la scoperta fatta da un noto Tiktoker, @thunder_keck potrebbe cambiare la nostra concezione di sicurezza e tranquillità.

Il creator è famoso per esplorare il dark web, la parte di internet priva dei normali controlli in cui è possibile vendere o comprare qualunque cosa, persino le più illegali. I suoi video, in genere, denunciano le violazioni presenti in questa parte oscura del web e, in genere, sono molto affidabili e, per questo, apprezzati.

La sua nuova scoperta riguarda, in particolare, una pesante violazione della privacy avvenuta durante una sessione di gioco di Call of Duty Warzone 2.0, ultimo titolo della nota serie dedicata agli sparatutto online.

Questo sito sul Dark Web – spiega il tiktoker – è da pazzi. Il sito si chiama CallOfDuty LobbyLeaks e praticamente ti permette di cercare un GamerTag ed ascoltare quello che è stato registrato nelle lobby in cui ha partecipato. Di base sono riusciti a creare questo sito grazie ad oltre 600.000 ore di gioco e conversazioni registrate da alcuni bot in TUTTI i giochi di Call of Duty usciti fino ad ora.

Dunque, tutte le chat vocali di ogni partita, dal 2013 ad oggi, possono essere reperite ed ascoltate su questa pagina del Dark Web o, persino, acquistate. In queste conversazioni potrebbero esserci dichiarazioni personali, dati sensibili o, in generale, informazioni private a cui chiunque potrebbe accedere ascoltandole.

Il creator ha provato in prima persona cercando proprio una sua chat vocale e riuscendo facilmente a reperirla. Il sito offre una preview di circa un minuto, ma, pagando, è possibile ottenere l’intera registrazione audio della chat.

Potreste esserci anche voi

Se, giocando a COD, qualunque titolo della saga, avete mai preso parte ad una chat vocale, è sicuro che anche la vostra conversazione è reperibile nel Dark Web ed in vendita per chiunque. Una situazione gravissima a cui Activision non ha ancora risposto.