Scontro fra titani al Kiev Major #3 – Finalissima

30 Aprile 2017: 20.00. Virtus.Pro e OG entrano sul palco del National Palace of Arts, pieno zeppo di persone pronte per assistere allo scontro fra titani. E che scontro: da una parte l’unico team al mondo a vincere 3 Major; dall’altra un’organizzazione storica che compete dai primissimi tempi di DotA, la cui bandiera è ora tenuta alta da una squadra di giovani promesse. Sicuramente i Virtus.Pro non sono paragonabili agli SG e-sports in termine di esperienza e abilità, ma di fronte agli OG chiunque sembrerebbe un underdog, uno sfavorito: una di quelle squadre che, intervistate dopo l’inevitabile sconfitta, ci si aspetterebbe che dica “Già tanto se siamo arrivati qui e grazie a tutti del supporto”. Ma questi non sono i nuovi Virtus.Pro: è da un po’ che sentono l’odore del primo premio, ora più che mai, e non hanno fatto tutta questa strada per lasciarselo scappare.

Dopo aver ottenuto performance da paura sia nei gruppi sia sul main stage, queste due squadre sono determinate più che mai a chiudere questa storia una volta per tutte. Si va in scena.

og kiev major finals
I tre volte campioni.

Game 1

 

Draft praticamente perfetto per entrambi i team. I Virtus.Pro subito in una posizione di comando, che aumenta sempre di più fino al quarantesimo minuto, dove la situazione era stabile a 17k di oro in più per i VP e 10k di esperienza: ma mai sottovalutare l’abilità degli OG di dirigere l’azione per trasformare una situazione di svantaggio in una a loro vantaggiosa. Dopo altri otto minuti gli OG erano nettamente sopra gli avversari: non è bastata l’ottima performance di No[o]ne sull’Ursa (protagonista di una giocata da manuale: un perfetto blink alla cieca per trovare S4, nascosto tra gli alberi), neanche le Reverse Polarity divine di 9pasha col Magnus. Grazie ad un team fight vinto in maniera brillante al quarantaquattresimo minuto, gli OG sono corsi in direzione della base dei Virtus.Pro, e grazie al danno mostruoso del Terrorblade di N0tail sono riusciti a chiudere il game.


Game 2

 

Partita molto più lineare. Draft per i VP quasi identico, che riconfermano la combinazione Warlock-Ursa-Magnus: dopo aver riconquistato il comando della partita, come nel game precedente, questa volta hanno aggiustato il loro stile di gioco in modo da non lasciare spazio agli OG di recuperare. Perfetto il cambio di carry, da Slark a Terrorblade, che gli ha consentito di assediare la base degli OG molto più facilmente: RAMSEZ666 ha totalizzato un danno alle strutture di 18 000 alla fine della partita.

1-1, palla al centro.


Game 3

 

kiev major virtus pro finals
I 5 condottieri.

Con Ursa bannato, i Virtus.Pro hanno optato per una squadra più resistente: Axe, Lifestealer e Dragon Knight. Dal canto loro, gli OG hanno sfoderato la Medusa di N0tail e lo Storm Spirit per ana. L’Axe di 9pasha è stato uno degli MVP della partita, creando spazio per il Lifestealer e limitando moltissimo i movimenti degli OG: alla prima notte il Night Stalker ha iniziato a girare per cercare delle eliminazioni facili e ciò ha minato ancora di più l’abilità degli OG di trovare il proprio spazio vitale all’interno della mappa. A lungo andare, il Lifestealer è diventato così grosso che gli OG erano obbligati a scegliere se concentrarsi sull’uccidere lui, lasciando il resto della squadra avversaria libera di fare i disastri, oppure ignorarlo completamente e cercare di badare a tutti gli altri, regalando via libera a RAMSEZ666 per decimare le linee nemiche.

Bonus Clip: No[o]ne 9K Armlet toogle. Numeri da finale.

La folla ha perso la testa appena il “gg” è stato chiamato: manca solo un altro game per decretare i VP vincitori incontrastati dell’evento. Ma gli OG non si sono ancora dati per vinti.


Game 4

 

Partita molto pacata: gli OG ripiegano sui loro classici; Earth Spirit per JerAx, altro Terrorblade da parte di N0tail ed Enigma per S4. Meno uccisioni e più gioco strategico: gli OG sono stati capaci di utilizzare la propria abilità di pushing per togliere tutto lo spazio ai VP, portandosi a casa la prima torre tier 3 prestissimo, per la precisione al ventitreesimo.

2-2: la seconda finale di un evento Valve che arriva ad un game numero cinque; la prima è stata la mitica finale del TI 3 Alliance – Na`Vi.


Game 5

 

L’Enchantess fa la sua prima apparizione al Kiev Major, giocata da Lil: abbastanza esotico anche il resto del draft, con l’entrata in scena dell’Alchemist da parte di RAMSEZ666, Troll Warlord per ana e Timbersaw per N0tail.

Anche questa volta i VP passano subito in vantaggio, grazie anche al Outworld Devouver di No[o]ne che rende la vita impossibile per il Troll Warlord nella mid lane. Uccisione dopo uccisione, torre dopo torre, i Virtus.Pro sembrano inarrestabili e la folla inizia ad agitarsi sempre di più: ma, grazie ad uno spostamento tattico attorno a Roshan, gli OG riescono ad ingaggiare i VP e trovarli con la guarda abbassata; l’Alchemist è il primo a cadere e, senza la loro fonte di danno, tutti gli altri eroi della squadra russa seguono il suo destino.

É il trentacinquesimo minuto e il vantaggio dei VP è appena finito. Da questo punto in avanti, il Troll Warlord inizia a diventare una macchina inarrestabile, resistendo ad una quantità allucinante di danno nei combattimenti e stordendo costantemente gli eroi nemici.
Poco prima del sessantesimo minuto gli OG distruggono tutte le baracche nemiche, guadagnandosi i mega creeps: i VP cercano di resistere fino alla fine, ma non c’era più niente da fare. Una rimonta da manuale, degna di una delle squadre migliore del mondo.

3-2 e la serie si conclude con gli OG vincitori, per la quarta volta.

The champions

É questo l’inizio di una dinastia? Gli OG, con questa quarta vittoria in un Major Valve, si confermano come il team da battere: calmi, razionali e determinati, anche quando sono messi con le spalle al muro questi ragazzi riescono sempre a rimboccarsi le mani, e ad escogitare il modo migliore per recuperare lo svantaggio e trasformarlo in una partita vinta.

Tanto di cappello ai VP per questa performance decisamente invidiabile: speriamo di trovarli in forma per i prossimi tornei e, soprattutto, per lo scontro più importante di tutti; The International 2017.

Seattle si avvicina: e non vediamo l’ora.