Cronache Perdute di Gotrek & Felix | Episodio 04

Gotrek e Felix nelle Cronache Perdute

Cara gente, benvenuti nel quarto episodio delle Cronache Perdute di Gotrek & Felix! Quest’oggi la serie si sposta verso un contenuto non propriamente narrativo. Tra il materiale rimasto sepolto nel tempo c’è anche un’intervista. Tra il 1997 e il 2004, Games Workshop ha pubblicato una rivista chiamata Inferno!, dedicata a una moltitudine di racconti brevi e talvolta anche interviste agli autori. Un genere di contenuto che ora siamo abituati a vedere con regolarità tramite White Dwarf e Warhammer Community.

Il numero 36 di maggio/giugno 2003 era tutto dedicato a Gotrek & Felix, poiché in quel periodo stava avvenendo la pubblicazione di Sventragiganti, il settimo romanzo della serie. Per l’occasione, William King fu intervistato Matt Ralphs, noto per essere stato l’autore dell’Edificante Abecedario del Fante Imperiale di Warhammer 40.000 e tra i curatori di numerosi libri d’ambientazione, tra cui The Life of Sigmar, The Empire at War e Liber Chaotica.

Immagine per Indice delle Cronache Perdute

Partendo dalla prima domanda di Ralphs, ecco cosa si dissero.

Gotrek e Felix emergono come personaggi creati dallo Studio. Ciò ne ha reso più semplice lo sviluppo nel momento in cui li hai presi per i tuoi romanzi?

In realtà creai Gotrek e Felix negli anni ’80 e Games Workshop li rese dei personaggi nei primi ’90. La stessa cosa avvenne con Thanquol.

È stata una sfida sviluppare la progressione nella caratterizzazione del duo man mano che il loro viaggio continuava?

Dipende da che cosa intendi. Felix è diventato più tenace e più cinico con il proseguimento della serie. Gotrek rimane tutto sommato lo stesso di sempre. Non ha propriamente ricevuto sviluppi, ma occasionalmente vediamo lati leggermente differenti della sua personalità. Questo è parzialmente dovuto al suo essere un nano e all’età che lo rende radicato nelle sue abitudini. Felix, invece, sta ancora crescendo.

Gotrek e Felix sono una coppia strana, ma funzionano così bene insieme. Secondo te perché?

Forse funzionano proprio per la loro stranezza. Uno contrasta l’altro e ognuno conforta l’altro. Non credo che due sventratori funzionerebbero così bene.

Quindi si tratta della classica coppia di personaggi contrastanti da sitcom che creano situazioni interessanti o divertenti, come Steptoe and Son o Fawlty Towers?

Sì, esattamente, anche se odio ipotizzare chi della coppia sia Harold e chi Basil.

NOTA: Qui c’è una piccola nota da fare per comprendere a pieno la risposta di William King. Harold Steptoe è uno dei protagonisti di Steptoe and Son, una sitcom britannica mai arrivata in Italia, a differenza del remake statunitense Sanford and Son. Harold Steptoe è un personaggio sognatore, con grandi ambizioni personali e desideroso di esplorare il mondo, in particolar modo per allontanarsi dalla famiglia e dalla relazione con il padre. Basil Fawlty, invece, è uno dei protagonisti di Fawlty Towers. Uno snob misantropo e cinico, ossessionato dal bisogno di attrarre ospiti d’alta società all’interno del suo hotel.

L’umorismo ricopre una parte importante nella tua scrittura. Quanto pensi sia importante per l’enorme successo dei libri di Gotrek?

Penso che l’umorismo sia una parte necessaria della serie, poiché altrimenti sarebbe tutto spietatamente tetro. È necessario avere del sollievo dalle cose, deve esserci un po’ di pausa dal massacro.

Gotrek e Felix viaggeranno per tutte le nazioni dell’universo di Warhammer? E pensi che rimarrà molto in piedi quando Gotrek avrà finito questo viaggio?

Vorrei certamente far vedere loro un po’ di mondo in più. Sfortunatamente il mio piano di distruzione del mondo di Warhammer una città alla volta è stato scoperto, quindi vuol dire che dovrò lasciare qualche sopravvissuto.

