Il furbetto del giorno: si finge incinta e prova a imbarcare iphone e chip

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Se pensate di poter ingannare i funzionari della dogana facendogli credere di essere incinte e che in realtà non state contrabbandando centinaia di processori Intel e iPhone in una protesi legata alla pancia, ripensateci.

È quanto ha imparato una donna che ha tentato un’impresa del genere al posto di controllo doganale del porto di Gongpei in Cina, secondo quanto riportato da diversi notiziari.

Il piano fallito

Secondo quanto riferito, la donna stava entrando nel continente da Macao il 25 novembre, quando un funzionario doganale ha notato e poi chiesto informazioni sulla sua postura anomala. La donna ha detto di essere incinta di circa cinque o sei mesi, ma l’ispettore si è apparentemente insospettito perché la pancia sembrava abbastanza grande da far pensare che fosse nel terzo trimestre.

In circostanze normali, probabilmente non è saggio esaminare l’aspetto di una donna apparentemente incinta, ma quando i funzionari doganali hanno utilizzato una macchina per l’ispezione, hanno dichiarato di aver scoperto che la donna non era in dolce attesa e che, in realtà, stava usando una protesi per nascondere 202 chip Intel e nove iPhone.

Secondo i funzionari doganali, la donna è stata trattenuta.

Non è il primo caso

Non è certo la prima volta che si sente parlare di contrabbandieri che cercano di far passare centinaia di processori attraverso i posti di blocco della dogana cinese.

Ad esempio, nel giro di poche settimane, durante l’estate del 2021, i funzionari doganali cinesi hanno catturato tre camionisti che cercavano di contrabbandare chip.

Analogamente a quest’ultimo incidente, l’anno scorso gli agenti doganali cinesi hanno scoperto un camionista con 256 CPU Intel del valore di circa 800.000 yuan (attualmente 115.000 dollari) attaccate ai polpacci e intorno al busto.

Un mercato grigio

Gli episodi di contrabbando fanno parte di un importante mercato grigio dei semiconduttori in Cina, sorto nel 2020 quando le interruzioni causate dalla pandemia COVID-19 hanno reso difficile reperire i chip. Mentre alcune carenze di chip si sono attenuate altrove, la situazione delle forniture in Cina si è complicata a causa delle recenti sanzioni degli Stati Uniti, volte a limitare l’accesso del Paese a chip e apparecchiature per semiconduttori avanzate.

Secondo Bloomberg, il mercato grigio dei semiconduttori in Cina è composto da centinaia di rivenditori che sono noti per vendere chip di seconda mano o antiquati a un prezzo fino a 500 volte superiore al loro costo originale.

Per quanto riguarda gli iPhone, il contrabbando di questi dispositivi nella Cina continentale è una pratica diffusa da tempo, a causa delle tasse d’importazione più elevate che li rendono più costosi rispetto a zone limitrofe come Hong Kong.

Come nel caso dei chip per computer, i contrabbandieri hanno cercato di far passare i dispositivi Apple attraverso i funzionari della dogana legandosene un mucchio sul corpo, come questo tizio che nel 2015 ne aveva 94 addosso.

Ora che possiamo escludere dalla lista la “donna che finge una gravidanza per contrabbandare chip e telefoni”, ci chiediamo in quali altri modi creativi le persone cercheranno di contrabbandare prodotti high-tech. Senza dubbio ci sono esempi di successo di cui non sentiremo mai parlare.