Ulrika tornerà all’interno di storie future?

Quasi certamente. E con qualche interessante sviluppo per il personaggio.

Max tornerà indietro così da fare rapporto alla sua organizzazione? Siccome incontreranno Teclis in Sventragiganti, pare un peccato lasciarlo andare.

Max e Snorri potrebbero tornare piuttosto presto. Stavo lavorando a un racconto breve su di loro per questo numero di Inferno!, ma mi sono lasciato trasportare dalla novella e ho esaurito lo spazio e il tempo. Sul lungo periodo, vedremo nuovamente gran parte dei personaggi secondari, almeno una volta.

Sventravampiri è stato un romanzo piuttosto cupo. Vedremo ulteriori storie più spensierate prima della fine?

Lo spero, ma le cose sembrano diventare progressivamente più cupe man mano che la serie prosegue.

Come mai la pensi così?

Per molte ragioni. Alcune hanno a che fare con eventi della mia vita. Alcune riguardano il fatto che il mondo di Warhammer diventa sempre più cupo man mano che lo scopri di più e Felix se ne sta rendendo conto. Per la natura stessa delle avventure, sta scoprendo cose che gran parte delle persone ignora. Inoltre, diciamocelo, Gotrek si sta lentamente avvicinando al proprio fato. Non è esattamente una prospettiva piacevole.

Prevedi la scrittura di un prequel di Trollslayer dove potremo realmente leggere nel dettaglio il primo incontro tra Gotrek e Felix, e magari un po’ di storia in più su cosa facevano prima di avere l’un l’altro per ficcarsi nei guai o tirarsene fuori?

Un giorno mi siederò e certamente scriverò la storia del loro incontro. Prima o dopo, la questione dell’oscuro passato di Gotrek dovrà essere affrontata. Ho qualche idea per la realizzazione di un libro al riguardo.

So che tanti dei nostri lettori saranno molto felici di sentirlo! Hai già qualche idea concreta, o per ora stai solamente rimuginando sulle varie possibilità?

Beh, tutto sommato sappiamo come si sono incontrati, quindi quello non cambia. Probabilmente lo farei cominciare nel momento in cui Felix viene espulso dall’università o giù di lì, poi procederei con il classico ritmo a rotta di collo verso l’incontro. Potrebbero esserci delle avventure ambientate all’interno di Altdorf e forse qualcosa di legato ai culti del Caos. Escludendo ciò che le persone sanno già, niente di tutto ciò è scolpito nella pietra.

Felix ha promesso di restituire la sua spada magica ai legittimi proprietari, ma per ora non ci è ancora riuscito. L’origine della spada e i suoi legittimi proprietari, o qualsiasi cosa della sua natura, saranno mai inclusi in una futura storia di Gotrek & Felix?

Ehm, forse. Qualcosa della sua natura è già stato detto in Sventradraghi. Qualcos’altro potrebbe essere rivelato più avanti.

Sei al corrente del cameo di Gotrek in “Warhawk” di Jack Yeovil, scritto dieci anni fa e pubblicato lo scorso anno all’interno di Silver Nails? Se sì, la rivelazione del passato di Gotrek, ossia l’essere stato un membro degli Sgominatori di Vastarien, verrà mai menzionata nuovamente? Inoltre, è stata un’idea tua o di Jack?

Sì, l’ho letto quando fu scritto. Per quanto riguarda gli Sgominatori di Vastarien, so che se ne discuteva durante gli anni di GW Books, ma non ricordo di chi fosse stata l’idea originariamente.

NOTA: Anche per questa domanda, un breve appunto. Per chi non lo sapesse, Games Workshop non ha sempre avuto con sé la casa editrice Black Library. Dal 1993 al 1995 era esistita Boxtree e dal 1989 al 1991 era esistita GW Books. Quest’ultima fu la sussidiaria che si occupò di pubblicare i primi romanzi di Warhammer Fantasy, Warhammer 40.000 e Dark Future. Boxtree ristampò svariati libri pubblicati precedentemente e terminò la propria esistenza dopo la pubblicazione di Chaos Child di Ian Watson.

Gotrek sta allo Scotsman come Felix sta al Sassenach?

No comment…

NOTA: La divisione culturale tra Inglesi e Scozzesi è ben nota ai più. Con questa domanda, l’intervistatore chiede se Gotrek e Felix siano paragonabili al rapporto tra uno Scozzese e un Inglese medi.

Come hai conosciuto Games Workshop e Black Library?

Molto tempo fa comprai il primo numero di White Dwarf. Da quel momento ho sempre conosciuto GW. Ho saputo di Black Library quando Andy Jones mi chiese di scrivere qualcosa per essa intorno al 1997.

Quale pensi sia stata la grande svolta della tua carriera da scrittore?

Una fu vendere la mia prima storia. Un’altra fu l’uscita di Sventratroll.

Di cosa parlava la tua prima storia?

Soldati geneticamente modificati sganciati nelle giungle dell’America Centrale. Penso sia stato riportato sul sito trollslayer.net.

Quale fu la prima cosa di cui ricevesti la pubblicazione?

Si trattava di un articolo nella rivista amatoriale chiamata Superhero UK, molti anni fa. Era una recensione del fumetto Watchmen di Alan Moore.

Almeno per quanto ti riguarda, essere uno scrittore a tempo pieno è il miglior lavoro del mondo?

Praticamente sì!

Quale è stato il tuo lavoro peggiore?

Un tempo sono stato un impiegato statale. Lo odiavo.

Come ti senti avendo un intero numero di Inferno! dedicato alle tue opere?

Sono onorato.

Hai un metodo per avere a che fare con curatori fastidiosi che continuano a seccarti?

Fino ad ora non sono stato seccato. Solitamente, se ne ho bisogno, riesco a comunicare la mia disapprovazione a qualcuno.

Per te la scrittura di Farseer, un romanzo i cui personaggi Eldar sono così lontani dagli Sventratori o dai Lupi Siderali, ha costituito un’interessante deviazione?

Sì, ho sempre apprezzato lavorare sugli Eldar. Sono davvero differenti. Ho trovato interessante allo stesso modo la scrittura di Janus Drake e Simon Belisarius. Sono i primi “civili” del 40k che ho realmente osservato.

A quale altro “tipo” di personaggio vorresti lavorare in futuro?

Non ci ho mai realmente pensato. L’unica nuova serie per cui io abbia delle idee è una riguardante gli alti elfi Tyrion e Teclis.

In Artiglio di Ragnar, il giovane Ragnar sviluppa dei sentimenti di natura “sdolcinata” nei confronti dell’Inquisitrice Isaan. Per quale motivo hai deciso di inserire questa parte di trama nel romanzo, siccome attribuire emozioni simili agli Space Marine è un argomento piuttosto controverso?

Non penso che dare sentimenti di qualsivoglia tipo agli Space Marine sia un argomento controverso. Siccome l’intera questione maschio/femmina fa parte delle menti umane da milioni di anni, è difficile pensare che non possano avere sentimenti simili seppur sublimati in qualche modo. La domanda in questo caso è se siano fisicamente capaci di agire su di essi.

Gotrek troverà mai il suo fato?

Assolutamente. Si tratta di un quando, non di un se.

Dunque, ecco, quando avverrà?

Quando troverò il tempo per scriverlo.

Grazie, Bill!


Per motivi mai realmente diffusi al pubblico, Sventragiganti fu l’ultimo romanzo che William King scrisse per Gotrek & Felix. Successivamente la serie si aprì ad altri autori e ci fu un avanzamento temporale. Tuttavia, non furono le ultime storie che King scrisse per le ambientazioni di Warhammer.

Tra il 2011 e il 2013 l’idea per una trilogia dedicata a Tyrion e Teclis divenne realtà e tra il 2012 e il 2014 si occupò di una trilogia di Warhammer 40.000 dedicata al leggendario Solar Macharius.

Questa era quindi l’intervista contenuta in Inferno! #36, ma non è l’unica parte di questo numero di cui parleremo nel corso della serie.